F1 | GP Stati Uniti: Ferrari, una sorprendente qualifica
Nelle qualifiche del GP al COTA, le Ferrari portano a casa la terza e la quinta posizione: segnali positivi per le vetture di Maranello?

La sessione di qualifica al COTA, valida per la definizione dello schieramento di partenza del GP di F1 degli Stati Uniti, vede un sussulto Ferrari: la scuderia di Maranello, a differenza di quanto successo ieri nella qualifica sprint, riesce a piazzare Charles Leclerc in terza posizione e Lewis Hamilton in quinta piazza.
Bene lungo tutta la sessione
Le monoposto di Maranello, dopo aver comunque ben figurato nella gara sprint, sono apparse competitive durante i tre segmenti di qualifica, pur non risultando mai una seria minaccia per il battistrada Max Verstappen. A differenza delle McLaren, non del tutto costanti lungo l'arco della sessione di qualifica, entrambe la Ferrari hanno sempre adeguato il passo ai miglioramenti cronometrici medi, rimanendo nei radar delle prime posizioni.
Differentemente da ieri, quando l'abbassamento decisivo dei tempi si è verificato tra il Q2 e il Q3, il miglioramento medio più tangibile è avvenuto tra il Q1 e il Q2. Entrambe le Ferrari hanno tenuto botta nei primi due segmenti, mentre all'inizio del Q3 si è registrato il momento più difficile per la scuderia di Maranello, quando, dopo il primo tentativo, le vetture chiudevano mestamente la lista dei tempi, con Leclerc protagonista di un testacoda alla curva finale che immette sul rettilineo del traguardo.
Nel tentativo finale le Rosse sono scese per prime in pista, una strategia bizzarra considerando che di solito in F1 (in condizioni di asciutto) si cerca di partire all'ultimo momento per sfruttare la gommatura in pista. Complice il timing sbagliato di Verstappen (che lo ha privato dello sparo dell'ultima cartuccia) e un trend generale che ha visto un'evoluzione del tracciato non propizia a drastici miglioramenti, entrambe le Ferrari hanno potuto giovare di un deciso salto in avanti nelle prestazioni.

Tempi virtuali
Con il miglior tempo di Max Verstappen fissato in 1:32.510, Charles Leclerc ha girato in 1:32.807 e Lewis Hamilton in 1:32.912, pagando, rispettivamente, tre e quattro decimi al tempo migliore. Va notato come, per una decina di secondi, il tempo del monegasco fosse sufficiente per chiudere il sabato in prima fila: sfortunatamente, il colpo di reni di Lando Norris (1:32.801, sei millesimi in meno…) ha privato la scuderia di un risultato a sorpresa.
Guardando nelle statistiche, possiamo considerare il giro di Charles Leclerc una vera magia, visto che in un'ipotetica lista dei tempi fatta sommando i migliori parziali registrati nella sessione, risulterebbe più veloce di un solo millesimo rispetto alla prestazione finale registrata: un vero e proprio one shot one kill da istinto killer in qualifica, se prendiamo in considerazione che nelle prestazioni virtuali migliori Charles sarebbe solo sesto e Lando Norris, Lewis Hamilton o Andrea Kimi Antonelli vedrebbero i propri tempi migliorati tra i tre e i quattro decimi.
Considerando la buona prestazione anche di Lewis Hamilton, viene spontaneo chiedersi cosa sia successo in casa Ferrari, dove abbiano migliorato e quali siano le prospettive di gara. Alcune speculazioni vorrebbero la scuderia di Maranello alle prese con una scelta di assetto più votata alla qualifica che alla gara, che potrebbe replicare quanto visto all'Hungaroring. In realtà la risposta migliore a queste domande la fornisce Charles Leclerc nel dopo qualifica e, probabilmente, non è la dichiarazione che mette tranquilli i tifosi in vista del GP:
“Non riusciamo a capire perché ci siano troppe oscillazioni nella prestazione di questa macchina senza apportare grandi cambiamenti: ieri non andava, oggi sì. Spero di partire bene, dalla seconda fila, come l'anno scorso per il GP. La nostra vettura normalmente è più forte in gara che in qualifica: non so se sia abbastanza pforte per lottare con Max e le McLaren, però faremo di tutto.”
Luca Colombo