Credits: MotoGP (via Facebook)
Credits: MotoGP (via Facebook)

Un vero e proprio rodeo: questo, in estrema sintesi, il GP delle Americhe di MotoGP. Ad Austin, a dominare è stato un super Maverick Viñales, per gli amici BatMav, trionfatore nella Sprint e in gara lunga. Alle sue spalle, sul podio e nello show, ecco ancora una volta Pedro Acosta, sempre più difficile da chiamare rookie. Grande consistenza anche per Enea Bastianini, di nuovo a podio, e Jorge Martin, bravo nel gestire una gara a lui non congeniale. 

Un weekend a due facce, invece, per Marc Marquez, la cui caduta in gara ha rovinato quello che fino a lì era stato un GP perfetto. Ancora in difficoltà di gomme Francesco Bagnaia, anonimo e mai realmente in lotta per il podio. Yamaha e Honda ancora a fondo, con il solito Fabio Quartararo a provare a tenere in piedi la baracca, ma senza troppo successo.

I promossi | BatMav imprendibile, Acosta ancora mattatore

Viñales impeccabile, Acosta spettacolo vero. Consistenti Bastianini e Martin, Bagnaia in difficoltà. Gloria e ghiaia per Marquez

MAVERICK VIÑALES: 10 e LODE. Dopo la Sprint di Portimão, BatMav returns: vittoria nella Sprint e - soprattutto - in gara per il nuovo padrone di COTAm City. Veloce, pulito ed estremamente lucido nei momenti di difficoltà: semplicemente un Maverick perfetto, che rimonta dalla P11 alla P1 e diventa così il primo a vincere con tre costruttori differenti in MotoGP. Mica male.

PEDRO ACOSTA: 9. Pedro Pe' colpisce ancora: altro podio conquistato per el tiburon, sempre più protagonista della MotoGP. Staccate da paura e guida spettacolare sono ormai un marchio di fabbrica per Acosta, ancora una volta KTM (pardon, GASGAS) di riferimento della griglia. La prima vittoria è sempre più vicina. 

ENEA BASTIANINI: 7.5. Molto consistente, conferma il buono stato di forma visto in Portogallo ed è ancora una volta il miglior ducatista ufficiale al traguardo. Proverbiale la sua progressione, che gli permette di cogliere un grande podio nella gara lunga; fatica ancora a trovare la quadra nella Sprint [sesto, ndr], ma la strada è quella giusta.

JORGE MARTIN: 7.5. Anche lui consistente ed estremamente lucido: gestisce bene la gara sapendo di non essere su una pista a lui particolarmente favorevole. Paga una qualifica non all'altezza [sesto, ndr] e un errore nella prima metà di gara, ma è bravo nel non farsi prendere dalla foga di dover recuperare a tutti i costi, evitando rischi inutili. Mentalità vincente.

FABIO DI GIANNANTONIO: 7. Voto per la gara, data l'inconveniente tecnico della Sprint che lo mette fuori dai giochi. Arrivato in sordina, ‘Diggia’ si sta sempre più confermando come pilota di riferimento della VR46, finendo ancora una volta davanti al più quotato (almeno sulla carta) compagno di squadra Bezzecchi. Daje

ALEIX ESPARGARO: 6.5. La top5 nella Sprint aveva dato grandi speranze anche per la gara, poi (in parte) disattese. Bene per il settimo posto finale, ma visto il potenziale dell'Aprilia ci si aspettava forse qualcosa in più dal ‘Capitano’.

MARC MARQUEZ: 6. Difficile dargli un voto. Fino alla caduta sarebbe stato un 10 pieno per le prestazioni viste in pista per tutto il weekend. Dal recupero dopo il contatto con Martin al sorpasso decisivo su Acosta che gli è valso (per poco) la testa della gara: sembrava di essere tornati ai suoi tempi d'oro. Un vero peccato sia finita in ghiaia. 

I bocciati | Bagnaia in difficoltà, KTM ufficiali arretrate  

FRANCESCO BAGNAIA: 5.5. Ottavo nella Sprint e quinto in gara: di certo non un weekend da ricordare per ‘Pecco’, alle prese con un circuito a lui poco amico e - soprattutto - problemi alle gomme. Il distacco dal leader inizia a farsi importante: serve una reazione quanto prima. 

MARCO BEZZECCHI: 5. Weekend totalmente anonimo per lui, tredicesimo nella Sprint e ottavo in gara, ancora una volta alle spalle del compagno Di Giannantonio. Dopo un 2023 stellare, fa male vederlo così arretrato e poco a suo agio sulla GP23.

FABIO QUARTARARO: 5. Fresco di rinnovo con Yamaha, il francese questa volta non riesce a tenere in piedi la baracca come suo solito, finendo fuori dalla top10 sia nella Sprint che in gara. Un colpo al cuore vederlo così indietro, questa volta un po' di più se si pensa che un anno fa al COTA era sul podio. 

JACK MILLER: 4.5. Illude con il settimo posto nella Sprint Race e una buona partenza in gara, poi il crollo fino alla tredicesima posizione finale, a 24" dal leader (e 22" da Acosta). Sempre più scontato il suo addio a fine stagione.  

BRAD BINDER: 4.5. Stesso voto del compagno. Il nono posto domenicale è davvero troppo poco, soprattutto se si pensa che un'altra KTM (seppur travestita di rosso GASGAS) è finita a podio.   

HONDA: 2. Due ultimi posti e sei ritiri (tra ufficiali e satellite): basta questo a descrivere il weekend della Casa giapponese. 

Giorgia Guarnieri

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