Sono passate poco più di 24 ore dall'incredibile finale della gara della MotoGP di Misano che ha visto Francesco Bagnaia precedere Enea Bastianini per soli 34 millesimi. Nel paddock e sui social si è accesa la discussione su quanto Enea ha fatto nel corso della gara. Secondo alcuni, Enea ne aveva molto di più ed avrebbe fatto "gioco di squadra" per non rubare punti al futuro compagno di squadra. Bastianini però assicura: "Volevo vincere ed è sempre il mio obiettivo". A Claudio Domenicali, invece, non è piaciuto l'attacco all'ultimo giro che sarebbe potuto costare caro ad entrambi: "Quella staccata se la poteva risparmiare".

UNA GARA VELOCISSIMA 

Le MotoGP di questi anni stanno diventando sempre più veloci non solo in termini motoristici ma anche e soprattutto di velocità di percorrenza. La gara di ieri a Misano ne è la dimostrazione, in una pista dove il motore non è così importante il miglioramento in soli dodici mesi tra il tempo complessivo delle due vittorie di Pecco Bagnaia di ben 5". Un miglioramento che equivale ad 185 millesimi a giro di media in meno rispetto alla gara del 2021. Quando Fabio Quartararo si è detto felice del suo passo era consapevole che dodici mesi fa con lo stesso tempo di gara era arrivato in seconda posizione a pochi millesimi da Bagnaia.

La gara di Bagnaia e Bastianini è stata veramente serrata, i due hanno dato sfogo a tutto il loro talento arrivando a giocarsi la vittoria sulla linea del traguardo. Difficile però pensare a potersi attaccare quando si sta guidando così vicino al limite. Questo forse è oggi il limite della MotoGP. La incredibile velocità con cui i primi riescono a percorrere la distanza di gara. Sembra assurdo ma pensateci: Dove vediamo normalmente sorpassi in una gara di MotoGP? Nelle posizioni dietro il gruppo di testa. E' difficile che i primi due si scambino ripetutamente la posizione. Questo è dovuto al fatto che i primi della classe sono al vero limite dei loro mezzi meccanici, tecnologici e fisici. Se Pecco ed Enea hanno replicato il tempo della pole di Jack Miller in gara come è possibile immaginare che qualcuno ti attacchi mentre stai per siglare la pole position?

ENEA CI HA PROVATO DAVVERO!

E' innegabile, in tanti quando negli ultimi giri i due hanno preso margine su Maverick Vinales hanno immaginato che Enea si accodasse a Bagnaia fino al traguardo. Questo non è però mai stato nella testa del pilota del Team Gresini, che ad esplicita domanda "hai mai pensato di non provarci perché era Pecco?" Dopo la conferenza post podio, ha risposto con un secco: "Mai!"

Enea ha poi anche spiegato la dinamica del mancato incidente in curva 4 all'ultimo giro: "Pecco ha frenato abbastanza piano secondo me perché voleva sfruttare di più l’uscita secondo me che l’ingresso. Io ho invece frenato forte perché volevo stargli attaccato. Per evitare contatti mi son buttato esterno ed ho cercato di portare comunque velocità ma ho perso tempo".

RESTA L'AMARO IN BOCCA

"Sicuramente un po’ l’errore alla quattro me lo porto dietro però ci sta, son le gare". C'è dell'amaro nelle parole di Enea, a riprova che, contrariamente a quello che si può pensare ci ha provato davvero. "Avevo un po’ di foga di voler vincere ed è sempre il mio obiettivo". Ha poi aggiunto commentando l'errore di curva 4.

Tra i due però i rapporti sono ottimi. I due dopo la consueta conferenza post gara si sono fermati coi media italiani ed hanno fatto il classico "media debrief" insieme a pochi centimetri uno dall'altro scambiandosi complimenti per la gara.

GIOCO DI SQUADRA? SOLO SE GIU' DAL PODIO

In Ducati c'è un "gentlemen agreement" e a svelarlo è stato Johann Zarco nella giornata di venerdì: "Gigi ci ha detto che se stiamo lottando per il podio o per la vittoria ognuno deve fare la propria gara. Sa quanto è importante un podio o una vittoria per un pilota. Se invece stessimo lottando per P4, P5 o P6 sarebbe importante lasciare a Pecco più punti". Parole forse passate troppo in sordina, in un weekend che presumibilmente avrebbe portato alle grida di "biscotto" bolognese.

Dal "biscotto" al "ragù", vera specialità bolognese, il passo è breve. Enea ha poi smentito chi credeva che se ci fosse stato un altro pilota al posto di Pecco avrebbe provato ad attaccarlo all'ultima curva: "Al 99,9% sarei andato per terra. A meno che non mi fossi giocato il mondiale non l'avrei fatto". Per chi crede che Bastianini abbia rinunciato ad una vittoria in MotoGP, nel suo Gran Premio di casa il pilota Gresini si è espresso così: "Ci ho provato alla morte. Anche dopo il lungo non ho mai smesso di crederci. Sapevo che sarebbe stato al 99% impossibile tentare un attacco, però soprattutto le ultime due curve mi sono avvicinato molto e lo avevo lì. L’ultima curva ero indeciso ma ero ancora troppo lontano e avrei fatto un patatrac. Quindi ho preferito provare a sfruttare l’accelerazione ed è mancato poco".

Mathias Cantarini