WRC | Toyota, un dominio incontrastato. E Hyundai cosa farà?
Un inizio di stagione incredibile per gli uomini della Casa giapponese, mentre aumentano i dubbi a proposito di Hyundai.

Difficile, per gli uomini Toyota, immaginare un inizio di stagione WRC migliore di quello che stanno vivendo in questi giorni. Quattro gare, quattro vittorie: un ruolino di marcia impressionante, che ha visto Elfyn Evans portare a casa il successo due volte, mentre Ogier e Rovanpera si sono divisi la posta in palio a Monte Carlo e alle Canarie. È presto per dirlo, ma, stante la situazione attuale, risulta difficile pensare che gli uomini Hyundai possano in qualche modo riaprire la partita.
Kalle ritrova il ritmo grazie alla migliore comprensione delle gomme
Il dominio messo in mostra da Rovanpera e Toyota sugli asfalti dell’arcipelago spagnolo, per la prima volta inseriti nel Mondiale WRC, è stato a tratti imbarazzante per i rivali. Nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi, e il finlandese si è portato a casa 15 speciali sulle 18 in programma. Per inciso, le tre rimanenti se le sono aggiudicate Ogier e Evans, giusto per ribadire ancora una volta una superiorità mai in discussione per tutto l’arco del weekend.
Per la prima volta dal suo ritorno a tempo pieno alle competizioni, Kalle Rovanpera ha mostrato di avere pienamente in mano la Toyota Yaris. Nelle prime tre uscite era parso quasi fuori luogo, in difficoltà rispetto ai team mate, in particolare a un Elfyn Evans finalmente concreto. In Spagna, invece, il flying finn è tornato a mostrarsi sui livelli a cui ci aveva abituati anche nelle apparizioni sporadiche della passata stagione. Una prestazione, quella del weekend appena passato, che è difficile da definire, considerando che ha inflitto quasi un minuto di distacco a Sebastien Ogier e ancora di più a Elfyn Evans, terzo al traguardo e saldamente leader del Mondiale. Qual è stata la chiave di questa evoluzione?
Mi sono sentito bene in macchina, diciamo in modo normale, niente di speciale. Ma è così che dovrebbe essere su questo tipo di strade. C'è solo bisogno di avere un buon ritmo. Non puoi guidare oltre il limite. E in questo modo la nostra macchina sembra che funzioni molto bene. Credo che abbiamo trovato alcune buone idee e un buon modo di assettare la macchina, specialmente con le gomme Hankook. Credo proprio che sia questo aspetto che fa una grande differenza.
La comprensione delle nuove gomme Hankook è stata dunque fondamentale per Kalle, che era parso fare fatica a trovare il proprio ritmo, soprattutto sull’asfalto del Rally di Monte Carlo. Il ritrovato feeling con gli pneumatici, dunque, ha portato per Rovanpera alla definizione di assetti ideali per le strade delle Canarie, permettendogli di fare una differenza abissale sui rivali, a partire dai propri compagni di squadra. Tra i quali, per inciso, un Elfyn Evans che dovrà iniziare a pensare a rintuzzare gli attacchi del finlandese, suo vero rivale per il titolo.
Hyundai cercasi disperatamente

Al dominio Toyota fanno da contraltare le prestazioni sottotono di Hyundai. La casa giapponese, dopo aver conquistato il Titolo Piloti nella passata stagione con Thierry Neuville, ha iniziato il 2025 a dir poco in sordina, subendo quattro batoste una dietro l’altra. A Gran Canaria, poi, è successo qualcosa che sicuramente non si aspettavano gli uomini di Abiteboul, ma che potrebbe lasciare un segno importante. La migliore delle i20, quella pilotata da Adrien Fourmaux, ha chiuso in quarta posizione, ben lontana dai primi tre e approfittando del ritiro di Sami Pajari, che altrimenti sarebbe stato davanti.
La cosa che più preoccupa, forse, sono le espressioni e le parole dei piloti al termine delle speciali, a partire da Neuville, terzo nel Mondiale a 50 punti da Evans. Il belga, così come Tanak e Fourmaux, ha mostrato ancora una volta di aver perso completamente il feeling con la vettura, della quale va però sottolineato un aspetto. Gli aggiornamenti portati non hanno funzionato, anzi, pare proprio che abbiano peggiorato la prestazione, almeno per quanto riguarda le gare più veloci. Ciò ha portato a una sorta di rassegnazione, che certamente bene non fa al Mondiale. Anche perché le voci che circolano sembrano essere tutt’altro che positive.
Hyundai, infatti, a partire dalla prossima stagione sarà protagonista anche nel WEC, con una LMdH sotto il marchio Genesis Magma Racing. Un progetto fortemente voluto dallo stesso Abiteboul, ma che sta avendo l’effetto di tenere in stallo l’intero WRC. Sì, perché c’è il timore che il marchio coreano possa pensare ad una uscita anticipata già al termine del 2025, cosa che avrebbe effetti importanti su tutta la categoria.
A quel punto, tutto cambierebbe all’interno del mondo del traverso, che quasi sicuramente si troverebbe, con un costruttore ufficiale e mezzo, a dover virare prima del previsto verso le vetture di specifica Rally2, di fatto anticipando il regolamento che dovrebbe entrare in funzione a partire dal 2027. Più che altro, per avere un’iniezione importante nei numeri dei partecipanti, che già oggi sono ridotti troppo spesso ai minimi termini. Al momento, lo ribadiamo, si tratta solo di congetture e voci che non hanno nessun riscontro nella realtà, ma qualche calcolo probabilmente qualcuno sta già iniziando a farlo.
Per le prossime gare, probabilmente, sarebbe sufficiente rivedere una Hyundai in grado, se non altro, di giocarsela ad armi pari con quelli che, fino ad ora, sono i dominatori incontrastati del Mondiale.
Nicola Saglia