AF Corse
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Il successo alla 24 ore di Le Mans della Ferrari #83 rappresenta forse il punto più alto della storia di AF Corse. La squadra di Amato Ferrari, dopo due vittorie nel 2023 e nel 2024 con le due vetture Ferrari ufficiali, si è finalmente imposto con la “propria” vettura, mettendo la ciliegina sulla torta ad una stagione sin qui perfetta per la squadra di Piacenza.

La rivincita dopo il 2024

La vittoria a Le Mans sarebbe potuta arrivare già dodici mesi fa fa per la #83, quando questa si trovò in testa per gran parte della gara ma dovette abbandonare la lotta prima per errori dei piloti, e poi per un problema tecnico. Invece, in AF Corse hanno dovuto attendere un anno prima di riuscire a vincere finalmente con la vettura a Le Mans, sebbene un assaggio ci fosse stato già ad Austin nel 2024. Nel frattempo è anche cambiato uno dei tre piloti, con Phil Hanson che ha sostituito Robert Shwartzman al fianco di Robert Kubica e Yifei Ye.

Una gara vinta senza essere la vettura favorita, quantomeno tra le tre Ferrari: in parte perché partiva più indietro, in tredicesima posizione, ma anche perché la stessa squadra forse avrebbe preferito che a vincere fosse una delle due ufficiali, tanto da chiedere in un'occasione alla gialla di far passare una delle rosse. Le due ufficiali si sono però azzoppate da sole, tra qualche penalità di troppo, una foratura e un testacoda di Pier Guidi, e a fare il resto c'ha pensato l'insolita linearità della corsa, che ha visto una sola Safety Car e che quindi ha impedito possibilità di recupero agli avversari.

Nelle ultime ore quindi il vantaggio era cospicuo, e Kubica ha potuto gestire con calma, approfittando della lotta dietro di lui tra le altre due Ferrari e la Porsche #6, tagliando il traguardo con 14 secondi proprio su questa vettura.

Vittoria simbolica per molti motivi

Quello di Le Mans '25 è un successo simbolico: simbolico perché questa rappresenta la giusta ricompensa per AF Corse, da anni storico partner di Ferrari, e che finalmente vede la “propria” auto, gestita prevalentemente dal team, sul tetto della più iconica gara endurance del mondo, dopo i due successi degli anni precedenti e le tante vittorie conquistate tra le GT, tenendo alto il nome del Cavallino quando questo ancora non voleva esporsi in forma ufficiale. E storica per Yifei Ye, che diventa così il primo pilota cinese a vincere a Le Mans.

Ma soprattutto, una vittoria storica per Robert Kubica, che ottiene la consacrazione della carriera 14 anni dopo il terribile incidente al Rally di Andora che cambiò per sempre la sua carriera e in cui rischiò la vita, accusando terribili danni fisici, diventando tra l'altro anche il primo polacco a vincere la classica francese. Kubica ha saputo ricostruire la sua carriera passo dopo passo, tornando prima al rally nel Mondiale, poi in F1, e infine riuscendo a correre con quella Ferrari con cui avrebbe dovuto gareggiare nel 2012, se il destino non si fosse messo di traverso. E inoltre, una vendetta dopo la delusione del 2021, quando insieme allo stesso Ye e a Deletraz sfumò la vittoria in classe LMP2 all'ultimo giro per un guasto. Stavolta però il destino ha deciso di premiare Robert, permettendogli, dopo 17 anni dalla sua unica vittoria in F1 in Canada, di aggiungere un altro prestigioso trofeo al suo palmares.

Alfredo Cirelli