In Australia Nicolò Bulega ha dimostrato con le due splendide vittorie ottenute di essere un serio contendente al titolo del Mondiale Supersport 2023. Bulega è sempre stato un talento, come testimonia il titolo conquistato nel CEV Moto3 2015, ma purtroppo nel Mondiale, anche a causa di alcune sfortune si era perso. Ma in Supersport, con il pacchetto giusto, sembra poter tornare agli antichi albori che lo decantavano come un predestinato. Quel che è certo è che Ducati non vanta una straordinaria competitività solo in MotoGP e in SBK, ma anche in SSP.

Una conferma sia nei test che nelle prove

Fin dai test di Jerez e Portimao, Nicolò si è dimostrato uno dei piloti più concreti della 600. Competitività che è stata confermata prima nei test e poi nelle libere del venerdì a Phillip Island, tanto che era già considerato il favorito per la vittoria nella vigilia. Il dubbio era sulla sua Ducati Aruba, che lo scorso anno ha dimostrato di essere inferiore alle Yamaha come testimoniano le zero vittorie ottenute nel corso della stagione. Bulega aveva comunque terminato l'anno al quarto posto in classifica dietro alle Yamaha di Aegerter e Baldassarri, ora entrambi in Superbike, e alla Kawasaki di Can Oncu. Nelle qualifiche però Bulega non ha confermato le attese, chiudendo al quarto posto alle spalle del poleman Manzi, di Oncu e del parimarca Yari Montella.

In gara 1 si passa rapidamente dalla delusione alla gioia

Se la qualifica non era andata come sperato, lo start di gara 1 è stato un completo disastro. A causa della pioggia la gara è stata interrotta per ben due volte, il che ha portato i giudici a ridurre la corsa a 10 giri. Alla ripartenza Bulega si ritrovava solo sedicesimo, ma con una super partenza è riuscito a riportarsi davanti e a vincere facilmente una gara che all'inizio sembrava una vera e propria odissea.

Gara 2 è la conferma finale di un binomio potenzialmente vincente

Nella seconda ed ultima gara del weekend della Supersport, tre piloti con moto diverse hanno letteralmente fatto il vuoto: Can Oncu con la Kawasaki Puccetti, Stefano Manzi con la Yamaha Ten Kate e Nicolò Bulega con la Ducati Aruba. Dopo una lotta estenuante a tre, la gara è terminata anzitempo a 5 passaggi dal termine, a causa dell'ingresso in pista di alcune oche nel tracciato che hanno provocato una bandiera rossa. Fortuna ha voluto che in quel momento in testa ci fosse proprio Bulega, che quindi completa il bis anche sull'asciutto. Con il punteggio pieno in Australia, quest'anno Nicolò si candida di diritto alla conquista del titolo Mondiale.

Francesco Sauta