Credits: Honda Racing
Credits: Honda Racing

Nel corso dei test svolti a Jerez dopo il Gran Premio di Spagna MotoGP, anche i piloti titolari hanno avuto modo di provare la nuova Honda portata in pista da Stefan Bradl nello scorso weekend. Il duo LCR Honda, che ha ereditato le due RC213V del tester, ha bocciato il nuovo prototipo di HRC.

Apprezzato lo sforzo, ma non è ciò che serve

Non si può certo dire che Honda non stia cercando di colmare il gap con i costruttori europei nel corso di questi mesi. La casa di Tokyo si è attrezzata per proporre una RC213V ampiamente rivisitata che ha debuttato in occasione del weekend a Jerez de la Frontera con il collaudatore Stefan Bradl. Già ad un occhio poco attento, le novità presenti in pista erano visibili fin dal Venerdì. Queste novità, purtroppo, non sembrano aver migliorato le sensazioni del duo LCR Honda in sella. Johann Zarco e Takaaki Nakagami hanno avuto modo di provare i due prototipi portati in pista dal tedesco nell'arco del weekend, confermando le sensazioni avute dalla coppia ufficiale nei precedenti test del Montmeló. 

Nel corso dei media scrum i due piloti LCR Honda hanno ribadito ancora una volta quali fossero i problemi più gravi di Honda. Quello che entrambi hanno sottolineato è la mancanza di grip in curva, sia a bassa che ad alta velocità. Se, con la nuova versione le curve a bassa velocità sono migliorate, rimane un grosso problema per quanto riguarda i curvoni. Quello che più preoccupa è che, stando a quanto detto dai piloti, sia HRC stessa a non sapere in che direzione andare con lo sviluppo. 

Johann Zarco in difficoltà ma fiducioso

Non è stato certo il weekend più fortunato della stagione per Johann Zarco. Il francese si è conteso il posto di miglior Honda con l'ufficiale Joan Mir. Purtroppo, però, la sua gara è finita anzitempo con l'entrata di Aleix Espargaró. Il contatto ha poi scatenato una forte critica da parte del #5 nei confronti della Direzione Gara. Riguardo ai test di Jerez, Zarco si è espresso in maniera più che diretta.

Mi aspettavo un passo in avanti con la nuova moto in questo test, ma purtroppo non c'è stato. La base della moto non dà la performance sperata: non credo che verrà utilizzata nuovamente. Se una moto non nasce bene e non la si riesce a sfruttare dopo qualche modifica di setup, è meglio metterla da parte. Credo che la moto giusta da utilizzare sia quella attuale: infatti, continueremo a sviluppare questo prototipo. Ci manca molto grip in curva: nelle curve a bassa velocità non possiamo piegarci come fanno gli altri, ma sono quelle ad alta velocità il nostro vero punto debole. Tutti i piloti non hanno avuto il feeling sperato con questa moto, quindi immagino che il test team smetta di lavorarci. Di certo io non posso e non voglio andare a dire a HRC di smettere il lavoro su una moto, non rientra nel mio ruolo. Portimão e Austin sono state le gare più difficili finora, invece questo weekend ero più vicino a dove vorrei essere: questo mi dà motivazione per andare avanti con maturità. Mi ritrovo nella stessa situazione nella quale ero con KTM: allora rinunciai perché avevo paura di perdere le mie abilità, mentre ora mi sento decisamente più maturo e pronto a questa sfida.

Takaaki Nakagami grato a Honda ma boccia la nuova moto

Anche i commenti di Takaaki Nakagami non lasciano spazio ad interpretazioni. Il pilota giapponese è quello con più esperienza con il brand di Tokyo, ma dalle sue parole si nota dello sconforto.

Ho avuto l'opportunità di provare la moto di Stefan Bradl, ma sfortunatamente non ho sentito nulla di positivo. Nonostante da fuori la moto sembri diversa da quella che usiamo noi, in pista ho avuto le stesse sensazioni: manca grip al posteriore, fatico in curva. Abbiamo provato qualche soluzione ad ogni uscita ma i problemi sono troppi. Le curve ad alta velocità sono il nostro problema più grande: quelle sono il mio punto forte, ma quest'anno sono più lento rispetto al 2023. Sto migliorando molto in frenata, ma ad ogni curvone perdo tempo perché non riesco a portare velocità. Vediamo cosa farà HRC per il futuro: mi piace come lavora il nuovo motore sia in entrata che in uscita dalle curve lente, ma il problema rimane quello delle curve veloci. Non sappiamo in che direzione HRC voglia andare.

Valentino Aggio

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