IndyCar | Preview GP of Monterey: info e orari del weekend
Il luglio di fuoco della IndyCar si chiude sui saliscendi ricchi di fascino del tracciato californiano.

È tempo di tornare in California per la Indycar. Il Firestone Grand Prix of Monterey, sul leggendario tracciato di Laguna Seca, situato sulle aride colline di sabbia tra la splendida località marittima della West Coast e San Josè, sarà l’appuntamento che chiuderà un mese di luglio infuocato per la categoria americana, che ha dato riscontri importanti in ottica campionato.
Il tracciato

Il layout di Laguna Seca è forse quello che maggiormente trasporta noi europei e italiani in particolare nella dimensione americana delle gare IndyCar. E non è solo per The Pass, la straordinaria manovra di Alex Zanardi su Bryan Herta al Cavatappi, ma per quel modo di essere una pista non troppo complessa nel suo insieme, pur restando piena di insidie e di punti in cui il manico dei piloti fa ancora la differenza, come avvenuto qualche settimana fa a Road America e Mid-Ohio.
Il Weathertech Raceway Laguna Seca (questo il nome completo), misura 2.238 miglia, con 11 curve totali. La particolarità sono certamente i continui cambi di pendenza e saliscendi, insieme alle vie di fuga in sabbia che non consentono il minimo errore. Il rettilineo di partenza stesso presenta uno scollinamento, insieme ad una piega sinistrorsa (curva 1) che rende la prima staccata molto complicata. Curva 2 è l’Andretti Hairpin, un lungo tornante verso sinistra, spesso teatro di colpi di scena e sorpassi.
A questo punto, si entra nel tratto più piatto, con una lunga serie di curve a 90°. La salita che immette nell’ultimo settore (Rahal Straight) porta dritto il gruppo verso l’iconica doppia curva del Corckscrew, il Cavatappi. Si tratta di una “esse” in ripidissima discesa, proprio dopo lo scollinamento, in cui i piloti non vedo né il punto d’ingresso né quello d’uscita. A seguire, il curvone intitolato a Wayne Rainey immette sulle ultime 10 e 11, con quest’ultima a formare un secco tornantino verso sinistra che riporta sul rettilineo dei box.
I piloti
La tappa canadese di Toronto, con il bellissimo successo ottenuto da Pato O’Ward, ha rilanciato definitivamente il messicano di Arrow McLaren nella caccia al secondo posto alle spalle di Alex Palou. Il catalano resta là davanti, praticamente irraggiungibile con 99 punti di vantaggio sullo stesso O’Ward. Più distanziato Kyle Kirkwood a quota 363; il californiano di Andretti in queste ultime uscite è parso essere meno brillante rispetto alla prima metà di stagione.
Tra l’altro, Kirkwood non può certo dormire sonni tranquilli; ad un solo punto di distanza, infatti, troviamo Scott Dixon, in forte recupero dopo il trionfo di Mid -Ohio e sempre in grado di piazzare la zampata quando necessario. Molto più negativa la situazione in casa Penske, dove il weekend orribile vissuto a Toronto ha peggiorato ulteriormente un bilancio stagionale già di per sé deficitario.
Gli orari
Come sempre, la gara californiana verrà trasmessa da Sky Sport HD, con il commento in italiano. Le altre sessioni, invece, saranno disponibili sulla piattaforma IndyCar Live.
Venerdì 25 luglio
FP1: 23:00-00:00 (diretta IndyCar Live)
Sabato 26 luglio
FP2: 17:30-18:30 (diretta IndyCar Live)
Q: 20:30-21:30 (diretta IndyCar Live)
Domenica 27 luglio
Warm-up: 18:00-18:30
Grand Prix of Monterey: 21:00-23:00
Nicola Saglia