Con la vittoria nel GP di Spagna a Jerez de la Frontera, Fabio Quartararo mette fine alla lunga striscia di buone, anzi buonissime prestazioni senza mai arrivare al bottino grosso. Certo, sicuramente aiutato dal gran caos messo su da Marquez, ma il primo successo del francese era solo questione di tempo. E' Fabio il grande antagonista di Marquez?

Partiamo con ordine dando qualche numero: Quartararo è il secondo pilota francese a trionfare in classe regina (dopo Regis Laconi nel 1999); il primo pilota a portare al successo la Yamaha satellite nell’era della MotoGP; a 21 anni e 90 giorni, l’ottavo pilota più giovane a trionfare in top class. Perfino un certo Valentino Rossi impiegò più tempo.

Dopo le sei pole position e i sette podi dello scorso anno, il pilota del team Petronas aveva già mostrato di che pasta era fatto, con la conferma che è arrivata lo scorso sabato a Jerez con la settima pole in MotoGP. Mancava ormai solo la vittoria, che finalmente è arrivata.

Era nell’aria. Se non a Jerez nel Gp di Spagna, avrebbe vinto tra una settimana sempre a Jerez ma che diventa GP d’Andalusia (forzatura dovuta al calendario ristretto causa Covid19). Oppure a Brno, o perché no in uno dei due round del GP d’Austria. Insomma, il ragazzino francese arrivato in MotoGP in mezzo a tanto scetticismo, era destinato a questo risultato, Marquez permettendo. Già Marquez. Perché Marc a Jerez, ha dimostrato ancora una volta di essere almeno una spanna (forse due) sopra tutti gli altri. Quando Marquez è informa è indomabile. Un vero è proprio cavallo imbizzarrito. Poi domenica è accaduto l'inimmaginabile: capita che fa e disfa tutto lui. Prima costruisce e poi distrugge. Ed è questa l’occasione (è brutto dirlo) in cui gli avversari ne possono approfittare.

A partire da Quartararo, che nel GP di Spagna è finalmente diventato grande.

Andrea Pinna