Domenica si apre finalmente la stagione europea di MotoGP in Portogallo, sullo splendido circuito di Portimão. In occasione di questo appuntamento, torniamo indietro nel tempo a quando esso si svolgeva sul circuito di Estoril. In onore del Gresini Racing Team (vincitore di due gare su quattro nel 2022) e di Toni Elías (che ha recentemente appeso il casco al chiodo) riviviamo insieme il GP del Portogallo 2006, 16° e penultimo round della stagione.

250CC | DOVIZIOSO VINCE E TIENE APERTO IL MONDIALE

La domenica in Portogallo è aperta da una bellissima gara di 250cc, vinta di un soffio da Andrea Dovizioso. Il pilota Humangest Racing Team su Honda ha mantenuto la leadership sulla KTM di Hiroshi Aoyama per soli 15 millesimi. Sul podio con loro c'è anche Alex De Angelis, che per buona parte della corsa è sembrato essere in grado di poter vincere il GP. Fuori dal podio è Roberto Locatelli, partito fortissimo dalla pole position e rimasto in testa per più di metà gara. In quinta posizione chiude Jorge Lorenzo, arrivato all'Estoril con ben 27 punti di vantaggio. Il #48 ha avuto molte difficoltà durante la corsa, sprofondando addirittura in 7^ posizione dietro a Yuki Takahashi (compagno di Dovizioso, ndr) e il rookie Marco Simoncelli. Alla fine del Gran Premio Dovizioso è solo a -13 dal maiorchino prima di andare al gran finale di Valencia.

La gara di Dovizioso è tatticamente perfetta: il #34 decide di non attaccare un Locatelli devastante in staccata per tutta la prima metà della corsa. Quando il campione 125cc del 2000 inizia ad andare in difficoltà, il forlivese affonda il colpo con ancora dieci giri da percorrere. A quattro tornate alla fine, Aoyama attacca il #34 in curva 1, con il pilota Honda che risponde prontamente il giro successivo alla stessa curva. "Dovi" viene involontariamente aiutato proprio da De Angelis, che supera Aoyama in curva 7 rallentando il giapponese. Il #4 su KTM deve aspettare curva 7 all'ultimo giro per riprendersi il secondo gradino del podio, affacciandosi all'italiano in curva 9 per la leadership.

Credits: MotoGP Website | Andrea Dovizioso

125CC | BAUTISTA IN SOLITARIA

La gara di 125cc è la fotografia della stagione 2006: Álvaro Bautista, appena laureatosi campione del mondo, domina all'Estoril vincendo l'ottava gara della stagione. Lo spagnolo del team Aspar ci mette solo un paio di giri a fuggire dalla concorrenza per poi non guardarsi più indietro. Il #19 taglia il traguardo con ben 15 secondi di vantaggio sugli inseguitori: una vera e propria supremazia.

Dietro allo spagnolo c'è un'intensa battaglia per la seconda posizione, che vede lottare un gruppo di ben otto piloti per metà gara circa. Il gruppo si dimezza al 12° giro, a causa della caduta di Mattia Pasini, già dolorante da una caduta in Malesia. Il #75 di Aspar riesce a portare la sua Aprilia ai box, ma una volta sceso dalla moto appare visibilmente zoppicante. La caduta dell'italiano lascia Mika Kallio, Héctor Faubel, Julián Simón e Lukas Pesek a giocarsi il podio. La battaglia tra i quattro è molto intensa, con Faubel che brucia Kallio sul traguardo di soli 14 millesimi per la seconda posizione. Dietro Pesek beffa Simón sulla linea del traguardo grazie alla scia.

