Credits: Aprilia Racing
Credits: Aprilia Racing

Sono passati 1113 giorni tra Lusail 2021 e il Circuit Of The Americas 2024: Maverick Viñales torna finalmente a trionfare in MotoGP sul circuito texano al termine di una gara dai mille volti. Da una partenza sfortunata ad una rimonta furiosa: meno male che in top class non si fanno più sorpassi. Pedro Acosta e Enea Bastianini chiudono il podio.

Maverick Viñales è più forte di tutti, anche dei problemi

Non sarà il pilota più costante della MotoGP, ma quando Maverick Viñales ha quella fiducia nella propria moto raggiunge vette alte, altissime, che nessun'altro è in grado di toccare. Il pilota Aprilia chiude il Gran Premio delle Americhe con una tripletta impensabile ad inizio weekend: pole position, Sprint e Gran Premio. Una vittoria alla Domenica che mancava dal Qatar nel 2021, quando lo spagnolo conquistò l'ultimo successo con Yamaha nella stagione che lo ha visto accettare la sfida di Noale. Un rischio che, a posteriori, ha sicuramente pagato: Viñales è il primo ed unico pilota ad aver vinto con tre marchi diversi in MotoGP tra Suzuki, Yamaha e Aprilia, precedendo così la concorrenza di Jack Miller (Honda, Ducati) e Álex Rins (Suzuki, Honda). 

Un successo fenomenale per Maverick Viñales, arrivato dopo una gara in completa rimonta. Infatti, la partenza del #12 è stata davvero deficitaria, a differenza di quella di ieri. L'ex Yamaha si è presentato piuttosto esterno alla prima curva, venendo così coinvolto nel contatto tra Jorge Martín e Francesco Bagnaia, costringendo così il vincitore del Sabato ad allargare la traiettoria e uscire dai primi dieci. Da lì è partita una rimonta inesorabile per l'iridato Moto3 2013, culminata con il sorpasso su Pedro Acosta ed un ultimo strappo a suon di giri veloci.

Pedro Acosta si conferma, Bastianini beffa Martín

Se Viñales è arrivato come un fulmine a ciel sereno, il tracciato di Austin è stato teatro di 20 giri caratterizzati da grandi duelli. Un grande protagonista è stato Pedro Acosta: il rookie di GASGAS si è confermato ancora una volta come uno dei migliori della categoria, trovando il secondo podio di carriera dopo quello di Portimão. L'iridato Moto2 ha combattuto fin dalle prime fasi di gara con molti piloti: prima Martín, poi Marc Márquez e Viñales stesso. A suon di staccate il #31 ha resistito a molti attacchi, mantenendo la testa della corsa per qualche giro ma non riuscendo a contrastare la supremazia di Viñales e Aprilia. 

Negli ultimi passaggi le prime due posizioni del podio erano cristallizzate, mentre il 3° gradino era tutto da giocare tra Jorge Martín e Enea Bastianini. Il leader del campionato ha cercato in tutti i modi di prendersi la testa della corsa nelle prime fasi, spesso anche con sorpassi al limite del regolamento. Nelle ultime fasi la Soft al posteriore del pilota Prima Pramac Racing (Viñales e Acosta gli unici con la Media, ndr) ha ceduto, lasciando così spazio ad un Bastianini molto veloce negli ultimi giri. I due contendenti alla sella ufficiale Ducati hanno battagliato, con “Bestia” che ha avuto la meglio ed ha conquistato il secondo podio consecutivo.

Francesco Bagnaia insegue, Marc Márquez a terra

Un Gran Premio delle Americhe non certo dei migliori per Francesco Bagnaia: il bi-campione del Mondo MotoGP è solamente 5° al traguardo di Austin al termine di una gara nella quale potrebbe aver avuto nuovamente un problema di aderenza al posteriore. Il pilota Ducati, dopo le prime fasi passate in testa, non è stato in grado di mantenere lo stesso ritmo nelle ultime fasi. Il #1 precede il compagno di marca Fabio Di Giannantonio, che si rifà così dopo il brutto inconveniente tecnico della Sprint. Settima piazza per Aleix Espargaró: il #41 non ha mai nascosto di non adorare Austin, quindi il 7° posto può comunque essere positivo. D'altro canto, Viñales ha dominato nel weekend, rifilando ben 12" al compagno di box. Marco Bezzecchi, Brad Binder e Raúl Fernández chiudono la top 10.

Tra i molti ritirati spicca senza dubbio il nome di Marc Márquez. Il pilota Gresini Racing ha dato spettacolo nella “sua” Austin, prendendo la leadership a metà corsa. Al 11° giro è la curva 11 a giocare uno brutto scherzo al #93. Dopo un piccolo preavviso della sua Desmosedici GP23 tramite un front lock, l'anteriore della moto di Borgo Panigale ha deciso di lasciare il proprio cavaliere, terminando così tutte le speranze di vittoria nella ghiaia.

MotoGP | GP Americhe: i risultati della gara

Valentino Aggio

Leggi anche: Moto2 | GP Americhe, gara: Garcia trionfa nel rodeo di Austin ed è il nuovo leader