Johann Zarco è senza dubbio la storia più bella di questo weekend. Una pole position inaspettata per il francese che ora può ambire ad una sella ufficiale. Il suo percorso in MotoGP lo ha portato alla possibilità di una Yamaha ufficiale solo due anni fa, fino al rischio di rimanere senza sella lo scorso inverno.

Johann Zarco ha conquistato la sua quinta pole position in MotoGP a distanza di due anni dall’ultima conquistata a Le Mans in sella alla Yamaha M1 del team Tech3. Da allora il francese è passato per tre moto diverse nel corso di una stagione e poco più. La RC16 del Team RedBull KTM Factory Racing, la RC213V del team LCR ed ora del Desmosedici GP19 del team Avintia Ducati. Dopo aver trovate sbarrate le porte del team ufficiale Yamaha per la stagione 2019 nonostante i tre podi e la sesta posizione finale nel 2018, il francese decide di abbracciare la causa di KTM.

Con KTM l’amore però non sboccia, anzi, più di una volta si lascia scappare parole pesanti sulla moto austriaca che non fanno piacere ai vertici dell'azienda, con le novità che vengono fatte provare solo ad Espargaro, e con Zarco che continua ad arretrare in classifica. Dopo il GP d’Austria il comunicato che di fatto sancisce la fine del rapporto tra KTM e Zarco al termine della stagione. Un ritiro a Silverstone ed un undicesimo posto a Misano ed ecco un nuovo comunicato che pone fine anzitempo a questo matrimonio nato sotto una cattiva stella.

Zarco si trova a 29 anni fuori dalla MotoGP, l’infortunio di Nakagami convince Honda e Lucio Cecchinello a credere nel francese per il finale di stagione. Tre gare, un tredicesimo posto in Australia e due ritiri a Sepang e Valencia. A Sepang viene centrato da Joan Mir a quattro passaggi dal termine mentre si trovava abbondantemente in top10. A Valencia invece una scivolata a metà gara, mentre si trovava undicesimo, ha posto fine alla sua stagione anzitempo. Complice l’annuncio del ritiro da parte di Jorge Lorenzo si è iniziato a parlare di un suo possibile passaggio nel team HRC. Quando Alex Marquez ha messo piede nel team del fratello, per Johann Zarco le porte della MotoGP sembravano ormai chiuse.

Il colpo di scena l’ha dato la Ducati, con un accordo firmato il lunedì dopo Valencia. Nella stagione 2020 il team Avintia Racing schiererà due GP19 ed avrà tecnici Ducati nel Box. Questo ha convinto Johann Zarco ad accettare di rientrare a tempo pieno nel motomondiale nel terzo team Ducati. Johann Zarco dopo un inizio difficile nei test, dove ha dovuto prendere confidenza con la Ducati, oggi raccoglie i frutti di questo lavoro. Il piano di Ducati era quello di poter trovare “in casa” il futuro pilota ufficiale. Ad oggi delle quattro Desmosedici GP21 tra team Factory e Pramac l’unico ad avere un contratto firmato è Jack Miller. “Pecco” Bagnaia sarà sicuramente in rosso, ma non ha ancora una posizione certa.

Le altre due selle sono in gioco per Jorge Lorenzo, con cui Ducati ha un accordo di massima per il rientro. Andrea Dovizioso che deve decidere se rivedere al ribasso il proprio contratto e continuare con la rossa di Borgo Panigale. I promossi dalla Moto2 Jorge Martin e Luca Marini accostati entrambi al team Pramac. Scott Redding che non ha mai negato di volersi riconquistare una sella in MotoGP vincendo in WorldSBK. Infine Zarco che con la GP19 ha conquistato una pole qui dove lo scorso anno finì sul podio con Dovizioso e Miller. Un riscatto importante per il francese al quale non possiamo che augurare di aver ritrovato la velocità espressa con la M1.

Mathias Cantarini