Credits: MotoGP Website | Álvaro Bautista

MOTOGP | LA PRIMA VOLTA DI TONI ELÍAS

Ci sono tanti motivi per i quali la MotoGP ricorda il GP di Portogallo 2006: uno è sicuramente il primo (e unico) successo nella classe regina di Toni Elías, in sella alla Honda del team Fortuna Gresini. Una vittoria sicuramente inaspettata per il #24, partito addirittura dall'undicesima casella in griglia di partenza. Dopo un buono start, Elías si ritrova in quinta posizione dopo solo due giri. Infatti, lo spagnolo è aiutato dalla caduta che vede coinvolti Casey Stoner (Honda LCR) e Sete Gibernau (Ducati Marlboro Team). Una volta passato Loris Capirossi, Elías si mette alla caccia del quartetto di testa, formato dalle due Camel Yamaha e dalle due Repsol Honda.

Già al settimo giro il #24 si fa vedere nei confronti di Colin Edwards per la seconda posizione, ma senza successo. Dietro di loro, Kenny Roberts Jr. ha finalmente passato la Ducati di Capirossi, in netta difficoltà. L'attacco di Elías ai danni di Edwards arriva solo al 14° giro in curva 6: lo spagnolo molla i freni in staccata, andando lungo ma comunque riuscendo a stare davanti alla M1 in uscita di curva. La risposta del texano non si fa però aspettare: Edwards risponde buttandosi all'interno di curva 9, tenendo dietro a sé il 23enne di Manresa ancora per un po'. La risposta definitiva arriva solo un giro dopo, alla stessa curva 6: il pilota Honda entra ancora sulla Yamaha, con Edwards che questa volta non riesce a rispondere all'attacco.

Lo spagnolo si stacca leggermente dai due americani e guida il recupero su Valentino Rossi, in testa fin dal primo giro. Elías ha un passo devastante, specie in confronto a Rossi, apparentemente in difficoltà sulla sua M1. Lo spagnolo attacca il #46 in curva 1 a ben sette giri dalla fine della corsa, con annessa sorpresa del "Dottore". Dopo il sorpasso subito, Rossi gira immediatamente la testa per controllare la presenza di altri avversari, vedendo Edwards e Roberts Jr. Solo un giro dopo il #24 si lascia passare nuovamente da Rossi, mettendosi in seconda posizione.

Nel frattempo, Roberts Jr. e la sua KR passano sia Edwards che Elías a cinque giri dalla fine, mettendosi alla caccia di Rossi per conquistare un'insperata vittoria. All'inizio del penultimo giro, con un'imperiosa staccata in curva 1 Roberts si prende la testa della corsa ai danni del penta-campione della MotoGP. Rossi e Elías recuperano nell'ultimo settore sul #10, presentandosi molto minacciosi in curva 1. Il pilota Gresini lascia i freni e sorpassa i due avversari in un colpo solo, con Rossi che ha la meglio su Roberts nella curva successiva.

Il pilota di Tavullia si avvicina molto, buttandosi nella chicane in salita a curva 9. Il #46 riesce a superare Elías nonostante la sua resistenza all'esterno. Usciti dall'ultimo curvone a destra, la Honda dello spagnolo ha più velocità e grazie alla scia brucia Rossi sul traguardo per soli 2 millesimi di secondo! Roberts Jr. chiude terzo e torna sul podio dopo ben 8 gare a secco. Edwards alla fine è quarto, con Makoto Tamada a chiudere la top 5 a ben 18 secondi dal vincitore.

DISASTRO REPSOL HONDA

Le speranze di Repsol Honda in MotoGP si sono quasi spente in Portogallo. Nicky Hayden giunge a Estoril con 12 lunghezze di vantaggio su Rossi in campionato. Dopo una buona partenza, il #69 arriva subito ai ferri corti con il compagno Dani Pedrosa. L'americano scavalca il compagno di squadra al terzo giro con una manovra aggressiva in curva 6. Il rookie tenta la risposta due giri dopo, ma senza successo. Pedrosa entra molto interno in curva 6, perdendo l'anteriore e centrando così l'incolpevole Hayden. Con il secondo posto di Rossi, Hayden arriva a Valencia con un deficit di 8 punti nei confronti del #46.

Valentino Aggio

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