MotoGP | Le pagelle di fine stagione, LCR: una vittoria può bastare, per ora
Ancora una volta al penultimo posto nella classifica a squadre, come nel 2024, ma con una vittoria ed un podio. Cecchinello segue la crescita di HRC.
Non si schioda dal penultimo posto nella classifica per squadre LCR Honda in MotoGP. Nonostante un 2025 in netta crescita rispetto all'anno scorso, il team di Lucio Cecchinello arranca. Johann Zarco, però, rimane l'unico pilota ad aver vinto su una RC213V, beffando così la formazione ufficiale.
Una seconda metà in calando: voto 7
Rispetto ai meri 86 punti del 2024, LCR Honda ha decisamente alzato il proprio rendimento, conquistandone 155. Solo 45 di questi, però, sono stati ottenuti dopo il rientro dalla pausa estiva (dal Gran Premio dell'Austria, ndr) in un arco di 10 GP contro i 101 dei primi 12 appuntamenti. Buona parte di questo è dovuto al calare di Johann Zarco nella seconda metà dell'anno di cui parleremo dopo. Complessivamente, i risultati sono andati di pari passo con il miglioramento della RC213V rispetto alla scorsa stagione, tanto da valere il passaggio nel gruppo C delle concessioni assieme a KTM e Aprilia, lasciando solamente Yamaha nel D. Con un secondo pilota di prospettiva in Diogo Moreira ed un Zarco stabile nonostante l'età che avanza, la formazione di Lucio Cecchinello può ambire ad un 2026 di miglior auspicio.
Johann Zarco idolo in Francia, ma poi? Voto 7
Anche se solo per 6 punti, Johann Zarco rimane il miglior pilota HRC del 2025, confermando il “titolo” ottenuto lo scorso anno. Il francese è stato protagonista di una prima parte dell'anno idilliaca, culminata con la vittoria nel Gran Premio di casa a Le Mans. Una giornata che vale una carriera per il transalpino, che a 35 anni ha festeggiato il secondo successo della sua carriera in MotoGP in una gara a dir poco pazza. Il tutto impreziosito dal secondo posto di Silverstone ottenuto nel Gran Premio successivo.

Tutto bellissimo, fino alla pausa estiva: dopo la vittoria della 8h di Suzuka con i colori HRC ufficiali, qualcosa è cambiato. Zarco non ha più fatto la differenza come il suo solito, ma ha ceduto in un ruolino di marcia mediocre, macchiato anche da diverse cadute. Poco male, comunque: Zarco ha quasi triplicato il numero di punti rispetto allo scorso anno, aggiungendo al palmarès una vittoria ed un podio. Inoltre, Zarco ha riportato alla vittoria il marchio più storico del Motomondiale: c'è poco da fare, il team interno non vince. Anche la penultima vittoria della RC213V era targata Cecchinello nel 2023 con Álex Rins al COTA. In virtù del rinnovo firmato fino al 2027 con HRC, Zarco sarà sulla griglia di partenza (a 37 anni, ndr) anche nella prima stagione del nuovo ciclo regolamentare. La speranza è che Honda torni ai suoi livelli per poter finalmente raccogliere anni travagliati di sviluppo.
Somkiat Chantra, anno da dimenticare: voto 4.5
C'erano dei dubbi sul debutto in MotoGP di Somkiat Chantra ancora prima della sua firma. D'altronde, si sapeva ancora prima di salire sulla RC213V che il thailandese fosse un rimpiazzo di Ai Ogura, spinto da HRC per tutta la carriera ma solo nella scorsa estate ha “tradito” il colosso di Tokyo per Aprilia. È andata anche peggio delle aspettative per Chantra, decisamente fuori posto in una MotoGP dove i distacchi sono sempre più minimi.

Sono solo 7 i punti conquistati da Chantra nell'arco della stagione, il primo dei quali arrivato ad Assen (al decimo Gran Premio dell'anno, ndr), ma non è tutto. Purtroppo, Chantra ha sofferto un infortunio al legamento del ginocchio che lo ha tenuto ai box per quattro GP consecutivi, dalla Germania all'Ungheria. Una volta tornato, Chantra è sembrato più vicino rispetto al resto della griglia. Tra Misano e Sepang, il #35 è andato a punti per ben tre volte. Questo gli fa guadagnare un mezzo voto d'incoraggiamento nella pagella, più che altro uno spiraglio di ottimismo per il suo passaggio nel WorldSBK sempre con HRC nel 2026. Tra le derivate, il thailandese potrebbe trovare una categoria più tra le sue corde: in ogni caso, fare peggio di quanto è già stato fatto in Superbike è veramente difficile.
Valentino Aggio
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