Credits: KTM Media
Credits: KTM Media

La Sprint odierna ha dato un assaggio di quelli che potrebbero essere i valori in campo della MotoGP nel 2024. Nonostante i piloti abbiano corso solo 11 giri tra le curve del Lusail International Circuit, c'è stato un'inversione di marcia rispetto allo scorso anno: sono stati tre i marchi a salire sul podio in Qatar.

Desmosedici GP24 non così dominante: KTM e Aprilia sugli scudi

In sede di presentazione della stagione 2024 di MotoGP c'era la preoccupazione della cosiddetta “Ducati Cup”. La Desmosedici GP24 nei test aveva convinto sia i piloti che gli addetti ai lavori per il discreto salto in avanti fatto dagli uomini di Borgo Panigale nell'arco dell'inverno. I quattro prototipi della stagione corrente, insieme alla confermatissima GP23 che ha dominato lo scorso campionato: insomma, ci si aspettava una lotta interna in Ducati per le primissime posizioni. Al contrario, la Sprint del Gran Premio del Qatar ha visto le due “antagoniste” KTM e Aprilia hanno dimostrato, almeno per metà della distanza gara di domani, di potersela giocare ad armi pari con i gioielli di Borgo Panigale. Brad Binder è rimasto sul codone della Ducati targata Prima Pramac Racing di Jorge Martín dalla prima all'ultima curva, non riuscendo però a sferrare l'attacco ed accontentandosi del 2° posto. Diversa la corsa di Aleix Espargaró, 3° al traguardo e protagonista di un recupero incoraggiante negli ultimi giri. 

Nel 2023 solo un'Aprilia in top 10, Binder 7° ed Espargaró ritirato

Come brevemente accennato nell'introduzione, la Sprint al Gran Premio del Qatar 2023 aveva delineato un quadro ben diverso rispetto alla corsa odierna. L'unico punto fermo rimane il vincitore Jorge Martín, che non cambia rispetto a qualche mese fa. Lo spagnolo aveva preceduto la coppia italiana formata da Fabio Di Giannantonio e Luca Marini, con Ducati che aveva monopolizzato la top 5 grazie a Álex Márquez e Francesco Bagnaia. L'unica Aprilia presente in top 10 in quell'occasione fu quella di Maverick Viñales, 6° sul traguardo davanti alla RC16 di Brad Binder, il quale sul traguardo concluse a quasi 6" dal vincitore. Aleix Espargaró non finì nemmeno la corsa, ritirandosi nel corso del primo giro. 

Brad Binder piacevolmente sorpreso dai passi avanti di KTM

Come avremo la possibilità di capire, la gara di Brad Binder è stata parecchio diversa rispetto a quella di Aleix Espargaró. Il pilota sudafricano ha sfruttato un ottimo stacco della frizione dalla 4ª casella dello schieramento. Alla prima curva della Sprint il #33 aveva già scavalcato proprio il pilota Aprilia ed Enea Bastianini. Secondo fin dalle prime battute, Binder non è mai riuscito a sferrare l'attacco a Martín nonostante fosse piuttosto vicino in più di un'occasione. La RC16 di Mattighofen è decisamente migliorata rispetto al 2023, secondo quanto dichiara il pilota ai microfoni della MotoGP.

È fantastico salire sul podio. Sono partito davvero bene ed ho provato il sorpasso su Martín alla fine del primo giro. Non sapevo bene quando e dove frenare: ho usato le Soft per tutta la mattina, questi sono stati i primi veri giri di notte sull'asciutto. KTM ha fatto dei grandi passi in avanti nell'inverno e ne sono davvero contento, soprattutto in frenata ed entrata di curva. Ci manca un po' di grip al massimo angolo di piega: se lo troviamo per domani, allora possiamo combattere per la vittoria. 

Aleix Espargaró: una gara in progressione

Non è partito nelle prime posizioni Aleix Espargaró. Lo spagnolo, come sottolineato ai microfoni MotoGP, non riesce a sfruttare al massimo la RS-GP proprio allo spegnimento dei semafori. Uno start tutt'altro che perfetto ha relegato “el capitán” a centro gruppo. Al 7° passaggio, dopo essere rimasto 4° per buona parte della contesa, Espargaró ha subito il sorpasso di Marc Márquez. Il #93 ha sopravanzato di potenza il pilota Aprilia sul rettilineo del traguardo, a conferma del fatto che la RS-GP manchi un po' di cavalli sul circuito qatariota. Negli ultimi giri, rispetto ai rivali di Ducati e Binder, Espargaró è stato l'unico a mantenersi sul ritmo del 1'52" alto, riuscendo così a rimontare facilmente sul terzetto di testa. Al penultimo giro è arrivato l'attacco nei confronti di Francesco Bagnaia, regalando così al #41 il primo podio stagionale. 

Sono molto contento: la cosa più importante è che mi sono sentito davvero bene in sella, potendo così divertirmi. Prima della Sprint avevo qualche dubbio perché non abbiamo praticamente mai girato di notte. Mi è servito qualche giro per abituarmi, ma verso fine gara ero davvero veloce rispetto ai miei avversari. Al Sabato è importante partire forte fin da subito: ci serve più potenza in partenza per poter stare davanti dalle prime curve. Domani, però, sarà un'altra gara.

Valentino Aggio

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