Una gara a Portimão carica di emozioni, con un Sam Lowes che ha dato tutto insieme a Luca Marini, ma con Enea Bastianini titolato campione del mondo Moto2 2020 grazie alla quinta posizione finale. Una stagione, quella di Enea, iniziata bene e sofferta nella parte centrale, per poi centrare il titolo mondiale all’ultima gara.

IL BUONGIORNO SI VEDE DAL QATAR

Pronti-via ed è subito podio. È così che Enea Bastianini ha inaugurato la stagione Moto2 2020, che lo ha incoronato campione del mondo qui a Portimão grazie alla quinta piazza ottenuta al traguardo. Il “Bestia”, così chiamato dagli amici, ha regalato al team Italtrans la vittoria del titolo in una gara difficile, che ha visto in Joe Roberts, Luca Marini e Sam Lowes i principali protagionisti (qui la cronaca completa del Gran Premio).

UNA STAGIONE NON SEMPLICE

Andando a rivedere la stagione di Enea, ci sono delle considerazioni da fare. La prima vittoria in categoria è arrivata proprio quest’anno, in Andalucia, a cui sono seguite altre 2 vittorie (Brno e Misano2) , 1 seconda posizione (Aragon1) e 3 terzi posti (Qatar, Misano1 ed Aragon2) . Nessuna pole per lui, una cosa che non succedeva da decenni, ma al Bestia questo non è servito per titolarsi. Ci sono stati anche momenti molto difficili, con lo 0 di Spielberg1 e le condizioni precarie di Le Mans, ma mantenere la situazione sotto controllo è stata la chiave. Bastianini diventa il terzo campione italiano della Moto2, dopo Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia.

LE DICHIARAZIONI DI ENEA BASTIANINI

“Non sono sicuro di come mi sento. Per me è stata una stagione straordinaria anche se resa difficile dal Covid e questo è un sogno che si avvera. Mi sembra incredibile essere campione del mondo, sicuramente la giornata migliore della mia vita. Anche ‘Mia’, la mia moto, è molto felice. Ho dovuto chiaramente controllare la situazione, sapevo che la quinta posizione mi sarebbe bastata, quindi ho preferito stare tranquillo. Alla fine quando ho visto Sam in terza posizione mi sono detto 'ok, mi accontento del quinto'. Ho preferito calare un pochino nel ritmo verso metà gara, poi quando ho visto che gli altri rientravano ho detto 'spetta un attimo, tocca spingere'. Voglio ringraziare tutto il team, il mio preparatore, la mia morosa, tutti quanti!”

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Alex Dibisceglia