Credits: Scuderia Ferrari Website
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La Ferrari ha ufficializzato la data di presentazione della monoposto con cui affronterà il Mondiale di F1 2026. Non si tratterà di una semplice presentazione della livrea: la Scuderia Ferrari mostrerà una prima versione completa della vettura, seppur ancora lontana dalla configurazione definitiva che debutterà in gara, nel tradizionale shakedown che avverrà nello stesso girono. Il nome della monoposto resta al momento top secret e verrà comunicato solo in occasione dell’evento.

La presentazione e i primi chilometri

Il nuovo progetto del Cavallino Rampante verrà svelato il 23 gennaio a Maranello, come annunciato dal team principal Frederic Vasseur nel corso del tradizionale pranzo di Natale con la stampa. Lo shakedown si svolgerà sulla pista di casa di Fiorano, una prima uscita ritenuta fondamentale soprattutto per verificare il corretto funzionamento della nuova power unit. L’obiettivo principale di questa fase iniziale sarà infatti l’affidabilità: il profondo cambiamento regolamentare del 2026 impone ai team di accumulare chilometri fin dalle prime uscite, così da individuare eventuali criticità prima dell’inizio dei test ufficiali. Un approccio confermato dallo stesso Vasseur, che ha chiarito come la Ferrari potrebbe fare i primi chilometri in pista con una configurazione di base:

Non andremo con le mule-car ma con una Spec A in pista. L’importante sarà fare chilometraggio per l’affidabilità e validare le scelte tecniche di base della 678. Non sarà importante al Montmelò la ricerca della performance

Verso i test di Barcellona e Bahrain

Pochi giorni dopo la presentazione, la Ferrari scenderà in pista a Barcellona, insieme al resto del circus della F1, per una primissima sessione di test a porte chiuse, in programma dal 26 al 30 gennaio. Ogni squadra avrà a disposizione tre giornate complessive con l’obiettivo di validare le scelte tecniche di base della monoposto, più che inseguire la prestazione.

Credits: Scuderia Ferrari Website
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Seguiranno poi le due sessioni di test in Bahrain, dall’11 al 13 febbraio e dal 18 al 20 febbraio, per un totale di nove giornate, decisive per rifinire il pacchetto in vista del debutto stagionale in Australia, previsto per l’8 marzo. Proprio per le tempistiche estremamente serrate, Vasseur ha sottolineato come eventuali problemi emersi troppo tardi potrebbero risultare difficili da correggere prima della prima gara.

Ricordiamoci 10 o 15 anni fa, quando nelle prime gare ci furono tantissimi ritiri. Vuol dire che come prima cosa dobbiamo accumulare chilometri. La priorità a Barcellona sarà il chilometraggio, studiare l’affidabilità, capire dove migliorare e cosa fare per reagire. Se si scoprisse qualcosa in Bahrain, non ci sarebbe tempo e modo di intervenire e risolvere evenutali problemi per l’Australia. Il primo obiettivo non della giornata a Fiorano, ma dei test a Barcellona, sarà indubbiamente accumulare chilometri, più che lavorare sulla prestazione

Simone Cigna