La MotoGP ha un lungo elenco di gare decise solo al fotofinish: riviviamo le cinque volate più combattute e decisive del motomondiale. Andiamo a raccontare le storie di gare decise non per forza con duelli spettacolari, ma con arrivi dove solo dopo la visione del fotofinish è stato possibile assegnare la vittoria.

5. Alex Rins vs Marc Marquez - Silverstone 2019

Partiamo da una gara recente, il duello tra Marc Marquez ed Alex Rins della scorsa stagione. Marc Marquez dopo la caduta al via di Andrea Dovizioso e Fabio Quartararo ha comandato la gara dal primo all’ultimo giro. Anzi al penultimo, perchè già all’ultimo passaggio prima della bandiera a scacchi Alex Rins era transitato al comando per un millesimo. Nel rettilineo poi Marc riuscì a riprendersi la posizione ed a comandare fino a pochi metri dal traguardo. Alex Rins grazie ad un ultima curva molto più efficace di quella del pilota Honda riesce a tagliare il traguardo con sedici millesimi di vantaggio.

4. Casey Stoner vs Ben Spies - Valencia 2011

La gara successiva alla tragica scomparsa di Marco Simoncelli va in scena a Valencia, con Casey Stoner già campione del mondo. Nelle qualifiche l’australiano aveva conquistato la pole infliggendo oltre un secondo a Dani Pedrosa e Ben Spies in prima fila con lui. La gara fino a nove passaggi dal termine è un assolo di Casey Stoner che comanda con dieci secondi di vantaggio su Andrea Dovizioso, poi il meteo rimescola le carte. A dieci passaggi dal termine la pioggia inizia ad arrivare sul circuito spagnolo. Casey Stoner rallenta e Ben Spies supera prima Dani Pedrosa, poi Andrea Dovizioso ed infine a tre passaggi dal termine causa un lungo di Stoner passa al comando. Stoner perde leggermente contatto, ma in poche curve riesce a recuperare il distacco da Ben Spies.

All’ultimo passaggio l’americano sembra avere in pugno la vittoria, avendo messo quasi un secondo tra lui e l'australiano. Stoner però percorre l’ultima curva in maniera impeccabile e recupera tutto il ritardo uscendo incollato all’americano, beffandolo di quindici millesimi proprio sulla linea del traguardo.

3. Valentino Rossi vs Max Biaggi - Phillip Island 2001

Andiamo indietro nel 2001, terzultimo round della stagione, che ha visto Valentino Rossi laurearsi campione del mondo per la prima volta nella classe regina. Max Biaggi all’inizio dell’ultimo passaggio comanda la gara con quasi un secondo di vantaggio su Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia recupera nella prima parte del tracciato il ritardo sul romano. Alla curva nove, la sinistra velocissima con il famoso scollinamento che porta verso l’ultimo tornantino, si porta all’esterno in modo da poter attaccare alla dieci. Così fa e a tre curve dal termine si mette davanti. Biaggi non si arrende e si attacca al cordone della Honda NSR500 di Rossi e prova, sfruttando tutta la scia, a vincere la volata. Il traguardo è però troppo vicino all’ultima curva e non gli permette di conquistare la vittoria per soli tredici millesimi.

2. Alex Criville vs Mick Doohan - Brno 1996

Torniamo indietro ancora di cinque anni, questa volta il duello è tutto in casa Repsol Honda. A Brno in Repubblica Ceca i due lasciano agli altri solo la gara per il terzo posto (che andrà a Scott Russell su Suzuki, ndr). L’ultimo giro inizia con Mick Doohan al comando con un discreto margine su Alex Criville. Mick probabilmente sbaglia nella gestione del vantaggio ed all’ingresso nella zona dello stadio il compagno di squadra è ormai attaccato a lui. Criville si butta all’interno di Doohan alla curva undici, ma l’australiano incrocia e si rimette al comando.

Il campione del mondo in carica protegge tutte le staccate obbligando lo spagnolo ad un ultima disperata mossa: all’ultima esse si getta all’esterno sfruttando la maggior percorrenza ed uscendo di fatto appaiato a Doohan. L’australiano prova a scartare in piena accelerazione, ma ormai Criville è accanto a lui e taglia il traguardo con due millesimi di vantaggio.

1. Toni Elias vs Valentino Rossi - Estoril 2006

La stagione 2006 per Valentino Rossi è stata senza dubbio la più difficile fino al suo approdo in Ducati nel 2011. La sua Yamaha ha avuto tanti problemi tecnici e questo lo ha obbligato ad arrivare alle ultime gare ancora in lotta per il mondiale, cosa che non gli era ancora accaduta in MotoGP. Tutti di quella stagione si ricordano l’epilogo a Valencia, con Rossi che cade dopo poche curve e Hayden che conquista il titolo mondiale. Quindici giorni prima, però, all’Estoril quello successo nell’ultimo giro ha inciso in maniera determinante nell’esito finale. Andiamo per ordine però: siamo in Portogallo sul circuito dell’Estoril, Valentino Rossi scatta dalla pole davanti a Colin Edwards e Nicky Hayden.

Quest’ultimo viene steso da Dani Pedrosa, suo compagno di squadra, dopo soli tre passaggi. Escono di scena anche Sete Gibernau e Casey Stoner e questo consente a Toni Elias e Kenny Roberts Jr. di rientrare in corsa per il podio, nonostante fossero partiti in undicesima e tredicesima posizione. L’ultimo passaggio inizia con Kenny Roberts Jr. davanti a Valentino Rossi e Toni Elias. Lo spagnolo però, con una staccata incredibile che potrebbe benissimo entrare nella top5 dei sorpassi più iconici del motomondiale, si porta al comando della gara. Valentino Rossi non ci sta e attacca lo spagnolo alla “Gancho”, la stretta esse in salita e si porta al comando. Elias resiste incollandosi al codone della M1 di Rossi e sul rettilineo finale lo affianca, beffando “il Dottore” per soli due millesimi.

Valentino non sembra troppo disperato, col secondo posto e la caduta di Hayden torna al comando di otto punti della classifica iridata. La storia del campionato invece era ancora tutta da scrivere ed a Valencia il terzo posto del compianto di Hayden basta per vincere il mondiale con sole cinque lunghezze di vantaggio su Valentino Rossi. Cinque punti. Quelli che avrebbe conquistato in caso di vittoria quindici giorni prima della gara di Valencia.

Mathias Cantarini