La Dakar 2024 Moto ha coronato Ricky Brabec come vincitore. Il pilota statunitense bissa così il trionfo già ottenuto nella corsa in Arabia Saudita nel 2020, spiegandone le differenze a caldo una volta arrivato al bivacco di Yanbu.

UNA VITTORIA MAI SCONTATA

Ricky Brabec ha dovuto sudare per conquistare il titolo Dakar 2024: una vittoria sempre in bilico grazie alla resistenza del pilota Hero Ross Branch, oltre che quella del compagno di tenda nel team Monster Energy Honda Adrien Van Beveren. Se si vanno a vedere i risultati dell'edizione 2020, si può vedere come il #9 abbia potuto gestire un vantaggio di oltre 20 minuti fin dallo Stage 7 sui dodici corsi. Ricky Brabec, in quell'occasione, è stato al comando delle operazioni sin dalla terza tappa, arrivando sul traguardo di Al-Qiddiya con oltre 16' su Pablo Quintanilla, allora pilota Husqvarna.

Quattro anni dopo le cose sono state ben diverse per Ricky Brabec: il californiano non ha ricevuto alcun regalo da parte degli avversari, così il pilota del costruttore di Tokyo si è conquistato la vittoria sulle dune grazie ad un'ottima progressione nella seconda settimana. Brabec si è preso la testa della corsa giusto prima della pausa di metà gara, ovvero dopo la novità del 48h Stage (vinto dal compagno Adrien Van Beveren, ndr). Se dopo lo Stage 5 Brabec si trovava in 3ª posizione dietro a Branch e il compagno José Ignacio Cornejo Florimo con oltre 3' di ritardo, il 32enne si è ritrovato 1° con 51" di vantaggio sul botswano di Hero alla pausa di metà gara.

LA SVOLTA: TUTTO SI È DECISO TRA STAGE 9 E 10

È tra lo Stage 9 e lo Stage 10 che Ricky Brabec ha vinto la Dakar 2024 Moto. Proprio nella 9ª tappa, vinta da Van Beveren, il vincitore 2020 si è piazzato 2° a soli 32" dal francese. Branch, nonostante il 5° posto, ha incassato ben 6'27" dal rivale, andando oltre i 7' nella generale. Il giorno dopo, nello Stage 10, Brabec ha raccolto l'unico successo di tappa di questa edizione. La vittoria gli ha permesso di guadagnare ulteriori 3'45" su Branch (7° nella speciale, ndr) e volare così a quasi 11' di vantaggio nella classifica generale. La vittoria nello Stage 11 da parte di Branch è servita a poco, in quanto il gap da colmare era troppo ampio.

"Ho corso bene in due giornate in particolare: sapevo di avere una buona occasione ed ho spinto - spiega Brabec nel post gara - Lo Stage 11 era fondamentale: sapevo che Ross [Branch] sarebbe partito 18 minuti dietro di me. Se mi avesse recuperato, la gara sarebbe finita. La penultima speciale è stata davvero complicata, ma sono stato concentrato perdendo poco tempo al traguardo".

LE DIFFERENZE CON IL SUCCESSO DEL 2020

Ricky Brabec stesso, nel comunicato rilasciato da Honda Racing, ha spiegato quali sono le differenze tra i due successi ottenuti alla Dakar: "Una battaglia davvero complicata in questa Dakar, sia per il percorso che per il livello degli avversari. È una vittoria diversa rispetto a quella del 2020: credo che questa sia più meritata in quanto più difficile da ottenere. Se nel 2020 avevo un grande gap da amministrare fin dalle fasi iniziali di gara, quest'anno io e Branch abbiamo corso per tre giorni con una manciata di secondi tra noi. Tra il primo ed il terzo classificato ci sono solo 12 minuti: non è di certo un grosso gap. Branch mi è stato alle costole per tutta la durata della corsa".

BRANCH SCONFITTO MA CONTENTO: "SONO AL SETTIMO CIELO"

Sicuramente il 2° posto dopo due settimane di gara brucia a Ross Branch, ma il pilota del Botswana ha tanto di cui essere soddisfatto. Il 37enne ha centrato non solo il primo podio alla Dakar 2024, ma anche la prima top 10 nel rally raid più famoso al Mondo. Il miglior risultato è arrivato nel 2019, quando Branch ha chiuso al 13° posto ed ha vinto il titolo di miglior debuttante. Da lì è arrivato il 21° posto del 2020 (con la prima vittoria di tappa, ndr) e poi due ritiri. Nel 2023 il classe 1986 ha accettato la sfida Hero, vincendo due stage e portando il costruttore indiano al primo podio.

Il pilota, una volta arrivato a Yambu, ha dichiarato: "Sono al settimo cielo! È stata una gara difficile, probabilmente la più dura della mia carriera. Complimenti a Ricky [Brabec], ha guidato alla grande. Gli sono stato in scia fino agli ultimi giorni, quando mi ha staccato grazie a due ottime tappe. Sono contento per la squadra, hanno lavorato alla grande e si meritano questo grande traguardo nonostante il progetto sia così giovane. Brabec non ha sbagliato nulla in tutta la gara, io invece devo migliorare in alcuni aspetti: tornerò più forte il prossimo anno!"

Valentino Aggio

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