Charles Leclerc, sesto in griglia domani
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È solo una qualifica Sprint, ma i segnali che sono arrivati dal pomeriggio della Florida non sono particolarmente incoraggianti per gli uomini della Ferrari. Leclerc e Hamilton hanno chiuso in sesta e settima posizione, e se il monegasco ha pagato poco più di tre decimi dal poleman Antonelli, il pilota di Stevenage si è trovato a pagare mezzo secondo rispetto al suo sostituto. 

Charles sempre davanti, ma manca il guizzo

Il dato costante che si è palesato in questa prima giornata del Gran Premio di Miami è una conferma rispetto a quanto visto nelle ultime tre uscite. Charles Leclerc ha costantemente avuto la meglio rispetto al team mate Hamilton, ancora una volta parso molto meno a proprio agio rispetto al monegasco. La prima delle due Ferrari, quella #16, partirà domani dalla terza fila, in sesta posizione, al fianco di un George Russell che sicuramente non ha estratto tutto il potenziale della sua Mercedes. Il tempo di Leclerc, 1:26.808, non gli è bastato ad assicurarsi una seconda fila che invece era nel mirino degli uomini di Fred Vasseur. 

Peggio è andata a Lewis Hamilton, costretto ad accontentarsi della quarta fila. L’inglese è parso ancora una volta non riuscire mai ad entrare in sintonia con la vettura, con tanto sottosterzo a minare in maniera pesante la performance finale, con il cronometro a fermarsi sul 1:27.030, primo a non riuscire a scendere sotto il 1:26. Il secondo settore è stato quello in cui ha pagato tanto, troppo anche rispetto a Leclerc. Sostanzialmente, pare che poco sia cambiato rispetto al recente passato.

Credits: Scuderia Ferrari HP Official FB page

Curve lente il punto debole

Nelle prime due sessioni, gli uomini Ferrari sono scesi in pista per due tentativi consecutivi, senza passare dai box, intervallati da un paio di giri di raffreddamento. Nel complesso, la strategia ha pagato, consentendo ad entrambi di arrivare in Q3 senza particolari patemi d’animo. Nell’ultima, brevissima sessione di qualifica, hanno invece optato entrambi per un giro solo negli ultimi minuti, sfruttando al meglio la pista più gommata, anche se con tanto traffico. Nel complesso, il secondo settore è stato quello più complesso da affrontare, come ha dichiarato giustamente anche Frederic Vasseur. 

Complimenti a Kimi, ha fatto un lavoro eccezionale. Non siamo troppo lontani da Max e da quelli davanti a noi, ma non è sufficiente. Fatichiamo tanto con il bilanciamento e ne paghiamo il prezzo. Appena commettiamo un piccolo errore le gomme si surriscaldano tanto. Il primo settore è buono, il problema è il secondo; perdiamo troppo nelle curve a bassa velocità. Se hai un problema nella prima curva lenta, poi sei in difficoltà per tutta la sequenza. 

Un tema, quello del surriscaldamento degli pneumatici, che sarà di fondamentale importanza anche nelle prossime sessioni, già dalla Sprint Race di domani. Tra la gara breve e le qualifiche, poi, occorrerà lavorare per ripensare agli assetti da utilizzare, perché il tempo perso in quel secondo settore, con le sue curve lente e strette rischia di essere veramente troppo. La pista di Miami, per quanto non bella da vedere, richiede un grande compromesso dal punto di vista aerodinamico, ed è proprio lì che le Ferrari vanno in difficoltà. Trovare il bilanciamento, in questi casi, diventa sempre più complicato. 

A peggiorare ulteriormente la situazione, per gli uomini di Maranello, c’è il rischio di over heating molto alto per chi si troverà nelle posizioni di rincalzo, in mezzo alle altre vetture. Esattamente la situazione in cui si dovranno destreggiare Lewis e Charles, a meno di cataclismi in partenza. Stando così le cose, è probabile che la gara di domani possa essere quasi più utilizzata come una sorta di long run per capire al meglio il comportamento di una vettura difficile e spesso poco comprensibile, in vista poi della qualifica e, soprattutto, del Gran Premio di domenica. 

Nicola Saglia