Credits: FIA Formula E
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In una stagione disgraziata che lo aveva visto vincere a San Paolo e poi chiudere sempre fuori dai punti, Mitch Evans ha conquistato a Berlino la sua seconda vittoria stagionale interrompendo così una lunghissima striscia negativa di risultati. Il neozelandese regala a Jaguar la terza vittoria stagionale e aiuta involontariamente un Oliver Rowland costretto al ritiro.

Evans vince la volata finale

Evans ha dominato la gara dall'inizio alla fine, ma ha dovuto sudare per conquistare la vittoria dato il pressing finale di Pascal Wehrlein, facilitato sia da una SC - entrata per un contatto tra Beckmann e Sette Camara che ha tolto dalla contesa il tedesco di Kiro - sia dall'Attack Mode finale. Il neozelandese si è portato a casa il secondo successo nella Season 11 e, incredibilmente, il secondo posizionamento a punti stagionale. 

Non me l'aspettavo oggi. Le condizioni sono state difficili, stavo gestendo verso la fine e non è stato facile. La vettura è stata sempre competitiva, il team ha fatto delle ottime chiamate e i ragazzi ne avevano bisogno. Abbiamo ancora del lavoro da fare ma questo risultato è un bel regalo per tutta la squadra.

Con Evans e Wehrlein a podio c'è la Mahindra di Edoardo Mortara, che approfitta di una penalità post-gara data a Antonio Felix da Costa per soffiargli il terzo posto. Per lo svizzero è il secondo podio consecutivo dopo il secondo posto di Jakarta. Subito dietro Mortara completano la top-5 Taylor Barnard e Nick Cassidy con la seconda Jaguar, che risulta così essere il miglior team di giornata. Cassidy, tra l'altro, ha dovuto sudare parecchio per conquistare i punti, avendo dovuto fare i conti con una penalità in griglia e di tempo scontata al via.

Rowland va KO per un contatto

Il colpo di scena di giornata è quello che ha visto protagonista Oliver Rowland, costretto al ritiro a seguito di un contatto con Jake Hughes dopo la ripartenza dalla Safety Car che ne ha danneggiato irrimediabilmente la vettura. L'inglese così è costretto a doversi giocare domani le sue carte per chiudere qui la partita iridata con il rischio di dover subire una penalità.

Tommaso Volpe, team principal della Nissan, ha puntato il dito contro la gestione della ripartenza dalla Safety Car da parte della direzione gara, che avrebbe tenuto compatti doppiati e non doppiati causando il caos che ha poi condannato Rowland.

È presto per giudicare [cosa è successo], non abbiamo più info di quelle che si sono viste in TV. Mi sembra strano che siano rilasciate le macchine tutte allo stesso tempo, sia le doppiate sia quelle non doppiate, bisognerebbe gestire la Safety Car diversamente. Non so cosa sia successo in quella curva, però la gara era stata gestita bene senza nessuno strappo o comunque indecisione o tensione. La Safety Car era in un momento in cui ci avrebbe dato un vantaggio, ci potevamo aspettare un buon risultato. Con le Porsche davanti era comunque una gara in difesa, aveva senso. Secondo me domani avrà una penalità, mi aspetto qualche posizione in griglia, c'è il rischio che potrebbe compromettere il risultato di domani. Comunque siamo primi con margine, è un peccato per il campionato dei team e anche per quello dei Costruttori.

Buemi a punti, Da Costa solo 10°

La zona punti è chiusa da Gunther, sesto e davanti a Buemi - che come Cassidy ha dovuto recuperare dal fondo -, Muller, Ticktum e Da Costa, che ha subito una penalità di 5" che lo ha visto crollare dal terzo al 10° posto finale per aver causato un contatto con la #55 di Jake Hughes. 

Tra i sostituti, 15° posto per Sergio Sette Camara, protagonista di un contatto che ha messo KO David Beckmann causando l'ingresso della Safety Car a 10 giri dalla fine, mentre Felipe Drugovich ha chiuso 17°. 

Fuori subito dai giochi Jake Dennis per un sospetto problema tecnico: l'inglese era rimasto fermo in griglia al via, salvo poi ripartire dopo quasi un minuto, ritirandosi però poche curve dopo il traguardo. Out anche Jean-Eric Vergne.

La classifica

Credits: FIA Formula E
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Nel Mondiale, Rowland resta saldamente al comando della classifica ma vede il suo vantaggio su Wehrlein a 50 punti: l'inglese resta fermo a 172 punti contro i 122 di Wehrlein. Al terzo posto sale Taylor Barnard con 104 punti, con l'inglese che resta attaccato a flebili speranze di titolo grazie alla matematica. Da Costa scende invece al quarto posto con 99 punti, davanti a Ticktum e Mortara.

Domani le vetture torneranno in pista con FP3, qualifiche e gara, il cui via è previsto sempre alle 16.05 per una lunghezza di 38 giri. Anche in vista di domani il meteo potrebbe essere una variabile: prevista pioggia al mattino, con sole che sembra possa essere presente per il via della gara.

Mattia Fundarò