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La Ferrari di Charles Leclerc nelle libere del GP di Monaco 2024
Credits: Scuderia Ferrari HP

Charles Leclerc ha regalato spettacolo nei primi due turni di prove libere del Gran Premio di Monaco. L’alfiere Ferrari, mai vincitore nella gara di casa, ha dato prova di un feeling trovato sin dal primo giro con la sua SF24, lasciando ben presagire in vista della decisiva qualifica di domani.

Leclerc già sotto la pole 2023

Il monegasco, già nel venerdì, è sceso sotto il tempo pole dello scorso anno, dando conferma della bontà della sua prestazione. Il solo Lewis Hamilton, tra gli ultimi a montare gomma soffice, ha avvicinato il tempo di Leclerc, ma il pilota Ferrari non ha sfruttato tutto il potenziale che oggi la sua vettura gli offriva.

Andando ad analizzare i settori, il ferrarista ha lasciato oltre due decimi nel solo primo settore durante la sua tornata più rapida, con un crono potenziale che lo vedeva addirittura accarezzare l’1:10’. Se relativamente chiare sono risultate le forze odierne sul giro secco, più difficile trarre risposte dalle brevi simulazioni di gara, pesantemente condizionate dal traffico. 

Potrei aver preso qualche rischio in più rispetto ai miei avversari ma mi sentivo a mio agio con la vettura. Con le medie eravamo davvero competitivi mentre con le soft abbiamo faticato di più. 

Ma se guardi ai miei settori c’era più potenziale, domani dobbiamo solo concentrarci nel mettere tutto assieme per centrare la pole.

Leclerc è accreditato di un buon passo gara, al pari del compagno di team Carlos Sainz, più in difficoltà a serbatoi scarichi. Lo spagnolo non è mai riuscito a ricalcare i tempi del pilota di casa con poca benzina a bordo, mentre nella simulazione di gara ha fatto addirittura meglio del monegasco, risultando l’unico, assieme ad Oscar Piastri, a scendere sotto il piede del 1:15’.

Riscontri che daranno certamente fiducia al figlio del quattro volte vincitore della Dakar, pronto domani a prendersi qualche rischio in più nel tentativo di migliorare qualifiche non sempre brillanti nelle ultime settimane. A Monaco, più che su qualsiasi altro circuito del calendario, la posizione di partenza risulterà cruciale ai fini del risultato della domenica.

Setup da ottimizzare in casa Red Bull

Il venerdì di Red Bull riporta ad Imola. Max Verstappen non si è astenuto dal lamentarsi per il comportamento della RB20, troppo “saltellante” e non del tutto prevedibile, criticità riscontrate anche dal team-mate Sergio Perez. 

Se la prestazione assoluta, a quasi mezzo secondo da Leclerc, non è stata entusiasmante, migliori sono state le sensazioni sul passo gara, dove l’olandese ha pressoché eguagliato i cronometrici del rivale. Sembra che ancora una volta sarà una notte di duro lavoro al simulatore in quel di Milton Keynes.

Grande pessimismo nelle parole del leader di campionato:

Tenteremo una direzione diversa di setup nella notte ma non abbiamo un’idea chiara. Le Ferrari? Non guardo nemmeno a loro, sono troppo veloci per noi, il mio obiettivo è solo quello di rendere la vettura più guidabile.

Mercedes e Aston Martin si infilano nelle prime posizioni

Segnali incoraggianti per Mercedes che centra con Lewis Hamilton un’inaspettata seconda posizione. Il tempo del sette volte campione del mondo potrebbe però risultare un fuoco di paglia, visto che con carico di benzina la vettura non ha dimostrato gli stessi riscontri, non solo da parte del britannico ma anche lato George Russell.

Dopo due weekend a dir poco complicati, Fernando Alonso prova a risollevarsi nella “sua” Monaco dopo aver sfiorato il colpo grosso lo scorso anno. La terza posizione odierna è sintomo di un’AMR24 che ben si sposa con le caratteristiche di questo tracciato, come confermato anche dal risultato di Lance Stroll, settimo.

McLaren sottotono

Chiudiamo con McLaren: dopo la vittoria di Miami ed il (quasi) successo di Imola non sembra poter ripetere gli stessi risultati in terra monegasca. Era chiaro sin dalla vigilia quanto le caratteristiche di questo circuito mal si sposassero con la MCL38 ed il venerdì di prove libere ne ha dato prova. 

Solo qualche piccolo bagliore in una giornata, quella McLaren, poco brillante. Oscar Piastri è tolto il lusso di segnare il giro più veloce della simulazione gara, per quanto questa possa aver valore, a causa del traffico e non conoscendo carichi di benzina e mappature motore. 

Samuele Fassino 

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