Credits: www.cadillacf1team.com
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Continuano le attività correlate al debutto nel campionato F1 2026 di Cadillac, che, secondo le indiscrezioni, a metà novembre dovrebbe testare a Imola una monoposto Ferrari, modello SF-23, con Sergio Perez al volante.

Prima le simulazioni, poi la pista

Il team ufficiale di General Motors entrerà in F1 il prossimo anno utilizzando PU Ferrari, con Sergio Perez e Valtteri Bottas al volante, e fino ad oggi la maggior parte della preparazione operativa è stata condotta attraverso simulazioni del weekend di gara, spesso “pubblicizzate” con enfasi attraverso i canali social. Inoltre, la scuderia ha portato avanti alcuni accordi commerciali e ha finalizzato un programma “junior" con il passaggio di Colton Herta dall'IndyCar alla F2 per il 2026.

Cadillac aveva programmato due sessioni di test per iniziare a mettere in pista meccanici, ingegneri e il personale Ferrari che lavorerà con il team americano nella prossima stagione. Effettivamente non abbiamo a disposizione molti dettagli in merito alle sessioni, tuttavia si ritiene che la prima sia già stata svolta a Fiorano. La seconda, invece, sarà strutturata su una due giorni a Imola, il 13 e 14 novembre, con una Ferrari SF-23 del 2023 guidata da Sergio Perez.

Ferrari, come del resto tutte le scuderie di F1, può testare vetture di due anni fa come parte del programma TPC (Testing Previous Cars): il regolamento permette test con monoposto recenti (nel nostro caso, dal modello 2023 al modello 2021), limitando il monte test ad un massimo di venti giornate per squadra, con una sola vettura alla volta, in una finestra ti tempo prescritta.

La scuderia di Maranello ha già sfruttato parte di questo programma, ad esempio con Lewis Hamilton a inizio stagione; a tal proposito, Fred Vasseur ha dichiarato:

"Abbiamo dedicato due dei nostri giorni alla Cadillac. Il problema non è tanto l'auto, quanto piuttosto la logistica, l'allestimento del garage, l'infrastruttura, il sistema informatico e così via".

Credits: Pirelli Media Library
Credits: Pirelli Media Library

Cosa dovrebbe provare Cadillac?

Nel caso del test di Imola, la monoposto verrà "prestata" e Cadillac, che se ne assumerà la responsabilità della gestione e dell'operazione in pista. Per quanto possiamo immaginare, lo scopo del test non sarà quello di estrarre prestazioni dalla monoposto, piuttosto stabilire le corrette procedure interne al team, anche in dettagli che possono apparire triviali come le comunicazioni radio o la gestione dell'impianto idraulico in carica e spurgo.

Con Valtteri Bottas ancora sotto contratto Mercedes, Cadillac potrà impiegare Sergio Perez, free agent che tornerà al volante di una monoposto di F1 dalla sua ultima gara con Red Bull Racing ad Abu Dhabi nel 2024. Il messicano guiderà quindi la monoposto Ferrari che nel 2023 aveva interrotto l'egemonia Red Bull Racing, con la vittoria in quel di Singapore.

Per quanto riguarda il personale, Cadillac ha assunto molte risorse provenienti da altre scuderie, ma in ogni caso dovrà cercare di omogeneizzare tutte le precedenti esperienze e incanalarle in un determinato metodo di lavoro.

Cadillac ha già “disputato” weekend di gara da remoto in questa stagione, coprendo intere distanze di gara e simulando quanto più possibile la schedula oraria di un GP. Chiaramente, il modello di simulazione va sviluppato e migliorato, con l'esperienza pratica su pista che darà un riscontro diretto sulle necessità a breve termine.

Cadillac gestirà la scuderia da più sedi, con un modello simile a quanto succede in Haas. La sua base operativa principale è a Silverstone, con il supporto dei test aerodinamici condotti nella galleria del vento presso la sede Toyota di Colonia in Germania e dalle nuova struttura TWG a Fishers, Indiana. Non va dimenticato che, una volta avviato il progetto PU, ci sarà la nuova sede centrale della GM Performance Power Units in Carolina del Nord, dove verrà progettato, testato e costruito il treno propulsivo con il marchio del gruppo.

Luca Colombo