Si è chiusa con un dodicesimo posto a Misano la carriera in MotoGP di Andrea Dovizioso, un weekend ricco di emozioni prima di dedicarsi al motocross. Tanti piloti gli hanno reso omaggio ed il Dovi si è sciolto nella serata di ieri quando gli è stato tributato un lungo videomessaggio. Oggi in griglia il saluto con Marc Marquez, suo più grande rivale nell'epoca Ducati. Mentre Pecco ha ringraziato il pilota di Forlimpopoli per come ha sviluppato la Desmosedici GP permettendogli ora di vincere gare in MotoGP.

UN TRIBUTO INASPETTATO

Tutti questi giorni da giovedì, tra interviste, feste, cosa ti ha sorpreso di più e cosa ti ha fatto più piacere?

"Mi ha sorpreso tutto questo calore, me lo aspettavo un pochettino ma non così tanto. Perché diciamo che ci possono essere delle situazioni di convenienza e altre che invece sono vere. L'ho capisci quando hai davanti persone che ti dicono certe cose o fanno per te perché ci tengono veramente e non me lo aspettavo. Questa è la conferma di quello che sono riuscito a trasmettere, soprattutto a fine carriera con la Ducati, nella lotta in campionato anche se non siamo riusciti a vincere il campionato, le lotto... Il mio personaggio.

Che può piacere più o meno ma è diverso dai soliti showman che sono esplosivi e hanno le loro caratteristiche. Mi ha fatto strapiacere, non poteva andare meglio il weekend. Non mi aspettavo potesse andare così. Mi aspettavo un weekend molto più normale e voglio ringraziare tutti quelli che sono venuti alla gara con tutti gli striscioni. Tutta la gente che ho incontrato nel paddock, dai team, la maggior parte delle persone con cui ho lavorato si sono presentati a salutarmi nel mio ufficio e questa è una cosa che mi fa strapiacere".

Pecco ti ha ringraziato pubblicamente dicendo che se lui ha quella Ducati è merito tuo.

"Se Pecco dice una cosa del genere secondo me è segno di maturità e lo ringrazio tanto. E' una cosa bellissima da dire perché non è obbligato a dire una cosa del genere, per niente, se dice una cosa del genere mi fa strapiacere. Se sei consapevole di quello che è stato fatto e di quello che sta succedendo è un grossissimo aiuto per cercare di raggiungere i propri obiettivi come sta facendo. Non è da tutti fare una cosa del genere e lo ringrazio tanto".

RIGUARDO LA TUA ULTIMA GARA

Cosa hai pensato all'ultimo giro del tuo ultimo Gran Premio, se hai avuto il tempo di pensare a qualcosa.

"L'ultimo giro da solito pilota razionale che sono ero deciso se fare il giro veloce della gara perché avevo Fernandez attaccato. Avevo fatto il primo settore meglio e ho pensato faccio l'ultimo giro forte o mi godo l'ultimo giro? Ogni settore cambiavo idea, non ho fatto il mio giro veloce per poco... E un po' me lo sono goduto. Anche questo in linea con il personaggio. E' stato bello perché già all'ultimo giro c'erano tutti i miei amici che mi aspettavano alla curva 14 e vedere tutte le loro bandiere mi ha fatto davvero piacere".

Con te si chiude un po' un'era, quella dei grandi piloti, delle grande battaglie, delle grandi rivalità. Resta irripetibile questa ffase?

"Io non dico che sia la verità ciò che dirò, è la mia versione da pilota. Se l'obiettivo è avere delle lotte andrebbe cambiato il regolamento. Però il regolamento si può cambiare quando finisce l'accordo. Se c'è un accordo fino al 2026 tecnicamente si possono fare delle modifiche dove puoi rimodellare il modo in cui si fa il weekend e si corre. Quello secondo me aiuterebbe tantissimo. A livello di personaggi secondo me di piloti fortissimi e talentosi ci sono ma diciamo che mediaticamente cercano di stare tranquilli nei comportamenti e diciamo che c'è un po' meno rivalità. Sono convinto che questo accade perché tecnicamente non c'è la possibilità di fare tanti sorpassi di conseguenza non succedono cose. Questa è la mia convenzione".

Tu sei l'unico che ha battuto regolarmente Marc, cosa ti ha detto sulla griglia di partenza oggi?

"Ma niente di particolare, c'è rispetto e quando vengono fatte queste cose fa piacere. E' vero che ci sono le telecamere ma c'è rispetto e quindi fa molto piacere".

UN DOVI PER LA PRIMA VOLTA EMOTIVO

Avevi detto che non avresti pianto eppure ti sei commosso molto, praticamente fino alle lacrime ieri sera con il messaggio dei piloti. Qual è il messaggio che ti ha colpito di più?

"Non ce né stato uno in particolare, ma chi me li ha fatti, chi ha avuto la possibilità di farli, li ringrazio davvero tanto. Anche perché parliamo di nomi importanti e non me lo aspettavo. Ieri sera le cose che mi sono state dette, che non sono state per nulla banali, mi hanno commosso. Non è stato un video in particolare, in generale anche quello che è stato fatto in hospitality dal team o quello che hanno detto certe persone non sono cose di facciata. Queste cose ti toccano e mi sono emozionato".

GUARDANDO AL PASSATO

Con la bacchetta magica cosa cambieresti della tua carriera?

