Credits: Yamaha MotoGP Instagram
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La notizia che ha animato le discussioni del Venerdì MotoGP è stata senza dubbio quella dell'addio del Managing Director Lin Jarvis a Yamaha a fine anno. L'inglese ha deciso di lasciare dopo ben 26 stagioni a capo del progetto di Iwata. Questo è l'ultimo tassello della transizione che porterà i tre Diapason alla rivoluzione completa.

Decisione già nell'aria da tempo

Come sottolineato da Lin Jarvis stesso, la scelta di lasciare Yamaha al termine della stagione 2024 era già stata annunciata nel mese di Febbraio in occasione dei test a Sepang. Il tutto è stato poi confermato nel pomeriggio texano tramite la notizia di Motorsport.com. Il Team Manager ha abbracciato il progetto della casa di Iwata nel Motomondiale nel 1999, guidando saggiamente il costruttore ad una serie irripetibile di successi partita nel 2004 con Valentino Rossi. Infatti Jarvis, assieme a Davide Brivio, ha avuto buona parte del merito per aver portato il “Dottore” in blu. L'inglese è stato poi fautore di buona parte dei successi arrivati tra gli anni 2000 e l'inizio degli anni '10 con Jorge Lorenzo. 

Ultime fatiche prima della pensione

È ancora troppo presto per pensare a cosa fare il prossimo anno: nei suoi ultimi mesi di attività Lin Jarvis avrà parecchie situazioni da risolvere per il futuro di Yamaha. Il primo tassello è stato già messo con il rinnovo di Fabio Quartararo per altre due stagioni annunciato la scorsa settimana. Nonostante sia costato piuttosto caro dal punto di vista economico, assicurarsi un pilota dal calibro dell'iridato 2021 vista la grossa difficoltà tecnica non era per nulla scontato. 

Un altro grosso nodo da sciogliere per Jarvis è quello della squadra satellite Yamaha. Il 2024 rappresenta la seconda stagione nella quale il colosso di Iwata si presenta con le sole due moto ufficiali al via. Dai vertici dell'azienda c'è stata fin da subito la volontà di tornare a schierare quattro moto in pista, addirittura a partire dal 2025. Uno scenario piuttosto inverosimile, dato che tutte le squadre sono legate alle rispettive case fino alla stagione 2026. Nonostante ciò le voci del paddock su quale potrebbe essere la seconda squadra targata Yamaha diventano sempre più insistenti. Verrebbe logico pensare che il VR46 Racing Team sia il candidato più logico, dato che il proprietario Valentino Rossi, tra le altre cose, è ambassador Yamaha. Nelle ultime ore, però, è spuntato anche il nome di Prima Pramac Racing, anche se Gino Borsoi sembrerebbe aver allontanato questa ipotesi.

È l'addio di Jarvis ad aver convinto Quartararo?

Il rinnovo ancora non del tutto chiaro di Fabio Quartararo con Yamaha potrebbe trovare una delle possibili soluzioni proprio nell'addio di Lin Jarvis. Proprio il manager ha ribadito come Yamaha abbia cambiato il proprio approccio al mondo delle gare ai microfoni di Sky Sport MotoGP.

Quando si è dietro c'è un grande bisogno di lavoro e non si può tornare a vincere dall'oggi al domani. Abbiamo già iniziato due anni fa a muoverci per risolvere i problemi al motore, passando poi allo sviluppo dell'aerodinamica. Ci siamo presi diversi rischi, acquistando diversi tecnici dai nostri concorrenti. Prima della firma, abbiamo spiegato a Fabio Quartararo quello che è il nostro progetto: sappiamo che è un vero professionista e darà sempre il massimo come noi.

Jarvis rappresenta una delle figure storiche di Yamaha: quindi, il suo addio, potrebbe aver convinto il pilota di Nizza nella speranza dell'arrivo di una figura che possa aiutare la squadra a tornare ai vertici delle classifiche. A proposito di successori, mentre Fabio Quartararo e Álex Rins chiudevano il Venerdì del COTA al 17° e 18° posto, girava la voce sul nome di chi potrebbe prendere il posto di Jarvis. Si tratta di Paolo Pavesio, attualmente Marketing e Motorsport Director di Yamaha Motor Europe. 

Valentino Aggio

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