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Credits: Yamaha
Credits: Yamaha

Dopo l'ultima tappa europea a Misano, la MotoGP ritorna a correre in Asia con il primo appuntamento dell'ultima parte della stagione a Motegi, in Giappone. Questo Gran Premio nel corso degli anni è stato vinto da molti, ma chi è rimasto nel cuore del pubblico sono stati Norifumi Abe e Makoto Tamada, piloti giapponesi capaci di vincere sui tracciati di casa.

Il mito di Norifumi Abe e le vittorie in Giappone nel 1996 e nel 2000

Nato nella capitale giapponese nel 1975, Norifumi Abe - anche noto come Norick - debutta molto giovane nel mondo agonistico e fin da subito si fa spazio all'interno dei diversi paddock in cui approda, diventando col tempo un'icona del motociclismo. Fin dal suo esordio in Classe Regina avvenuto come wild card proprio nel Gran Premio del Giappone del 1994, Abe dimostra di meritare un posto tra “i grandi”, qualificandosi settimo e minacciando per alcuni giri il podio di Doohan e Schwantz, per poi scivolare a pochi giri dal termine. La prima vittoria in carriera non si fa attendere e arriva ancora una volta durante il Gran Premio di casa nel 1996, a poco più di due anni dal suo debutto nella categoria. In sella alla Yamaha marchiata Team KR - di proprietà di Kenny Roberts stesso - Norick non riesce a qualificarsi meglio dell'undicesima posizione, preparandosi quindi ad una gara passata nelle retrovie dello schieramento. Questa previsione si rivela errata, dato che il pilota giapponese si rende protagonista di una splendida rimonta, che lo porta prima a minacciare, e poi a prendersi la prima posizione detenuta da Alex Crivillé, lasciando tra sè e il pilota spagnolo un distacco di ben +6.4 secondi. 

norifumi abe e valentino rossi
Credits: MotoGP

Il successo davanti al pubblico di casa garantisce ad Abe il primo successo nella classe 500cc e fa aumentare di molto la sua popolarità, che non farà altro che crescere nel tempo, anche dopo il passaggio alla Superbike. Se una vittoria in casa è sufficiente a dare una gloria momentanea, due successi a quattro anni di distanza uno dall'altro rendono il pilota un idolo, ed è quello che è successo a Norifumi Abe. Dopo la vittoria del Gran Premio del Giappone nel 1996 - quando ancora la gara si correva a Suzuka e non a Motegi - Abe ha bissato il successo anche nel 2000. Dopo un turno di Qualifica ancora una volta non brillante, che gli ha garantito l'ottavo posto sulla griglia, Abe si è portato giro dopo giro sempre più vicino alla vetta della corsa, raggiungendo il poleman nonchè leader della gara Kenny Roberts Jr e tenendo a bada i suoi tentativi di sorpasso, riuscendo a portare a casa la vittoria con soli due decimi di vantaggio sul secondo classificato. 

Makoto Tamada, l'ultimo giapponese a vincere a Motegi

Un altro pilota nipponico che è riuscito a portare a casa un successo in gara davanti al proprio pubblico di casa in Giappone è stato Makoto Tamada. Anche lui come Abe, dopo il suo debutto ufficiale nel 2003 ha dovuto aspettare poco tempo prima che arrivasse la prima vittoria in carriera, in questo caso in Brasile e non in Giappone. Nel 2004, infatti, Tamada porta a casa la vittoria nel Gran Premio di Rio, vincendo a Jacarepaguà davanti al suo compagno di squadra Max Biaggi, entrambi in sella ad una Honda RC211V. Dopo un settimo posto in Qualifica e la pole di Kenny Roberts Jr, il pilota giapponese si fa largo attraverso il centro gruppo e di porta in testa alla corsa, lasciando dietro di sè Biaggi in seconda posizione e Nicky Hayden in terza, mettendo poco più di due secondi di distacco tra la sua moto e quella di Biaggi. 

Seguendo la scia di risultati positivi che questa vittoria fa iniziare, Tamada porta a casa prima un quarto posto a Brno e poi un secondo posto in Portogallo, accumulando punti utili in classifica mondiale (concluderà al sesto posto assoluto nel 2004). Subito dopo il podio ad Estoril arriva la seconda - e ultima - vittoria in carriera nel Motomondiale, questa volta resa ancora più speciale dal fatto che sia avvenuta in Giappone, proprio in occasione del Gran Premio di casa. In questo caso si corre a Motegi e non più a Suzuka, a causa della morte l'anno precedente di Daijirō Katō e della decisione della federazione di escludere il precedente circuito dal calendario. Proprio qui Makoto Tamada si prende la pole position, girando in 1:46.673, e così facendo si garantisce la partenza dalla posizione più favorevole, venendo affiancato in prima fila da John Hopkins e Valentino Rossi. Una volta partita la gara gli avversari non hanno potuto fare niente per fermare Tamada, che dopo la caduta di Hopkins al primo giro ha avuto strada libera per portarsi a casa la vittoria, costruendo tornata dopo tornata un distacco di più di 6 secondi da Rossi, che invece è rimasto secondo. Al termine del 24 giri previsti è finalmente arrivato il trionfo in Giappone per Tamada, che sale sul podio con Valentino Rossi e con il connazionale Shin'ya Nakano, diventando di fatto l'ultimo pilota giapponese ad aver mai vinto a Motegi.

il podio di motegi 2004
Credits: MotoGP

Valentina Bossi

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