F1 | GP Las Vegas: McLaren, un pasticcio poco comprensibile
Preso atto della doppia squalifica di Las Vegas, come mettere in prospettiva il pasticcio di casa McLaren?

Se nelle ore successive alla gara di Shanghai avevamo considerato la doppia squalifica in casa Ferrari come un caso unico e difficilmente ripetibile, oggi ci ritroviamo a cambiare diametralmente opinione, prendendo atto della clamorosa doppia squalifica rimediata nel GP di Las Vegas da parte della McLaren. Con uno sforzo creativo titanico potremmo parafrasare il titolo di una famosa telenovela in voga negli Anni Ottanta, dicendo che…anche in McLaren piangono.
Effetti tangibili
Cominciamo dagli effetti tangibili: il doppio DSQ rimediato dalla scuderia di Woking comporta una riscrittura della classifica nel Mondiale Piloti che ora vede Lando Norris a 390 punti davanti ad Oscar Piastri e Max Verstappen appaiati a 366 punti (con l'australiano davanti all'olandese per classifica avulsa). Questa situazione riapre in maniera decisiva la lotta mondiale, perché Norris ora è a portata di sorpasso da parte di entrambi i rivali diretti considerando il worst case scenario di un DNF in gara per l'inglese e la vittoria di uno degli inseguitori.
Il quadro attuale, vista la forma attuale di Versappen, lascia la fantasia libera di vagare su un possibile scenario di un Titolo deciso nell'ultima gara di Abu Dhabi, con una sottile endemica debolezza da parte della McLaren, che psicologicamente ha tutto da perdere e che con le sue “papaya rules” potrebbe arrivare a Yas Marina (e disputare la gara) con una situazione interna erosiva. D'altro canto, però, considerando due GP e una Sprint race ancora da disputare (tra l'altro in Qatar), qualora Norris dovesse fare piazza pulita del Qatar (come in Brasile) o dovesse saltare fuori con un delta di due punti in più, la pratica Mondiale finirebbe lì a favore di Lando.
In tutto questo bailamme, gli unici che ci guadagnano sono quelli di Liberty Media e F1, che arrivano con una storia “tesissima” alle battute finali, come nella migliore delle telenovela (per rimanere agganciati al tema iniziale). Un colpo di scena incredibile, nella storia di questo Campionato 2025, tanto da sembrare pilotato. Poiché per questo tipo di teorie sottendono la presenza di un nutrito numero di complici e conniventi, ci sentiamo (fino a prova contraria) di rispedire tutto al mittente.
Il problema
Nell'ispezione post-gara a Las Vegas è stato rilevato come il pattino di legno fosse usato al di sotto del limite legale su entrambe MCL39, con uno spessore misurato “inferiore a 9 mm su entrambe le vetture”, ovvero lo spessore minimo richiesto. Le misurazioni FIA hanno rilevato un'usura eccessiva sul lato destro, sia all'anteriore che al posteriore, con Norris accreditato di 8,88 mm / 8,93 mm e Piastri di 8,96 mm / 8,74 mm, con una misura di 8,96 mm sull'anteriore sinistro. Teniamo conto che FIA ha portato avanti la stessa misura per i primi dieci classificati e le sole McLaren sono risultate fuori dai limiti regolamentari.
McLaren ha dichiarato alla FIA, come misura giustificativa, di aver riscontrato un inaspettato livello di porpoising durante la gara, sottolineando che le condizioni di bagnato di venerdì e l'accorciamento della seconda sessione di prove libere di giovedì avevano limitato le loro possibilità di risolvere il problema. I commissari FIA, tuttavia, hanno rigettato quest'osservazione, che comunque non avrebbe portato da nessuna parte, in termini di decisioni alternative, rispetto alla sanzione ordinaria (ovvero la squalifica), sottolineando comunque “di essere fermamente convinta che la violazione fosse involontaria e che non vi fosse stato un tentativo deliberato di eludere il regolamento”.

Una volta emessa la sentenza FIA, McLaren ha dichiarato:
“Durante la gara, entrambe le vetture hanno sperimentato livelli inaspettati ed elevati di porpoising, mai visti nelle sessioni di prova, che hanno portato a un contatto eccessivo con il terreno. Stiamo indagando sulle ragioni di questo comportamento della vettura, incluso l'effetto di danni accidentali subiti da entrambe le vetture, che abbiamo riscontrato dopo la gara e che hanno portato a un aumento del movimento del fondo. Ci scusiamo con Lando e Oscar per la perdita di punti oggi, in un momento critico del loro campionato. Come squadra, ci scusiamo anche con i nostri partner e tifosi, il cui supporto è così importante. Sebbene questo risultato sia estremamente deludente, rimaniamo pienamente concentrati sulle ultime due gare della stagione”.
La questione del fondo
Nei giorni direttamente precedenti al GP di Las Vegas, voci provenienti dal paddock di Interlagos parlavano di una rilevazione da parte della FIA in merito all'impiego di determinati materiali metallici sui pattini di alcune vetture atti ad alterare l'usura dell'elemento, pur viaggiando bassi rispetto all'asfalto. In tutta onestà il rumor è rimasto tale, anche perché (per ora) non è possibile figurarsi uno scenario pratico di impiego di materiali “responsivi termicamente”, essendo un argomento troppo vago e, al momento, senza evidenze pratiche a supporto.
Nel calderone vanno anche messe le istruzioni via radio nelle fasi finali a Norris, in una gestione più progressiva del lift and coast, che dovrebbe ammorbidire il trasferimento di carico verticale della monoposto. Va notato, però, che una chiamata del genere potrebbe essere stata fatta per ragioni legate ai consumi di benzina. Effettivamente la tentazione di unire i puntini (e collegare le voci con la squalifica) è forte, tuttavia questa generazione di vetture, dotate di fondo con canale Venturi, sono molto prone ad avere problemi con l'usura dello scalino inferiore, considerata la necessità di viaggiare praticamente “incollati” a terra. La doppia squalifica Ferrari in Cina e le squalifiche di Charles Leclerc e Lewis Hamilton al COTA nel 2023 evidenziano l'urgenza dell'argomento. Probabilmente in McLaren hanno semplicemente puntato su un assetto troppo “rischioso”, benché performante, su una pista non proprio amica.
In ultima analisi, nella ridda dei controlli FIA McLaren ha cercato di tirare in ballo circostanze attenuanti, ma il tentativo è inevitabilmente fallito. Quello che risulta al di fuori di ogni comprensione è capire come (e perché) McLaren abbia sbagliato così grossolanamente. Inoltre, se in McLaren hanno cercato una misura cautelativa con Lando Norris, perché non farlo con Oscar Piastri? In altre parole McLaren, ha sbagliato l'approccio con la pista di Las Vegas o sente il fiato sul collo della situazione attuale di Campionato? Ai posteri l'ardua sentenza.
Luca Colombo