Aveva annunciato il ritiro al termine della stagione 2021, dopo un solo anno di inattività Toni Elias ci ripensa e si schiererà nel MotoAmerica Superbike con la Suzuki GSX-R1000R del team Vision Wheel M4 ECSTAR Suzuki. Il campione del mondo Moto2 2010 aveva già conquistato il titolo americano Superbike nel 2017 proprio con la GSX-R gestita da Yoshimura Racing.

MI RITIRO... ANZI NO!

Toni Elias, al termine della stagione 2020 chiusa al quarto posto, aveva deciso di fermarsi ma già nel 2021 aveva corso spot delle gare con Ducati e Yamaha prima di appendere il casco al chiodo. Dopo un 2022 da coach di diversi giovani piloti a stelle e strisce Toni Elias torna ad indossare tuta e casco. Lo spagnolo campione del mondo Moto2 2010 (il primo della categoria, ndr) tornerà in sella alla sua fidata Suzuki GSX-R 1000R del team ision Wheel M4 ECSTAR Suzuki. Alla soglia dei 40 anni quindi lo spagnolo è pronto a sfidare il campione in carica Jack Gagne ma anche Josh Herrin passato in Superbike con la Panigale V4 R dopo la conquista del titolo Supersport.

Suzuki che meno di un anno fa aveva scioccato il mondo del motociclismo annunciando il ritiro da tutte le competizioni continuerà ad essere presente in forma ufficiale nel FIM EWC, nell'AMA Supercross con Ken Roczen ed ora nel MotoAmerica con un altro gande ritorno, quello di Toni Elias, già campione proprio con la Gixxer nel 2017.

Credits: motoamerica.com

PAROLA AI PROTAGONISTI 

Toni Elias: "Sono felice di avere l'opportunità di tornare a correre ed è speciale farlo con Suzuki e il team Vision Wheel M4 ECSTAR Suzuki che già conosco bene. È fantastico che mi abbiano dato questa opportunità, sono entusiasta e motivato. Sono pronto per iniziare a lavorare sodo. Non sarà facile ma sono pronto a farlo! Conosco bene la moto e ne conosco gli aspetti positivi. Lavoreremo sodo per migliorarlo ancora di più e non vedo l'ora di iniziare”.

Chris Ulrich, Team Hammer Vice President of Operations: "Sappiamo tutti che Toni Elias è un campione MotoAmerica e abbiamo visto cosa è in grado di ottenere. È un grande talento e il nostro compito è dargli la moto e l'ambiente di cui ha bisogno per tornare davanti. Non c'è dubbio che abbia le capacità e dobbiamo aiutarle a sfruttarle".

Mathias Cantarini

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