Continua la rassegna delle pagelle di fine stagione per la MotoGP con il team Honda HRC Castrol: il costruttore di Tokyo ha chiuso un Motomondiale molto positivo in cui è passato da fanalino di coda del 2024 al quart’ultimo posto della classifica squadre di quest’anno. 

HRC vede la luce in fondo al tunnel: voto 7+

Partiamo dal presupposto che per Honda HRC Castrol era molto difficile fare peggio dell’anno scorso, dove chiuse in fondo alla classifica con soli 35 punti. L’arrivo nell’inverno degli ex-Aprilia Romano Albesiano come direttore tecnico e Aleix Espargaró come collaudatore hanno portato una ventata di aria fresca nel team ufficiale della casa di Tokyo che ha chiuso l’anno con ben 238 punti e due podi (tutti firmati da Mir a Motegi e Sepang).

I progressi fatti dalla RC213V sono evidenti, con la moto della casa alata che non solo è tornata alla vittoria (anche se tramite il privato Johann Zarco a Le Mans in una gara dalle condizioni miste), ma ha anche superato la Yamaha al quarto posto della classifica costruttori. Vero, il distacco dalla vetta è ancora ampio, ma il passaggio dal grado D al grado C nel sistema delle concessioni certifica che la strada intrapresa da Honda per tornare al top in MotoGP è quella giusta.

Luca Marini, il capitano della squadra Honda: voto 8

Anche se ha sfiorato il “titolo” di miglior pilota della casa alata in questo 2025, Luca Marini è stato protagonista della rinascita del team HRC. Dopo aver dato fiducia ad un progetto su cui nessuno sembrava dare un euro dopo l’addio di Marquez e l’infortunio in allenamento che lo ha tenuto fuori per tre gare (da Aragon ad Assen includendo l’esclusione dalla 8 ore di Suzuka), il fratello d’arte ha mostrato i frutti del suo duro lavoro con una grande crescita nelle performance e tanti piazzamenti costanti nella parte alta della classifica, sfiorando diverse volte il podio.

Luca Marini Traguardo Honda GP Misano MotoGP 2025
Credits: Honda HRC Castrol / X.com

Il resoconto di fine anno dice tutto: 142 punti contro i 14 dell’anno scorso, due quinti posti a Balaton Park e Mandalika come miglior risultato (senza dimenticare il 4° posto nella Sprint ungherese) e un rendimento che ha permesso ad Honda di passare al grado C nel sistema di concessioni della MotoGP, lasciando la sola Yamaha al grado D. Solo l’infortunio avuto nella fase centrale della stagione gli ha impedito di essere il primo pilota Honda in classifica, ma se riuscirà a mantenere questo stato di forma e la HRC proseguirà il trend di crescita, Luca potrebbe ritrovarsi a diventare un outsider sempre più frequente nella parte alta della classifica.

Joan Mir, due podi in mezzo alle tante cadute: voto 6.5

Per Joan Mir il terzo anno con la casa alata è stato anche il migliore della sua storia con Honda, nonostante tutto. Anche il campione del mondo 2020 della classe regina ha dovuto fare i conti lo scorso anno con i tantissimi problemi di competitività della RC213V che lo hanno visto cadere tantissime volte in gara mentre andava oltre le possibilità della sua moto. Il 2025 però è stato un anno più positivo per il pilota di Maiorca, che ha abbandonato le retrovie ed ha lottato spesso in mezzo al gruppo, ritagliandosi talvolta qualche bella soddisfazione.

Joan Mir Podio Honda GP Giappone MotoGP 2025
Credits: Honda HRC Castrol / X.com

I numeri principali del #36 sono tutti in crescita rispetto alla scorsa stagione: sia in termini di cadute (22 contro le 17 del 2024) ma anche di punti (da 21 è passato a ben 96 lunghezze in quest’anno) che gli hanno permesso di salire dal 21° al 15° posto di classifica piloti. In più, a favorirgli il bilancio ci sono anche i due podi conquistati a Motegi e Sepang, con il terzo posto del GP Giappone che ha assunto un sapore ancora più romantico non solo perché conquistato sul circuito di casa della Honda, ma anche perché si trattava del suo primo podio in MotoGP dal GP Portogallo 2021. Un risultato che a Mir gli mancava da 3 anni, 10 mesi e 25 giorni e che lo lancerà per il salto di qualità che dovrà fare nel 2026 non solo in termini di velocità, ma anche di stabilità e di pulizia di guida.

Andrea Mattavelli

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