L'epilogo del primo giorno di MotoGP ci mostra una classifica compattissima, nella quale quattro marchi occupano le prime sei posizioni. Tra la KTM di Jack Miller e la Yamaha di Fabio Quartararo si sono posizionate l'Aprilia di Maverick Viñales e le Ducati di Bagnaia, Marini e Martín, tutti racchiusi in un ristretto fazzoletto di tre decimi. Distante, invece, Honda, fuori dalla Q2 con tutte e quattro le RC213V.

KTM IN TESTA CON JACK MILLER, FUOCO DI PAGLIA?

Con un totale di trenta giri il 28enne australiano ha completato il primo venerdì da pilota ufficiale KTM MotoGP in testa alla classifica con il tempo di 1: 37.709, trentasette millesimi più rapido della Aprilia RS-GP di Viñales. Posto che il turno pomeridiano vada preso con le pinze essendo stato interrotto in due occasioni (la prima bandiera rossa per problemi tecnici, la seconda per la caduta di Pol Espargaró, cosciente ed attualmente in osservazione nell'ospedale di Faro), Miller ha dimostrato un ottimo feeling con la RC16GP. Nonostante le due neutralizzazioni "Jackass" ha portato a casa dei discreti tempi con la dura all'anteriore e la media al posteriore, girando tra l'1:39 medio e l'1:40 basso.

Tra i primi sei classificati solo Jorge Martín ha optato per una dura all'anteriore, girando in media più veloce di un Miller forse appesantito da un maggiore quantitativo di carburante. Binder, invece, ha sì montato la mescola dura davanti ma, al contrario del compagno, ha provato la gomma soffice al posteriore. In linea generale i tempi tra le due simulazioni più lunghe combaciano e, ad oggi, sono più lenti rispetto a quelli stampati da Ducati, Aprilia e Yamaha. Il giro veloce registrato oggi da Miller potrebbe essere un acuto forse non replicabile in condizioni di gara, ma nel sabato le cose possono cambiare radicalmente.

APRILIA IN FORMA CON VIÑALES, PASSO GARA SOLIDO

Con un grande giro nel finale Maverick Viñales ha agguantato la seconda posizione assoluta del venerdì di Portimão, dimostrando di saperci fare sia nel giro secco sia, soprattutto, negli stint più lunghi. Le due bandiere rosse hanno certamente compromesso in parte l'analisi dei passi gara delle seconde prove e per noi risulta impossibile confermare la scelta gomme di Viñales, i cui dati sono andati persi a causa del problema tecnico che ha costretto la direzione gara a fermare la sessione per più di venti minuti. Ciò nonostante, tempi alla mano il portacolori Aprilia è stato sicuramente uno dei migliori, girando costantemente sull'1:38 alto nei run più lunghi. Dall'altra parte dei box troviamo un Aleix Espargaró - nono classificato - leggermente più lento, anche perché impegnato a recuperare dall'operazione al braccio destro di pochi giorni fa.

VOLTI SERENI IN DUCATI: MOTO SEMPRE COMPETITIVA

Cambiano le versioni (GP23 o GP22), le specifiche aerodinamiche e i settaggi scelti dalle squadre ma la sostanza non cambia: la Desmosedici è competitiva con ogni pilota, riuscendo ad assorbire ottimamente le differenze negli stili di guida e nelle scelte tecniche. Il campione del mondo Pecco Bagnaia ha messo un punto al venerdì di prove con il terzo tempo, fissato nello stint conclusivo con la combo media-morbida. Ad inizio turno, invece, il torinese ha guidato con la mescola media sia davanti sia dietro, stampando riferimenti cronometrici molto interessanti tra l'1:38 alto e l'1:39 basso. La stessa scelta è stata replicata da Luca Marini, quarto con la GP22, che ha toccato l'1:38.7 al ventiquattresimo giro con lo stesso treno di gomme (media-morbida).

