Record di presenze "internazionali" nella gara a Watkins Glen del campionato NASCAR: tra questi ritroviamo in pista Kimi Raikkonen, ritornato alla guida di una vettura da corsa dopo il ritiro dalla F1.

Il mondo guarderà

La Serie a ruote coperte americana, forse il campionato più "proudly American" del panorama internazionale, per la gara a Watkins Glen ha fatto il pieno di presenze internazionali tra i partenti, segnando un nuovo record nella propria storia. Il Glen, come sappiamo, non è un ovale e nel calendario NASCAR rassomiglia a quanto di più vicino, come tracciato, per piloti di estrazione europea.

Ovviamente in NASCAR non hanno perso l'occasione per spingere l'acceleratore sulla novità, con una discreta pubblicità all'evento. "Il mondo guarderà": così i social media hanno trainato la corsa.

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Kimi Raikkonen a suo agio

Sicuramente Kimi Raikkonen costituiva il pilota con più interesse attorno alla sua entry. Kimi non ha deluso le aspettative, nonostante un DNF per incidente nelle fasi centrali. Raikkonen, partito in ventisettesima posizione, ha speso buona parte della gara in top-20, prendendo l'ottava posizione come best in gara. Alla domanda se non temesse di fare brutta figura in gara, Kimi aveva risposto alla sua maniera: "Anche se dovessi andare lento non vedo problemi."

Raikkonen ha avuto modo di battagliare con Elliott, pilota affermato della categoria e campione nella Regular Season, che ha così commentato: "Penso abbia fatto molto bene. Stava proprio al centro di una situazione caotica ed era come se fosse a casa." Entusiasmo da parte anche di Darian Grubb, crew chief per la vettura di Kimi (e tecnico che ha avuto tra i propri piloti Tony Stewart): "Imparava ad ogni giro. Potevi vedere come correva con gli altri, come ha imparato i loro stili, dove erano veloci e dove erano lenti. Ed è stato in grado di mantenersi davvero bene con loro. Ovviamente è uno che apprende in fretta."

Un grande salto per la NASCAR?

Per l'altro ex-F1, Daniil Kvyat, la gara finisce in posizione numero trentasei. Il russo, dopo non aver più potuto apparire nei radar del mercato europeo (in seguito al conflitto tra Russia ed Ucraina), sta cercando di costruire una carriera negli USA, lontano dai vari ban imposti dalla FIA. Trentatreesimo posto finale per Hezemans (proveniente dalla NASCAR Whelen Euro Series), trentunesimo il campione 2013 del DTM, Rockenfeller. Ultima posizione per Tilley (ritirato con problemi allo sterzo).

Il campionato NASCAR deve correre ancora una gara per concludere la Regular Season. Queste luci della ribalta internazionali sembrano avere "illuminato" la strada della Serie americana. Che sia giunto il momento anche per il mondo NASCAR di fare il grande salto ed affermarsi propriamente a livello globale, senza scendere a compromessi con la propria natura? Cosa dire di Kimi Raikkonen, che non ha chiuso la porta ad eventuali altre esperienze future nella Serie americana? Il tempo darà tutte le risposte.

Luca Colombo