"Beh, diciamo che varie cose le faresti diversamente perché dopo che le hai fatte è facile modificarle in meglio. Ci sono tante cose e sarei un imporrita a non dire così. Niente di particolare, non ho rimpianti grossi da dire - ah cavolo! Lì ho fatto davvero una cavolata, non dovevo farla! - Assolutamente no, quindi di questo sono sereno ed è anche il motivo per cui sono molto sereno oggi di ritirarmi. Poi ovvio ci sono cose che si potevano fare meglio, non vedo cose particolarmente sbagliate da me, ma che alla fine devi sempre trovare il modo migliore per ottenere il massimo per te. Quindi alla fine si può sempre fare qualcosa di meglio  per comportarsi in un modo diverso per ottenere di più da chi puoi ottenere. E quindi quelle cose lì per esempio, sono questi dettagli. Ma dire - Ho fatto una cavolata - non mi verrebbe da dire".

Qual è invece quella cosa che puoi dire di essere contento di aver fatto. La miglior soddisfazione, quella che ti fa dire "sono orgoglioso di aver fatto questo"

"Più che le vittorie che sono state esaltate tantissimo, quelle sono manovre estreme che fai fatica a ripetere. Sono spettacolari e rimarranno per sempre. Sono wow, il mio marchio di fabbrica, mettiamola così. Ma il riuscire a tornare competitivi e giocarti il campionato con una Ducati per come era messa quando sono arrivato. Quella è stata una soddisfazione enorme a livello personale. Non stiamo parlando di fari tre/quattro gare, soffri e poi ritorni competitivo perché ti devi solo adattare alla moto. Ti devi adattare a una moto e svilupparla, ci vogliono degli anni. Quindi vuol dire che dentro di te c'è tanta spinta, tanta energia e c'è della conoscenza per ottener insieme a tutta la squadra dei risultati. Quella a livello personale e professionale è stata la cosa più grossa e più bella".

Nel 2020 eravamo su zoom a dirti "Grazie di tutto, speriamo di rivederti". Oggi è ancora un "Grazie di tutto" ma quanto è diverso da quel giorno?

"Completamente! diciamo che quest'anno, avendolo vissuto così è cambiato totalmente tutto. Sono cambiate le dinamiche, le moto, i piloti, il modo in cui devi correre. Sono cambiate tantissime cose ed è la reale fine. Non che non possa più essere competitivo. Ma andrebbe ricostruito una situazione che tra la mia non spinta per farlo e situazioni difficili da trovare è così".

Sei stato più vicino a vincere il titolo in 250 o quello MotoGP?

"Nel 2017 a livello di punteggio sono arrivato a giocarmela all'ultima gara e c'è stata più possibilità. Sicuramente quello MotoGP nel 2017. In 250 ho avuto le mie possibilità ma ad un certo punto non siamo arrivati all'ultima gara. Si forse in una occasione ma non avevamo la possibilità di giocarcela".

MENTRE PENSANDO AL FUTURO

Da domani ti dedicherai al motocross...

Il massimo che posso fare che è l'italiano. L'ho già fatto l'anno scorso e lo farò altre, voglio far bene l'italiano. Che poi bene è tutto un dire (ride, ndr).

Hai dimostrato di essere un collaudatore straordinario, lo sanno tutti, lo ha ricordato anche anche Pecco. Se ti chiamasse una casa per sviluppare una moto, così da salirci ogni tanto e fare una cosa che magari ti piace anche.

"Io sto tenendo le porte aperte in generale, ho imparato nella mia vita di non chiudere le porte a priori anche se in questo momento diresti - mmm, questo non mi piacerebbe. - Non lo so, ho già i miei programmi, se poi mi verranno proposte delle cose interessanti sono disposto a parlarne".

UN RECORD IMBATTIBILE

Tuo papà è molto orgoglio so di un record, 29 anni di gare senza saltarne una. E' un record imbattibile, cosa dice questo record? 

"Lui come al solito esagera, è romagnolo!" Dovi a questo punto scoppia a ridere. "Ritariamo i numeri perché il mio babbo si allarga. Anche perché come fai a parlare di gare di minimoto e dire che le facevamo tutte... Lui dice tante cose. Parlando di MotoGP è in linea con il personaggio. E' vero che ci vuole anche un po' di fortuna perché quando cadi non sai mai come va a finire. Però l'approccio alle prove e alle gare dipende tanto dalla testa e dalle caratteristiche del pilota ed è in linea con le mie caratteristiche, anche se non conta un caz** è una bella roba".

LA FINE COL SORRISO

Alla fine dell'intervista c'è chi ha chiesto ad Andrea Dovizioso se dopo questa conferenza d'addio ne farà un'altra martedì dopo che avrà fatto i test. La risposta di Andrea Dovizioso è stata tipica del personaggio: "Ma non andate a casa?" Scoppiando a ridere.

C'è una cosa che non rimpiangerai di questo mondo?

"I titoli dei giornali" (ride nuovamente, ndr)! Molto peggio dei mondiali! La stampa... No dai non mi rovino la fine dell'intervista". A questo punto scoppia nuovamente a ridere insieme a tutti i presenti. "Non mi mancheranno i titoli su di me, ma alla fine li farete lo stesso, ma se domani li fate cattivi vi vengo a prendere a casa".

Mathias Cantarini

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