Enzo Trulli in azione a Misano
Enzo Trulli in azione a Misano

È un Enzo Trulli molto determinato, quello che abbiamo incontrato nel paddock del Misano World Circuit ‘Marco Simoncelli’. L’abruzzese figlio d’arte è stato impegnato nel primo round del Campionato Italiano GT Sprint con la Ferrari 296 GT3 del team Easy Race, in coppia con Thomas Biagi. Un bel salto per lui, che fino ad oggi aveva guidato solo vetture a ruote scoperte, dimostrando peraltro di possedere una velocità ed una grinta non comuni nel parco partenti. Caratteristiche ereditarie, verrebbe da dire: forse sì, ma è certo che Enzo Trulli sta lavorando tantissimo per migliorarsi sempre più, e i risultati continuano ad essere molto incoraggianti. Ecco cosa ci ha raccontato.

Il debutto nel mondo GT3

Il debutto di Enzo Trulli è avvenuto su una pista difficile e ricca di insidie come quella di Misano. Un banco di prova importante, che però l’abruzzese è sembrato assorbire senza troppi patemi.

Come ti sei preparato per il primo weekend in GT3, e che sensazioni hai avuto una volta sceso in pista?

Non ho fatto una grande preparazione, non ne ho avuto il tempo perché la chiamata per correre è arrivata un po’ all’ultimo. Ho guardato molti video delle gare passate, ho girato tanto al simulatore e chiesto a diversi piloti che avevano già corso qui in GT. Inoltre, non avevo mai provato la macchina sull’asciutto; devo però dire che mi sono trovato subito bene. La vettura è più pesante, ovviamente, anche con ABS e altre cose a cui non ero abituato. Per questo al momento sto cercando di prendere le misure, poi a mano a mano prenderò sempre più confidenza e potrò spingere sempre di più. Comunque, sta andando bene, nella seconda qualifica ho fatto il quarto tempo, primo tra le Ferrari, e dimostrando di avere un ottimo passo. 

In entrambe le gare disputate a Misano, aggiungiamo noi, i tempi messi in pista da Enzo nel corso dei propri stint erano ottimi, e solo una toccata subita dal suo co-equipier Thomas Biagi lo ha privato del podio in gara 2.

Hai in programma test per la stagione, anche prima della gara di Imola? Che aspettative hai al momento?

Ad oggi non ci sono test in programma; dipenderà molto dalla disponibilità della pista e del budget. Ovviamente devo imparare tanto, ne sono consapevole, ma ho dimostrato di avere il passo. So di avere il potenziale giusto, e, durante i miei stint voglio sempre stare a lottare con i primi. 

Enzo Trulli insieme ad Andrea Kimi Antonelli: due promesse del motorsport italiano
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Un salto non da poco

Dopo aver iniziato la carriera nei kart, Enzo Trulli è salito sulle monoposto, spaziando dalle Tatuus F.4 e Regional alle Dallara F320. Passare alla Ferrari 296 è certamente un salto importante, che però l’abruzzese sembra aver assorbito nel migliore dei modi.

Quali sono le maggiori differenze che hai riscontrato rispetto al mondo delle vetture a ruote scoperte da cui provieni?

Cambia molto la guida, il peso si fa sentire. Con le vetture formula riesci a portare tanta velocità nelle curve, qui bisogna aspettare un po’ e poi andare belli convinti. Devo dire però che mi sto trovando molto bene, è tutto nuovo e anche la 296 è nuova per il team. C’è tanto da lavorare e da imparare anche per quanto riguarda la tecnologia, però direi che siamo sulla buona strada. 

Parlaci della 296 che porti in pista in questo 2024

Avendo guidato solo questa GT è difficile fare paragoni con le altre vetture del lotto. Certamente mi è piaciuta molto perché è molto precisa in inserimento, ci manca ancora qualcosina in frenata, ma la stabilità e il bilanciamento in curva sono ottimi. Perdiamo qualcosa in motore, ma lo recuperiamo con la bontà del telaio. Abbiamo una buona aerodinamica, preparando bene le curve si riesce a portare tanta velocità dentro; anche la rotazione è molto buona devo dire. 

Il Giappone, una grande esperienza

Dopo le stagioni in EuroFormula e FIA F3, per Enzo Trulli è stato il momento di fare una scelta determinante, andare a correre in Giappone, nella categoria cadetta della Super Formula. Un’esperienza molto importante, in cui ha dimostrato e messo in pista tutte le proprie doti e capacità, ottenendo anche ottimi risultati coronati dalla vittoria al Fuji.

Salto indietro nel tempo: parlaci della tua esperienza giapponese e se, tornando al futuro, hai in programma un ritorno in una categoria a ruote scoperte.

Lo sguardo concentrato di Enzo Trulli alla guida della Dallara F320 in Super Formula Lights
Lo sguardo concentrato di Enzo Trulli alla guida della Dallara F320 in Super Formula Lights

Il mondo delle formula resta quello con le vetture migliori, ma per essere professionista devi correre in campionati come Super Formula o IndyCar. Al momento voglio in primo luogo diventare un professionista, e quindi il mondo GT è quello perfetto per fare il lavoro che amo. Poi cercherò appoggi per poter fare il doppio programma Super Formula e Gt, che sarebbe il massimo.

L’esperienza in Giappone in Super Formula Lights è andata molto bene. Molto difficile è stata a volte la comunicazione perché in tanti non parlavano tanto inglese. Correvo contro piloti locali che conoscevano tutte le piste e la macchina, quindi andare lì il primo anno e lottare con piloti ufficiali Yamaha e Honda è stato per certi versi difficile. Però ho dimostrato di essere veloce in particolare nei test e nelle prove; poi alcuni problemi in gara spesso non ci hanno consentito di estrarre il massimo risultato. Ho ancora molto da imparare; sono cresciuto tanto anche a livello personale, avendo fatto lì un’estate da solo, è stato molto bello. 

Quale gara vorresti correre in GT?

Mi sono interessato tanto al mondo GT in questo ultimo anno. È una realtà che sta crescendo molto, dove si corrono le grandi 24 ore. Fare il Gt World Challenge sarebbe perfetto per avere un riferimento netto e preciso, mentre nel Wec con le hypercar sarebbe una situazione più di confusione per me. Ovviamente, 24 Ore di Le Mans e di Daytona sono un sogno per me, e mi piacerebbe disputarle.

Insomma, Enzo Trulli ha le idee chiare per il futuro, anche oltre alla partecipazione al campionato ACI GT, di cui comunque è già diventato uno dei protagonisti assoluti. 

Da Misano – Nicola Saglia

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