Due facce della medaglia totalmente diverse al GP del Teruel 2020, con Franco Morbidelli che regala all’Italia la prima vittoria ad Aragon per la MotoGP mentre Quartararo e Viñales arrancano ai margini della top5. Manca la controprova Valentino Rossi, ma è chiaro che Franco si è rilanciato verso il titolo e 25 punti non sono troppi.

L’INCREDIBILE FRANCO

Nel giorno della debacle delle Yamaha, tra cui quelle che combattono per il titolo, Franco Morbidelli vince il GP di Alcaniz 2020 e ottiene la prima vittoria per la classe MotoGP da parte di un italiano ad Aragon. Seguito sul podio dalle Suzuki di Alex Rins e Joan Mir, “Il Morbido” ha condotto una gara in testa dal primo giro, cercando di mantenere sempre mezzo secondo di distacco da un Rins che ha mollato solo a causa della sua doppia gomma soft. Lo spagnolo non è riuscito a fare la differenza nei primi giri, nonostante Morbidelli partisse con due gomme medie che gli sono valse il vantaggio decisivo sul finale.

QUARTARARO E VIÑALES SI ALLONTANANO

La terza posizione di Mir crea un ulteriore gap rispetto a Maverick Viñales e Fabio Quartararo, che hanno concluso rispettivamente settimo ed ottavo. Una prestazione troppo grigia, soprattutto dopo i dati raccolti la settimana scorsa, che allontana le due Yamaha dal pilota Suzuki in testa alla classifica. Si avvicina invece Morbidelli, ora a 25 punti dalla vetta ed a 6 punti dal compagno di squadra, che sarà molto contento di abbandonare Aragon per Valencia dove nel 2019 ha terminato secondo dietro a Marc Marquez.

IL COMMENTO DI MORBIDELLI

“La mia analisi è che è stata forse la gara più bella della mia vita. Sapevo che dovevo essere aggressivo, sono partito forte ed ho avuto un piccolo inciampo con Nakagami. Poi lui è caduto, ed io con pista libera ho deciso di dare tutto fino alla fine. Ero convinto della durata delle gomme, anche se alla fine ero un po’ in difficoltà. Ho iniziato a controllare solo dal quartultimo giro, quando ho visto che anche gli altri erano nella mia stessa situazione. Ringrazio Ramon (Forcada NDR), ieri abbiamo lavorato fino a tardi per cercare di capire come far durare la gomma qualche giro in più e ci siamo riusciti con tutto il team. Ah, Mig: ho pochi motori! (riferito al festeggiamento di Andrea Migno a fine gara, NDR).”

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Alex Dibisceglia