Motomondiale | Balaton Park 2025 - Commento LIVE Gara

Sam Lowes davanti alle Ducati di Álvaro Bautista e Nicolò Bulega a Balaton Park

Mancano due settimane prima del ritorno del WorldSBK sul circuito di Magny-Cours. Per prepararsi al meglio all'ultimo stralcio di stagione, è bene riavvolgere il nastro e parlare di quanto visto finora. Le Ducati indipendenti non hanno di certo incantato nel 2025, con una sola eccezione.

Sam Lowes sorpresa assoluta: voto 8.5

Dopo un 2024 di debutto da dimenticare per Sam Lowes, c'erano poche aspettative per questa stagione. La velocità c'è sempre stata per il pilota inglese, anche nel Motomondiale, ma senza mai avere quella costanza per permettergli di combattere coi migliori. Questo è cambiato nel 2025: un maggior feeling con la Ducati Panigale V4R preparata dal Marc VDS Racing Team ha fatto in modo che il #14 si trovasse in 6ª posizione nella classifica piloti davanti a diversi piloti ufficiali. Sono ben cinque i podi che l'inglese ha portato a casa quest'anno: se quattro di questi sono arrivati nella Superpole Race, dove è fondamentale mostrare un'ottima velocità di base, nell'ultimo round di Balaton Lowes ha saputo sfruttare la caduta di Álvaro Bautista per prendersi il 3° posto in Gara 2. Fiducia rinnovata, quindi, per Lowes almeno fino alla fine del 2027: nel frattempo, Marc VDS raddoppierà l'impegno con Arón Canet. Lo spagnolo, che ha recentemente firmato, disputerà almeno un anno di Moto2 prima di passare tra le derivate.

Andrea Iannone, il canto del cigno: voto 5.5

Se l'anno scorso ha segnato la rinascita di Andrea Iannone, il 2025 non ha certo rispettato le aspettative del pilota abruzzese. Rimasto nella formazione Pata Go Eleven, The Maniac all'inizio dell'anno avrebbe dovuto vantare un pacchetto sicuramente più simile a quello dei piloti ufficiali. Con l'unica eccezione di Phillip Island dove sono arrivati due podi, il resto dell'anno ha lasciato sicuramente a desiderare. Tra inconvenienti tecnici e dichiarazioni al veleno, Iannone ha fatto parlare di sé più per quanto fatto fuori dalla pista che tra i cordoli. 

Il tutto per sfociare in un più che probabile ritiro dalle competizioni al termine dell'anno: le sirene di moto ufficiale sembrerebbero non essersi concretizzate, visto anche il fermento del mercato nel Motomondiale che potrebbe portare diversi pezzi pregiati nel WorldSBK. È vero: Iannone ha dimostrato di poter nuovamente essere competitivo tra podi e la vittoria di Aragón, ma lasciare dopo solo due anni lascerebbe l'amaro in bocca.

Scott Redding, il tradimento: voto 4.5

Aveva scommesso tutto sul ritorno in Ducati Scott Redding alla fine del 2024. Dopo aver stracciato l'ultimo anno di accordo con BMW, che avrebbe preferito vederlo correre nel British Superbike, meno di un anno dopo l'inglese ha deciso di salutare il WorldSBK per tornare in patria con PBM Ducati. Una storia rocambolesca quella tra l'ex MotoGP ed il team MGM Bonovo. La squadra tedesca ha messo tutte le carte in tavola passando da BMW a Ducati, un cambiamento costoso e non ripagato da sponsorizzazioni e risultati in pista

Lo stesso vale per Redding, capace di andare forte solo su piste a lui congeniali come Phillip Island e Donington Park per poi sembrare l'ombra di sé stesso il resto dei round. Il tutto per poi lasciare senza una spiegazione prima dell'Ungheria, dichiarando terminato il sogno WorldSBK per tornare a fare la star in patria. Non è andata troppo male a Michael Galinski, che a Balaton Park ha visto in Tarran Mackenzie una piacevole scoperta: l'inglese, appiedato da MIE Racing, è andato a punti in tutte le tre gare alla prima uscita con la Panigale.

Ryan Vickers, anno di adattamento: voto 5

Il nome di Ryan Vickers aveva sicuramente fatto scalpore a Cremona lo scorso anno quando era arrivato l'annuncio da parte di Motocorsa. L'ottimismo di Lorenzo Mauri ha sicuramente fatto da contraltare con le prestazioni del britannico, arrivato dopo due annate ottime in Yamaha nel British Superbike ma senza mai vincere il titolo d'oltremanica. Nonostante qualche buon risultato, specie nell'ultimo weekend corso in Ungheria, c'è ancora molto lavoro da fare per il #17: veloce a tratti, costantemente nella ghiaia. È giusto rimandare Vickers a fine anno, dove con qualche gara in più potrà far ricredere la formazione italiana.

Valentino Aggio

Leggi anche: WorldSBK | Danilo Petrucci: il salto in BMW a caccia del titolo mondiale