È Izan Guevara (Gaviota GASGAS Aspar Team) a dominare la gara del GP del Giappone ed allungare in campionato, a +45 da Sergio Garcia (Gaviota GASGAS Aspar Team) solamente quarto, alla sua prima volta sul Mobility Resort Motegi. Sul podio anche Dennis Foggia (Leopard Racing) prima Honda assoluta e Ayumu Sasaki (Sterilgarda Max Racing Team) che conquista il primo podio giapponese sulla pista di casa dopo il 2009 con Hiroshi Aoyama.

Vola Izan Guevara, out Tatsuki Suzuki sulla pista di casa 

Izan Guevara (Gaviota GASGAS Aspar Team) scatta fortissimo dalla nona piazza allo start del semaforo verde del Mobility Resort Motegi. Lo spagnolo si porta subito in testa alla corsa in un gruppetto di testa capitanato da Ayumu Sasaki, Tatsuki Suzuki e Dennis Foggia e che ha regalato spettacolo dal primo all'ultimo giro, nonostante l'assenza dell'italo-giapponese e poleman dopo solo cinque giri di gara, che ha consentito a Jaume Masia (Red Bull KTM Ajo) di approfittare una posizione in bagarre per il podio. Quest'ultimo è vittima a quattro giri dalla fine di una caduta che lo ha tolto dalla competizione lasciando il trio indisturbato a giocarsi la vittoria e volare sul podio. Dietro a Izan Guevara, Ayumu Sasaki, e Dennis Foggia troviamo Sergio Garcia (Gaviota GASGAS Aspar Team) che è riuscito a "mettere una pezza in gara" per non perdere ulteriore distacco in classifica. Lo spagnolo all'inseguimento del titolo ha primeggiato nella lotta per il quarto posto con: Munoz, Moreira e McPhee.

Gino Borsoi: "...ha corso con un telaio piegato, mi ricorda Valentino Rossi"

Gino Borsoi - intervistato ai microfoni Sky mentre si indirizzava sotto il podio a festeggiare il suo portacolore, vincitore di Motegi - svela: "Izan Guevara ha corso con un telaio completamente storto e ha vinto la gara. È incredibile! Devo ringraziare tutti i ragazzi del team per l'ottimo lavoro svolto per permettere a Izan di scendere in pista, dopo la caduta nel wup. Ci siamo presi un bel rischio ma sapevamo che in sella c'era lui e che poteva guidare sui problemi. È stato un'ottimo lavoro di squadra. Izan mi ricorda molto Valentino Rossi, è un talento!"  

Una dichiarazione quella, del team manager del Gas Gas Aspar Team che il prossimo anno passerà in MotoGP, che avvalora ancor di più un successo dominato dallo spagnolo sul tracciato giapponese.

Tanti gli out in Giappone

Sono state numerose le cadute a Motegi che hanno condizionato una gara piena di bandiere gialle sventolanti. A partire dallo start, non portato a termine il primo giro Kelso e Whatley. Poco dopo è stata la volta di Tatay, Hamada e Holgado. A seguire in ordine cronologico: Suzuki, Carraro, Fellon e Masia.

Gli altri italiani

Bene gli italiani in Giappone che, fin dalle prime fasi di gara si sono dimostrati competitivi e aggressivi in pista. Primo tra tutti Foggia sul podio ma anche Riccardo Rossi e Andrea Migno hanno fatto sentire la loro, con quest'ultimo che ha la meglio sul pilota Sic58 sul finale, entrambi su Honda. A punti anche Nepa in 12esima posizione.

Credits: motogp.com

Benedetta Bincoletto