Per il GP d'Italia, Ferrari scenderà in pista con un look speciale per celebrare il centenario dell'Autodromo Nazionale di Monza: la livrea della F1-75, le tute ed i caschi di Charles Leclerc e Carlos Sainz avranno un tocco di giallo.

A Monza in giallo

Le modifiche cromatiche sono previste esclusivamente per la gara a Monza. La livrea della F1-75 presenterà diverse "mani" di giallo, con inserti neri. Halo, alettone posteriore, cofano motore, ala posteriore e numeri di gara presenteranno il tono in modo evidente. Sull'ala posteriore notiamo inoltre la presenza del logo Ferrari con la cosiddetta "F lunga". Il giallo Modena farà capolino nel motorhome, sulle pareti ai box, sulle tute, caschi e divise dei piloti. Chiaramente l'occasione celebrativa è ghiotta anche per il lancio di una collezione esclusiva, caratterizzata dal giallo Modena, di abbigliamento ed oggettistica legata al brand di Maranello.

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Perché proprio il giallo? Fin dagli esordi Enzo Ferrari scelse il giallo, che insieme al blu fa parte dei colori di Modena, per caratterizzare lo stemma dell'azienda, il Cavallino Rampante (mutuato dall'emblema di famiglia di Francesco Baracca) con la fascia tricolore in alto. Il Drake scrisse a riguardo: "Il Cavallino era ed è rimasto nero, ho aggiunto il fondo giallo canarino che è il colore di Modena". Successivamente l'Associazione Internazionale dei Club Automobilistici Riconosciuti stabilì il rosso come colore ufficiale delle auto da corsa italiane.

Il pubblico, molto attivo via social, ha accolto la notizia relativa al cambio di colore del kit indossato dai piloti positivamente, ma non sono mancati i momenti ironici. Infatti, secondo alcuni commentatori, la tuta ricorderebbe molto da vicino quelle sfoggiate dalla Jordan intorno agli Anni Duemila con lo sponsor tabaccaio Benson & Hedges.

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Le parole di Binotto in vista del GP d'Italia

Parlando del GP d'Italia a Monza, Mattia Binotto ha dichiarato: "[La passione per il motorsport e Ferrari, ndr] è nata da bambino, quando vivevo in Svizzera. In famiglia, il vero innamorato dell’automobilismo e della Ferrari era mio nonno. (...) Non perdeva una gara in TV, e io con lui. Crescendo ho sentito sempre di più il fascino della Scuderia, delle sue persone e dei suoi piloti. Io ero un grande tifoso di Gilles Villeneuve, perché dava sempre tutto. (...) Questa pista ha un layout unico nel calendario: è un tracciato velocissimo, l’unico rimasto in calendario, e per questo è particolarmente esigente per i motori e le vetture. Si tratta di una pista sulla quale la power unit spinge per quattro quinti del giro e sulla quale è fondamentale essere perfetti. La corsa è una volata: i 53 giri scivolano via a un ritmo velocissimo, per cui anche ai piloti non è concesso alcun errore, perché rischia di non esserci il tempo per recuperare. (...) Una delle ragioni per le quali tutte le squadre sono contente di venire qui sono gli appassionati. (...) Per me resta indimenticabile l’invasione di pista, personalmente vissuta dal muretto, in occasione della vittoria di Charles nel 2019. (...) Averli intorno [i tifosi, ndr], sotto al podio, è già di per sé un’emozione. Noi faremo di tutto per regalargliene di belle in questo weekend".

Luca Colombo