Passando a Pramac notiamo qualche differenza nel programma di lavoro, basato su un primo stint con una doppia media nuova ed un secondo in cui lo spagnolo ha utilizzato la dura all'anteriore in combinazione con la media al posteriore sfruttata nella prima parte di turno. Tirando le somme, la GP23 del 25enne di Madrid si è ben comportata in entrambi gli scenari, sebbene si noti una minor costanza nel chiudere più giri consecutivi con delta ridotti. Questa, però, resta una caratteristica di Martín, velocissimo nel giro secco ma talvolta meno saldo in prospettiva gara.

FABIO QUARTARARO: LA SALVEZZA DI YAMAHA

Il vincitore delle ultime due edizioni del GP del Portogallo continua a portare sulle spalle il peso di un costruttore intero. L'unica moto giapponese in Top10 è, infatti, quella di Quartararo, sesto nella combinata delle prime due prove del 2023. Non sarà sicuramente un weekend - e una stagione - facile per l'iridato 2021, che però vanta ancora qualche asso nella manica per provare a mettere i bastoni tra le ruote ai marchi italiani. La velocità nei test orientati al programma di gara potrebbe considerarsi buona siccome ad inizio sessione Quartararo ha battezzato dei tempi sull'1:39 netto, scendendo al quinto e sesto passaggio sull'1:38 alto. A stonare rispetto alle strategie degli altri contendenti è stato l'utilizzo della morbida al posteriore, una gomma sì eccellente per la Sprint Race (domani, ore 16:00) ma probabilmente sconsigliata per la gara.

HONDA IN ALTO MARE: NIENTE Q2 PER HRC E LCR, PASSI GARA INDECIFRABILI

Joan Mir, Alex Rins, Marc Marquez e Takaaki Nakagami, in ordine di posizione dalla dodicesima alla quindicesima casella. Un quadro pessimo quello di Honda, impassibile di fronte agli avversari nell'ultimo attacco al tempo, macchiato per di più dalla caduta di Marc Marquez in curva tre. Non è solo la prestazione pura a destare qualche preoccupazione di troppo, bensì l'assenza di grandi dati raccolti con gomme usate nel primo giorno del weekend di gara. Marc Marquez, ad esempio, ha messo insieme solamente dodici giri con lo stesso treno di gomme, un programma molto simile a quello seguito dal nuovo compagno di squadra Joan Mir.

In queste prove entrambi gli alfieri HRC non sono andati oltre all'1:39 medio/alto, toccando l'1:38 solo quando sono usciti dai box per andare a caccia del giro da qualifica. In LCR qualche informazione in più sulla resistenza delle gomme l'hanno portata a casa ma, al netto dei test svolti una settimana fa, in casa Honda il piano di lavoro è sembrato molto meno solido rispetto alle altre case, per altro in un turno di per sé frazionato a causa delle bandiere rosse.

IL PROGRAMMA DEL GP DEL PORTOGALLO: DOMANI DI NUOVO IN PISTA

Sabato 25 Marzo
  • 09:40 | Moto3 – FP3
  • 10:25 | Moto2 – FP3
  • 11:10 | MotoGP – FP (non valide per i combinati)
  • 11:50 | MotoGP – Qualifiche (Q1 + Q2)
  • 13:50 | Moto3 – Qualifiche (Q1 + Q2)
  • 14:45 | Moto2 – Qualifiche (Q1 + Q2)
  • 16:00 | MotoGP – SPRINT RACE (12 giri)
  • 17:00 | Red Bull Rookies Cup – Gara 1
Domenica 26 Marzo
  • 09:40 | Red Bull Rookies Cup – Gara 2
  • 10:45 | MotoGP – Warm Up
  • 12:00 | Moto3 – GARA (21 giri)
  • 13:15 | Moto2 – GARA (23 giri)
  • 15:00 | MotoGP – GARA (25 giri)
Matteo Pittaccio Leggi anche: MOTOGP | GP PORTOGALLO, P2: MILLER IL MIGLIORE DOPO LE BANDIERE ROSSE