La MotoGP lascia Portimao con Fabio Quartararo nuovo leader di campionato, il campione del mondo 2021 dopo un avvio di stagione complicato rivede la luce e la testa della classifica, faticano ancora invece Marc Marquez e Francesco Bagnaia. I due che insieme al francese erano i candidati al titolo 2022 si trovano dopo sole quattro gare a trentotto punti di ritardo da Fabio. Fino ad ora però nessun pilota è sembrato in grado di "ammazzare" il campionato, questo potrebbe permettere a Pecco e Marc una rimonta nella fase centrale del campionato. Ecco perché sia l'italiano che lo spagnolo possono credere al mondiale.

Francesco Bagnaia e Marc Marquez, gli unici due ufficiali ad avere già certezza del loro futuro (entrambi infatti hanno un contratto con Ducati e Honda in scadenza nel 2024, ndr) hanno iniziato questo 2022 con diverse difficoltà.

BAGNAIA: ALTRA OCCASIONE SPRECATA

Pecco Bagnaia dopo un finale di 2021 impressionante con quattro vittorie nelle ultime sei gare era il favorito al mondiale 2022. Invece in questo avvio di stagione ha faticato fin dalla prima gara in Qatar terminata con una scivolata mentre lottava per le posizioni ai piedi del podio. A Mandalika sul bagnato mentre ci si aspettava una gara di vertice è arrivata una quindicesima posizione con grossa difficoltà. La doppia trasferta americana ha portato a Pecco due quinti posti posti senza mai essere in lotta per il podio. Infine il weekend in portoghese, la caduta del Q1 con la conseguente botta alla spalla, fortunatamente senza fratture, e la ottava posizione in rimonta dall'ultima piazza.

Ci si aspettava che con il ritorno in Europa le prestazioni di Pecco sarebbero migliorate, invece a Portimao seppur lui abbia confermato di aver avuto le migliori sensazioni in sella da inizio stagione torna con un ottavo posto. La spalla, ancora dolorante, potrebbe rallentarlo anche a Jerez dove si correrà tra pochi giorni e perdere ulteriori punti potrebbe essere davvero fatale nella corsa al titolo.

MARQUEZ: SERVE QUELLO VERO

Non va tanto meglio a Marc Marquez che dopo le tre vittorie nel finale di stagione 2021 prima del riacutizzarsi della diplopia che lo ha costretto a saltare Portimao e Valencia si era presentato a Losail con la voglia di riprendersi la corona della MotoGP. In Qatar dopo aver lottato a lungo per il podio ha dovuto cedere posizioni chiudendo quinto a causa dell'usura eccessiva della gomma anteriore. In Indonesia poi quella caduta nel warm up che lo ha costretto a rinunciare alla gara di Mandalika e Termas de rio Hondo a causa del ritorno in maniera leggera della diplopia. Infine il "come back" di Austin con la partenza ad handicap e l'incredibile recupero fino alla sesta posizione finale. Una gara incredibile dove ha messo in mostra un passo molto simile a quello di Enea Bastianini vincitore della gara.

A Portimao ci si aspettava finalmente una gara da Marc Marquez, invece dopo la prima posizione nelle FP1 bagnate, nella gara asciutta si è dovuto accontentare della sesta piazza. Un sesto posto a 16" da Quartararo che è sembrato essere il limite della Honda in questo momento. Infatti sia suo fratello Alex (al quale ha strappato proprio in volata il sesto posto, ndr) che il suo compagno in HRC Pol Espargaro hanno condotto una gara nello stesso gruppo segno che quello era il massimo che si poteva ottenere con la moto giapponese. Per poter rientrare in corsa per il mondiale serve che la Honda permetta a Marquez di esprimersi al suo meglio.

Credits: twitter.com/HRC_MotoGP
PERCHE' SI PUO' ESSERE FIDUCIOSI?

La MotoGP lascia Portimao e si dirige a Jerez dove si correrà la sesta prova della stagione più lunga della sua storia. Considerando il GP andaluso infatti mancheranno ancora sedici appuntamenti per un totale di 400 punti da assegnare. La MotoGP fino ad ora non ha avuto un padrone tanto che Quartararo e Rins che comandano la classifica assoluta hanno raccolto solo 69 punti su 125 disponibili. Con 13,8 punti di media a GP, i primi stanno camminando più che correndo verso il titolo MotoGP 2022. Per darvi un raffronto, se un pilota avesse chiuso al terzo posto tutti e cinque i primi round oggi avrebbe 80 punti. La media di Quartararo e Rins è invece molto simile a quella di un pilota che ha chiuso le gare in quarta piazza che assegna 13 punti.

Questa MotoGP è senza padrone e con tanti alti e bassi dei piloti al comando come quelli di Enea Bastianini. L'italiano è l'unico ad aver vinto due gare quest'anno ma alle quali ha aggiunto solo undici punti frutto di un decimo ed un undicesimo posto oltre allo zero di domenica. Bastano pochi risultati consecutivi a podio per rilanciarsi ma la campagna europea è iniziata e Jerez sarà fondamentale per le ambizioni di titolo del pilota di Cervera e del piemontese.

Mathias Cantarini