Motomondiale | Sachsenring 2025 - Commento LIVE Gara

Marc Marquez, ancora una volta Sachsen-king

L'undicesimo GP dell'anno porta con sé la settima doppietta Sprint-gara - la quarta consecutiva - per Marc Marquez, che si conferma l'assoluto dominatore del Sachsenring, oltre che il leader incontrastato della MotoGP in questa prima metà di stagione.

E non è tutto: con quella di oggi, lo spagnolo arriva a quota 69 vittorie in MotoGP, superando la leggenda Giacomo Agostini al secondo posto tra i piloti più vincenti della top class nella storia del Motomondiale.

Marquez semplicemente imprendibile 

Se la Sprint aveva fatto per un attimo ‘tremare’ dopo una brutta partenza, nella gara domenicale la musica è stata totalmente differente: Marc Marquez ha (stra)vinto il GP di Germania, dominando dall'inizio alla fine e tagliando il traguardo con oltre 6" di vantaggio sul fratello Alex, ancora una volta secondo classificato, che completa così l'ennesima doppietta di famiglia. 

Una corsa a senso unico, gestita alla perfezione da un Marquez impeccabile, che a fine gara, ai microfoni di SkySport, ha parlato così della propria prestazione: 

Ieri ho sbagliato la prima curva, oggi ho detto ‘vado all’interno, la fermo e giro stretto’ perché ieri non son uscito bene da lì. Poi oggi avevo più passo e mi trovavo bene. È vero che quando alla fine ho rallentato un po’, mi son detto ‘torniamo a fare 1:21 perché sennò è difficile rimanere concentrato’, ma alla fine è andato tutto bene e sono molto contento.

Un finale che lo ha visto gestire il vantaggio accumulato con grande lucidità, senza strafare, ma senza neanche rilassarsi troppo. Una grande prova di maturità per Marquez, capace di trovare - e mantenere - il proprio ‘punto di equilibrio’, aspetto emerso più volte nel corso di questa stagione, soprattutto dopo le (poche) gare in cui è andato a vuoto. Ma oggi questo equilibrio è stato mantenuto alla grande: 

Sì, è quello che ho fatto, soprattutto all’inizio, senza provare a prendere subito mezzo secondo a giro, ma farlo decimo a decimo. Mi trovavo bene, ero sicuro, e poi alla fine ho gestito, ma con un passo con cui mi sentivo a mio agio, perché quando non andavo forte mi sembrava di rischiare di più.

Una differenza fatta nel T3… e al venerdì

Analizzando poi più nel dettaglio la prestazione odierna, colpisce l'incredibile differenza fatta da Marquez nel terzo settore, percorso in maniera semplicemente magistrale. Ecco la sua spiegazione: 

Nel terzo settore ci sono la 8/9/10 che sono le curve che mi piacciono di più, poi c’è la 11 che penso non piaccia a nessuno [ride]. In generale, T3 e T4 sono i settori dove faccio di più la differenza qui, mentre nel T1 e T2 la pista è stretta e devi andare sulla linea e basta, non puoi fare niente di diverso… anche se ieri sul bagnato ho rischiato molto di più, oggi invece mi sembrava tutto più sotto controllo.

Ma il T3 non è l'unico aspetto su cui Marquez ha fatto la differenza: ampliando l'analisi a tutto il weekend, si nota come il ‘Cabroncito’ abbia lavorato in ottica gara già a partire dal pomeriggio di venerdì, sessione dove solitamente i piloti sono concentrati esclusivamente sull'accesso diretto in Q2. Un lavoro che ha portato i suoi frutti, come ha ammesso lui stesso: 

Mi ha dato un vantaggio non tanto sul setup, quanto sull’elettronica. Ho visto le previsioni e davano bagnato fino a oggi [domenica], per questo venerdì non mi importava finire primo o quarto, l’importante era finire in Q2 già con il primo tentativo, per questo ho fatto il secondo run con la gomma media per lavorare sull’elettronica per la gara.   

Giorgia Guarnieri

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