F1 | GP Emilia Romagna, Stella: “La gestione delle temperature è la chiave”
L'ingegnere umbro ha risposto alle domande in merito ai "segreti" della McLaren, non risparmiando una stoccata ai rivali.

C’è poco da fare, in F1 quando vinci troppo e con tanta facilità diventi antipatico e inviso a tutti. È quello che sta succedendo di questi tempi a McLaren, con alcuni avversari che vanno ai microfoni e pronunciano mezze frasi di accusa per poi ritrattare e altri che montano termocamere per smascherare chissà quali segreti. Andrea Stella ha così dovuto, nel venerdì di Imola, cercare di rispedire al mittente sospetti e illazioni. Insieme a lui, anche Fred Vasseur è stato protagonista della press conference, mentre Flavio Briatore ha fissato chiaramente gli obiettivi di Franco Colapinto.
Stella, tra ingegneria e sarcasmo
McLaren ha messo in pista, perlomeno in questo inizio di stagione, la miglior monoposto del field della F1 attuale, quella che sembra in tante occasioni imbattibile. Andrea Stella ha messo insieme un team tecnico, comandato da Rob Marshall, in grado di sviluppare la già ottima vettura della passata stagione e renderla un vero e proprio missile color nero-arancio. C’è però un aspetto che, stando all’ingegnere umbro, rappresenta un po’ la chiave di volta di tutta la questione.
L’aspetto della temperatura sicuramente sembra far parte di un pattern in cui quando ci sono alte temperature ambientali fa in modo che la nostra vettura si comporti in modo molto buono, in particolare con la gestione delle temperature stesse. Dietro a questo ci sono dei precisi concetti ingegneristici che vanno a spiegare il tutto. Ovviamente continueremo a sviluppare la vettura per cercare di mantenere il nostro vantaggio, anche se sappiamo che gli avversari non staranno a guardare.
Nulla di particolarmente arcano, dunque, ma solo una gestione ottimale delle temperature che permette a Piastri e Norris di essere performanti in ogni occasione, in particolare nel caso in cui il termometro raggiunga livelli importanti, come visto e sperimentato in larga parte in questo inizio di stagione, Miami in particolare. Certo, il TP McLaren ha furbamente evitato l’ostacolo; non è infatti sceso nei dettagli tecnici, quelli che potrebbero dare la vera spiegazione del dominio visto finora. Ma era anche ovvio che non lo facesse. Non ha rinunciato, Stella, a lanciare anche una stoccatina a chi sta in qualche modo cercando di mettere i bastoni tra le ruote del team di Woking.
Mi piacerebbe dire che ci sono chissà quali segreti e suggerire ai rivali di concentrarsi su questi per trovare la pepita d’oro...
Vasseur punta forte su Imola

Come sempre, Fred Vasseur è sembrato non perdere il suo ottimismo per il resto della stagione, nonostante il fine settimana a dir poco orribile vissuto in Florida. Imola, per la Rossa, rappresenta la vera corsa di casa, con Maranello che dista meno di 100 km dal tracciato sul Santerno. Proprio per questo, la spinta dei Tifosi si farà sentire ancora di più, anche se il francese è ben conscio di come questa potrebbe rappresentare un’arma a doppio taglio micidiale. Dal punto di vista tecnico, e in particolare aerodinamico, in Romagna non è arrivata praticamente nessuna novità, ma questo non significa che Ferrari abbia gettato la spugna, anzi.
Continuiamo a spingere per migliorare la comprensione della vettura. A parte le McLaren, che oggi volano, siamo tutti più o meno nella stessa situazione, con alti e bassi. Siamo andati fortissimo a Jeddah, poi abbiamo avuto tanti problemi a Miami. Vogliamo essere più consistenti per essere sempre più vicini ai leader. La motivazione è altissima, qui come su tutte le altre piste. Sappiamo di non aver fatto quello che dovevamo, è ovvio, ma proprio per questo siamo molto concentrati per fare bene. Il passo gara buono di per sé non è sufficiente, ma è un buon punto di partenza. Non molliamo per nulla, siamo tutti convinti di avere un grande margine di miglioramento.
Briatore: “Colapinto ha tre target”

La notizia è arrivata in settimana, e oggi Franco Colapinto ha fatto il suo debutto ufficiale al volante della Alpine in un weekend di gara. L’argentino ha sostituito Jack Doohan, il cui rendimento nelle prime gare era stato considerato insufficiente da Flavio Briatore. Il manager piemontese è intervenuto ai microfoni di Sky, spiegando le motivazioni della scelta e delineando gli obiettivi per il pilota argentino.
Sono rimasto molto deluso dall’inizio di stagione di Jack Doohan. Non ha centrato gli obiettivi che ci eravamo prefissati e abbiamo deciso di sostituirlo con Colapinto, che aveva fatto bene nelle giornate di test con noi. Franco non ha nessuna pressione sulle spalle, ha solamente tre obiettivi: non fare danni, essere veloce e portare a casa punti.
La sensazione, comunque, resta quella che in casa Alpine non ci sia nulla di definitivo. I cinque Gran Premi di tempo dati all’argentino sono veramente pochi, e in tanti hanno già iniziato una sorta di toto-nomi per la sua sostituzione in caso non dovesse performare a dovere. Questo, però, è in realtà figlio di un’altra indiscrezione che gira nel paddock. Si sa che Colapinto è uno dei più munifici pay-driver, e questo ha un peso rilevante; pare però che a Enstone siano arrivate cifre (per ora) molto più basse rispetto a quanto si attendevano, e questo potrebbe essere un fattore chiave. Staremo a vedere, ma la sensazione è che la posizione di Franco sia tutto meno che stabile.
Nicola Saglia