Da sinistra: Marquez, Bagnaia e Martin sul podio del GP di Catalunya | Credits: MotoGP (via Facebook)
Da sinistra: Marquez, Bagnaia e Martin sul podio del GP di Catalunya | Credits: MotoGP (via Facebook)

Una Montmelò calda e calorosa ha accolto un GP di Catalunya di MotoGP entusiasmante e ricco di colpi di scena. La prima di copertina va ai tre contendenti principali al titolo: Francesco Bagnaia, capace di riscattare nel miglior modo possibile un sabato da incubo, Jorge Martin, bravo a difendersi su un tracciato non propriamente amico, e Marc Marquez, ancora una volta alle prese con due rimonte clamorose dalla quattordicesima posizione. Applausi anche per Aleix Espargarò, che dopo l'annuncio del ritiro di giovedì scorso ha dato tutto davanti al suo pubblico, conquistando la pole e la vittoria nella Sprint Race.

Dall'altra parte, invece, tra i più delusi abbiamo senza dubbio Maverick Viñales, lontano dal compagno di squadra su una pista favorevole (almeno sulla carta) ad Aprilia, Pedro Acosta, finito nella ghiaia in gara dopo l'ottimo podio nella Sprint, e Franco Morbidelli, sì più confidente sulla GP24, ma ancora lontano dai compagni ducatisti. 

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FRANCESCO BAGNAIA: 9. Una grande vittoria dopo l'assurda caduta nell'ultimo giro della Sprint mentre era solo al comando. Una reazione che ci si aspettava da un due volte Campione del Mondo, ma ora l'imperativo è migliorare le Sprint. Altrimenti “il Campionato si complica”, come ha detto lui stesso.  

JORGE MARTIN: 8.5. Ragionier ‘Martinator’ non batte ciglio e porta a casa punti preziosi in un weekend a lui poco favorevole. Un weekend capitalizzato nel miglior modo possibile, senza sbavature, ma anche senza strafare. 

MARC MARQUEZ: 9.5. Come a Le Mans, mezzo punto in meno solo per non essere passato in Q2, una situazione che sì gli complica la vita, ma che regala grande show: altre due rimonte, questa volta dalla P14, fino alla P2 nella Sprint (con tanto di ala rotta) e alla P3 nella gara. Poco da dire, il ‘Cabroncito’ alza il livello e fa ancora una - grande - differenza.  

ALEIX ESPARGARÒ: 8. Il weekend di Aleix è un tripudio di emozioni, e non solo per le prestazioni in pista. Dà il massimo nella sua ultima gara sul circuito di casa, portando a casa una pole e una vittoria nella Sprint. Non riesce a replicarsi in gara, dove chiude al quarto posto, ma era impossibile fare di più. Cuore e testa, da vero Capitano. 

FABIO DI GIANNANTONIO: 7. Parte in sesta posizione e chiude con un sesto (Sprint) e un quinto posto: un weekend di consistenza e costanza per ‘Diggia’, ancora una volta il migliore del team VR46, nonché quarta Ducati del lotto. 

RAUL FERNANDEZ: 7. Un GP da incorniciare per il pilota Trackhouse, che prima coglie la prima fila in Q2 e poi fa sognare in testa alla Sprint per alcuni giri prima di stendersi. Meno arrembante - o più prudente - in gara, ma viene comunque premiato con un ottimo sesto posto: è la seconda Aprilia al traguardo (dopo Espargarò), un risultato non da poco. 

FABIO QUARTARARO: 6. Voto d'incoraggiamento per aver, ancora una volta, fatto l'impossibile con una moto troppo indietro rispetto alla concorrenza. Doppia top10 per lui: poca cosa per un pilota del suo calibro, ma impossibile sperare in qualcosa di più con questa Yamaha. 

I bocciati | Viñales in ombra, Acosta sprecone 

MAVERICK VIÑALES: 4. Difficile dargli di più: chiude la Sprint a oltre 8" dal compagno (vincitore) ed è l'ultima Aprilia del lotto in gara, addirittura dietro alle due del team Trackhouse. Il tutto su una pista che - almeno sulla carta - dovrebbe essere favorevole alla Casa di Noale. Serve cambiare in fretta la rotta.  

 

PEDRO ACOSTA: 4.5. Altro weekend in chiaroscuro per lui: molto bene nella Sprint (terzo), altrettanto male in gara (caduto mentre si trovava nel gruppo di testa). Un compleanno amaro per il rookie maravilla, al suo secondo ritiro consecutivo in questo 2024, in questo caso frutto di una foga immotivata. 

ENEA BASTIANINI: 4. Nervi tesi e poca lucidità per la ‘Bestia’, che prima cade nella Sprint e poi decide di ignorare volutamente le penalità della Direzione Gara per protesta. Una decisione presa più di pancia che di testa, che mostra tutto il suo nervosismo: ora arriva il Mugello, dove l'imperativo è voltare in fretta pagina. 

MARCO BEZZECCHI: 5. Nono nella Sprint e undicesimo in gara, sempre dietro al compagno e mai a suo agio sulla GP23. ‘Bez’ sta vivendo il suo periodo più difficile da quando è in MotoGP, ma questo non basta come scusa. La speranza è quella di vederlo tornare in fretta ai livelli del 2023. 

BRAD BINDER: 4.5. Dopo Jerez e Le Mans, altro weekend sprecato per il sudafricano, caduto nella Sprint e ottavo in gara. Quasi una copia carbone del fine settimana francese 

HONDA: 2. Costantemente in fondo alla classifica. Difficile dare un voto diverso.  

Da Montmelò - Giorgia Guarnieri

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