AlphaTauri si assicura un posto tra i top del 2020, riuscendo a vincere un Gran Premio dopo 12 anni di digiuno e proprio nella stagione interrotta e alterata dalla pandemia. Pierre Gasly trascina l’ex Scuderia Toro Rosso con il suo talento, mentre zoppica Daniil Kvyat in quella che si è rivelata la sua ultima stagione in Formula 1.

TEAM: VOTO 8 

Nuovo nome, stessa grinta. Nel DNA della Scuderia di Faenza spicca un costante desiderio di miglioramento e crescita che nel 2020 si è concretizzato con un totale di 107 punti accumulati (7° posto), il bottino più ricco nella storia dell’ex Minardi in F1. Nonostante il miglior piazzamento nei Costruttori per la Toro Rosso, ora Scuderia AlphaTauri, sia stato il sesto posto del 2008 eguagliato nel 2019, l’anno della pandemia ha portato il record di punti ottenuti.

Da incorniciare è sicuramente l’inatteso successo di Pierre Gasly a Monza grazie ad una serie di fortunati eventi, a partire dal timing del primo pit stop. Il pilota francese, protagonista di una convincente crescita, ha fatto la differenza nel terzo anno dell’era Honda per la scuderia italiana, divenendo la vera e propria colonna portante del progetto.

PIERRE GASLY: VOTO 9

Dieci volte a punti su 17, una vittoria, un grande quarto tempo in qualifica a Imola. Sono questi i principali highlights della stagione 2020 di Gasly, il nuovo volto di AlphaTauri. Prima di lui, solo Sebastian Vettel nel 2008 era riuscito nell’impresa di riportare il team romagnolo sul gradino più alto del podio.

Una rinascita, sia per il team, sia per il 24enne francese dopo la retrocessione da Red Bull a Toro Rosso attuata da Helmut Marko il 12 agosto 2019. Dopo il clamoroso secondo posto in Brasile, Gasly ha riconquistato la sicurezza perduta, trovando nell-ambiente AlphaTauri la serenità e la motivazione per eccellere. Grazie alla buona base tecnica garantita dal team, il francese si è affermato con decisione sul resto del midfield a Portimao con un quinto posto, arrivando sesto al Nurburgring e nella prima delle due tappe in Bahrain.

Ricostruire la propria carriera e la fiducia in se stesso è senz’altro stata la parte più difficile dell’ultimo anno per Gasly, vittima del sistema selettivo e crudele di casa Red Bull. Con la costanza ed i 75 punti del 2020, il pilota AlphaTauri può decisamente proseguire a testa alta il prossimo anno. Continua così, Pierre!

DANIIL KVYAT: VOTO 5

Accanto ad un compagno di squadra promettente e solido come Gasly, sicuramente sfigura la performance di Daniil Kvyat nel 2020. Il pilota russo, anch’egli una delle vittime dei cambi di pilota voluti e architettati dal dottor Marko, si appresta a lasciare definitivamente il Circus dopo un clamoroso ritorno a inizio 2019. La sua storia di amore, odio e occasioni mancate con la Formula 1, è destinata a concludersi per lasciare spazio all’arrembante nipponico Yuki Tsunoda nel 2021. Con la nuova generazione che avanza, i 7 piazzamenti a punti di Kvyat su 17 non sono stati abbastanza per meritarsi il rinnovo.

Tra le ombre della travagliata stagione 2020 spicca però il quarto posto ad Imola. Al circuito del Santerno, Daniil ha portato a termine ciò che Gasly, fuori dai giochi per un problema tecnico, aveva iniziato con il quarto tempo in qualifica. Complice anche l’esperienza ad Imola il 25 giugno per un filming day, l’AlphaTauri ha brillato da subito al GP dell’Emilia Romagna, garantendo uno show tutto italiano dall’inizio alla fine della gara. L’uragano Kvyat è arrivato proprio nelle battute finali della corsa, rimontando fino alla quarta posizione e giungendo alle calcagna di Daniel Ricciardo.

Beatrice Zamuner