E' un Maverick Vinales felice e sorridente quello che abbiamo trovato a Misano Adriatico, sulla pista dove lo scorso anno torno su una MotoGP dopo l'addio da Yamaha. E' ormai un lontano ricordo il Maverick Vinales cupo in volto e nervoso. L'opinione è comune a tanti nel paddock, questo è il Vinales più felice che si sia mai visto. La felicità ritrovata si manifesta anche in pista dove continua i suoi progressi ed ora può lottare per tornare a vincere in MotoGP.

UN VINALES COL SORRISO A META' PER IL SUO VENERDI'

Partiamo da come è andato il tuo venerdì

"Sono deluso perché non ho fatto un buon tempo con le gomme morbide ma la cosa positiva è che con le gomme che useremo in gara avevo un ottimo feeling e un ottimo passo. Significa che avremo una grossa opportunità in gara e continueremo a spingere".

Sembra che finalmente hai in mano la tua RS-GP

"Mi sento sempre meglio sulla moto. Qui a Misano mi è sempre piaciuto girare ma è incredibile quanto sono migliorato in un solo anno. Ho fatto 1'31"8 con le gomme medie mentre il mio tempo in qualifica lo scorso anno era di 1'32"3. E' stato un miglioramento davvero impressionante e sono davvero felice".

Credi potrete migliorare ancora durante il weekend?

"Si certo, dobbiamo migliorare ancora nel quarto settore. Li possiamo migliorare davvero tanto! E poi sai, possiamo migliorare di poco anche nel primo settore. Se domani non pioverà penso potremo puntare alla prima fila".

LA COSTANZA PAGA

Maverick sei l'unico pilota MotoGP che ancora non è caduto quest'anno, come ti senti?

"Devo spingere di più (ride, ndr). Significa che posso spingere di più e di più".

Hai sempre detto che per spingere oltre al limite devi conoscere dove sia il limite, lo hai capito?

"No, non ancora. Ma sai, sto iniziando a cercare di farlo quando faccio il time attack e devi spingere davvero forte. Prima o poi cadrò è ovvio, ma continuerò a cercare il limite. Per me resta positivo perché già così siamo competitivi per la gara. Sono davvero felice del lavoro che stiamo facendo con Aprilia".

Per domenica potrebbe iniziare a piovere proprio per la gara della MotoGP, cosa pensi possa cambiare?

"Andremo forte con le rain (ride, ndr). Non c'è un altro piano. Con questa moto sul bagnato mi sono sempre trovato bene e sono sempre stato nella top3, questa pista ha molto grip e penso potremo essere competitivi anche sul bagnato".

SUL RAPPORTO CON ALEIX

Ora sei nella condizione di lottare con Aleix per la vittoria delle gare.

"Si posso aiutare Aleix perché ora sono davvero veloce, molto preciso e non solo in una gara. Sono quattro, cinque gare che sto lottando sempre con i migliori e questo ci permette di avere molti più dati sulle curve, su come apriamo il gas, la velocità in curva, come guidiamo la moto, e ovviamente questo è un aiuto per noi".

Il tuo tempo e quello di Aleix sia nelle FP1 che nelle FP2 era pressoché identico, è quello il limite della moto ora?

"Non credo sia il limite della moto, credo sia il limite della pista oggi. Perchè quando abbiamo montato le gomme morbide cerchiamo di tirare fuori il massimo dalle moto. Abbiamo tolto mezzo secondo dal tempo della simulazione passo gara che ci vede in P1 o P2. Non credo sia il limite della moto ma il limite di quello che oggi si poteva fare".

Credits: Bonora Agency
TANTO LAVORO FATTO E TANTO LAVORO DA FARE

Avete un nuovo pacchetto aerodinamico che vi permette quando andate veloci di andare ancora più forte in curva è questo quello che ti ha permesso di migliorare così tanto?

"Sinceramente la differenza maggiore rispetto all'anno scorso è nelle curve veloci, soprattutto nel settore tre. La moto ora è molto più stabile, non credo siano solo le ali. Credo che la moto sia molto più stabile e mi da molta più confidenza".

In questo momento sembra che il tuo limite sia sulla posizione in sella e il modo in cui non riesci a fermare la moto. Una volta sistemato questo pensi potrai migliorare ancora tanto?

"Esattamente! Penso che non ho ancora trovato il modo corretto di stare in moto quando freno e questo mi porta a perder decimi in pista. E' positivo che avremo dei test martedì perché potremo lavorare su quello mentre nel weekend di gara non è possibile farlo. Proveremo semimanubri completamente diversi, selle completamente diverse, tutto per darmi la possibilità di essere più comodo in sella e cercare di avere più forza sulla moto. Credo che ci servirà molto ed ovviamente queste cose non possiamo farle in un weekend di gara perché nelle FP1 devi provare il passo gara, nelle FP2 hai i time attack ed è difficile provare cose".

PASSATO E FUTURO

La fiducia che hai ora con l'Aprilia è paragonabile a quella che avevi con Yamaha? Sei finalmente a quel livello?

"Il livello è diverso perché adesso le MotoGP vanno molto più veloce. Il livello si alzato moltissimo negli ultimi anni e tutti guidano molto più veloce. Non credo però di essere ancora al massimo delle mie potenzialità in tutte le curve. Quindi è molto importante per noi portare nuove evoluzione e continuare a migliorare il nostro potenziale".

Si parla sempre di più del passaggio in Aprilia di Manu Cazeaux, tuo capotecnico ai tempi della Suzuki e che ora è crew cheif di Alex Rins. E' vero che l'anno prossimo avrai un nuovo capotecnico?

"Al momento non so nulla di questo. Siamo davvero concentrati sul nostro lavoro. Se sarà così continueremo a dare il massimo. A questo punto della stagione loro non mi hanno detto niente perché è fondamentale che restiamo concentrati su quest'anno, su queste gare. Con Giovanni stiamo lavorando bene e il modo in cui approcciamo le gare e come miglioriamo nel weekend è ottima. Non mi interessa chi ci sarà l'anno prossimo, mantengo - the eyes on the prize - e continuo a lavorare. Io non ho chiesto nessun cambiamento, con il team mi trovo bene ed i risultati lo stanno dimostrando".

Mathias Cantarini