Un 2022 a due volti per Aprilia, tanto eccezionale nella prima metà di campionato quanto inconsistente nella fase conclusiva. A Noale hanno sfruttato a dovere le concessioni entusiasmando gli appassionati nelle prime gare stagionali, tra le quali citiamo la meravigliosa vittoria di Aleix Espargaró in Argentina. Tuttavia, piloti e moto si sono ritrovati in un pericoloso limbo mano a mano che si avvicinava l'epilogo del campionato, chiudendo molto male con il doppio ritiro di Valencia.

IL TEAM APRILIA PORTA A CASA UN 7,5: MEDIA TRA IL DIECI DELLA PRIMA PARTE ED IL CINQUE DELLA SECONDA

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La valutazione della squadra veneta si ottiene facendo una semplice media tra un avvio di campionato da dieci ed una fase conclusiva insufficiente. Arrivati finalmente ad alto livello (anche grazie alle concessioni), i tecnici di Noale hanno approfittato dell'ottima base tecnica per offrire ad Aleix Espargaró e Maverick Viñales una moto bilanciata ed efficace. La vittoria di Espargaró in Argentina racchiude tutto l'intenso lavoro svolto in fabbrica e in pista. Un estenuante percorso che ha finalmente portato Aprilia sul tetto del mondo nella categoria motociclistica di riferimento. Per di più, ottima si è rivelata la crescita di Viñales, con il passare delle gare sempre più competitivo e vicino al compagno di squadra.

Tuttavia, i sorrisi nel box Aprilia si sono spenti a partire dalla lunga trasferta asiatica, trasformatasi in un girone infernale durato cinque fine settimana. Negli appuntamenti extra-europei è mancato tutto ciò che di buono ha contraddistinto il 2022 di Aprilia da marzo a settembre. La RS-GP ha sofferto problemi tecnici (elettronici soprattutto) e non è più stata all'altezza delle altre moto anche nella gestione dei pneumatici, chiudendo l'anno con il doppio zero di Valencia. Un crollo prestazionale che abbassa di molto la media, la quale si attesta sul sette e mezzo. Il passo in avanti c'è indubbiamente stato, ora manca quel piccolo ma fondamentale - e talvolta introvabile - pezzo del puzzle per completare l'opera e rendere la RS-GP un'arma da Mondiale.

ALEIX ESPARGARÓ, VOTO 8: IL "CAPITANO" SI SBLOCCA, DUBBI NEL FINALE

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Al ventunesimo anno nel Motomondiale Aleix Espargaró si è finalmente sbloccato, per di più togliendosi la grande soddisfazione di regalare ad Aprilia il primo e memorabile successo in MotoGP. In cinque anni di collaborazione con Noale l'originario di Granollers ha faticato e combattuto insieme ai tecnici per estrarre il massimo potenziale della Aprilia RS-GP, cresciuto sempre più negli ultimi anni. La vittoria dell'Argentina e i sei podi stagionali hanno offerto alle due parti la possibilità di inserirsi nella lotta iridata, un obiettivo che sembrava distante km e km anche solo lo scorso anno.

Degna di nota la prestazione di Silverstone, dove Espargaró ha corso alla grande dopo l'infortunio rimediato il sabato. Peccato che sia Espargaró sia il team siano mancati nel finale, condizionati da un vuoto prestazionale che ha trascinato squadra e pilota in un limbo dal quale sarà obbligatorio uscire. Ciò nonostante, Aleix quest'anno ha dimostrato di poter ambire alle posizioni che contano, per cui il catalano si merita pienamente un 8 in pagella.

MAVERICK VIÑALES, VOTO 7: INIZIO IN SORDINA, CAPITA LA MOTO SONO ARRIVATI I RISULTATI

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Il rapporto tra Maverick Viñales e Aprilia è iniziato a metà 2021, quando il catalano ha lasciato in malo modo Yamaha in seguito ai fatti dell'Austria. Iniziato un nuovo capitolo, Viñales ha subito trovato nell'ambiente di Noale un habitat più sereno e unito. Per capire la RS-GP ce n'è voluto di tempo ma, tirando le somme, si può confermare che la scelta sia stata quella giusta. Le prime gare in sella alla Aprilia sono state complicate sì, ma questo era uno scenario ampiamente previsto all'interno del box.

Superato l'ostacolo del cambio moto e capita la RS-GP (mezzo totalmente diverso rispetto alla M1, a partire dal motore V4 al posto del quattro cilindri in linea), il classe 1995 ha portato a casa ottimi risultati. Tra tutti spicca il primo podio ad Assen, a cui ne sono seguiti altri due tra Silverstone e Misano. In una precisa fase della stagione abbiamo addirittura visto un Viñales leggermente più competitivo del compagno di team. Mettendo da parte il calo finale di squadra e moto, siamo certi che "Top Gun" meriti un bel sette in pagella, voto che potrebbe rappresentare il rilancio di un pilota velocissimo ma mai concreto.

Matteo Pittaccio Leggi anche: LIVEGP AWARDS 2022 | LE NOMINATION: FILIPPO FARIOLI, PRONTO AL SALTO NEL MONDIALE