Sono passati ormai sette anni dalla scomparsa di Maria De Villota e con questo articolo vogliamo ricordarla.

Marìa de Villota nasce a Madrid il 13 gennaio 1980, figlia dell’ex pilota spagnolo di Formula 1 Emilio de Villota. La sua prima esperienza con il mondo dei kart avviene a 16 anni. Nel 2000 debutta nella Formula Toyota Castrol 1300, terminando la stagione con 27,5 punti e il settimo posto assoluto in classifica.

L’anno successivo passa alla Formula 3 Spagnola, ma la stagione è avara di risultati positivi e la spagnola conclude in classifica al 20° posto. Nel 2003, Maria continua a correre in Formula 3 Spagna con il team di Meycom Sport, terminando al 10° posto con 77 punti. Nel 2004 corre con il team Racing Engineering, concludendo la sua stagione in dodicesima posizione con dodici punti.

Il 2005 è un anno impegnativo per la Villota, che corre la 24 Ore di Daytona con Luis Monzòn e partecipa a due gare della Formula 3 Spain, corse entrambe sul circuito di Jarama. Nello stesso anno partecipa al Ferrari Challenge Europe, concludendo la stagione all’ottavo posto con 38 punti. Corre nella Formula 3 Spain Copa de Espana ed ottiene il podio, diventando la prima donna spagnola a riuscirci.

L’anno dopo la Villota partecipa di nuovo alla Ferrari Challenge Europe ottenendo l’undicesimo posto finale con 45 punti. Nello stesso anno corre con la Chevrolet nel campionato del mondo turismo sul circuito di Valencia, ma è costretta al ritiro per problemi al motore. Nel 2007 corre due appuntamenti a Valencia del WTCC e partecipa a sei gare del Campionato GT spagnolo, concludendo la stagione con tre punti.

Nel 2008 partecipa ad una gara del Euroseries 3000 con Emilio de Villota Motorsport con una Lola B02/50, ottenendo al traguardo due punti. L’anno dopo viene chiamata dall’Atletico Madrid per correre nel campionato Formula Superleague e il suo miglior risultato sarà il quarto posto ottenuto sul circuito del Nürburgring.

Nello stesso anno partecipa a due gare del Trofeo Abarth 500 Europe 2009, corse sul circuito di Valencia, in cui si ritira e partecipa alla Formula Palmer Audi con migliore risultato un settimo posto. Nel 2010 partecipa alla Spanish GT Champioship correndo con una Ferrari 430 GTS, ottenendo tre podi. Corre di nuovo nella Formula Superleague ed ottiene nuovamente come miglire risultato un quarto posto.

Nel 2011 partecipa a due gare del Superleague Formula, corse sul circuito di Assen, e ottiene come miglior risultato l’undicesimo posto. A Valencia ha i primi contatti con la Formula 1. Il 18 agosto la Lotus Renault GP conferma per De Villota il debutto nei test di F1, a bordo di una Renault R29 sul circuito Paul Ricard.

Il 7 marzo 2012, Maria de Villota si unisce alla Marussia come collaudatrice, con l'opportunità di provare una monoposto di Formula 1 nel corso dell'anno. L’occasione per Maria arriva il 3 luglio 2012 durante dei test svolti all’aeroporto di Duxford per test aerodinamici.

Purtroppo, intorno alle 9:30, la Marussia di De Villota si schianta contro un camion fermo alla fine di un giro di prova, quando la monoposto viaggiava a velocità ridotta, ma comunque sostenuta.

Nel 2015 un rapporto ufficiale compilato dall'Health and Safety Executive concluderà che Maria De Villota non ha ricevuto da parte del team una guida completa su come fermare l'auto. La spagnola viene colta impreparata dal sistema anti-stallo della Marussia, che si è attivato mentre tenta di fermare la macchina, che va a sbattere contro il camion del team.

De Villota viene portata in ospedale in condizioni gravi e perde l’occhio destro. Dopo tre giorni i medici dichiarano che le condizioni del trauma cranico erano migliorate dopo l’operazione. Dopo una degenza di 17 giorni, De Villotta lascia l’ospedale e torna in Spagna.

Maria appare per la prima volta pubblicamente dopo l'incidente ad ottobre e per un quotidiano spagnolo rivela di aver perso i sensi dell'olfatto e del gusto, soffrendo di emicrania. La pilota, in quell'occasione, ha dichiarato di aver intenzione di prendere la licenza e di tornare a correre.

Nel frattempo ha continuato a promuovere la sicurezza e ha scritto un libro intitolato “Life is a gift!”. Purtroppo, ad un anno dalla sua apparizione in pubblico (11 ottobre 2013), Maria De Villota viene trovata morta nella sua camera d’albergo. Quell’anno prezioso, che la vita aveva regalato dopo l'incidente, era terminato.

Di Maria rimangono la testimonianza, la forza di volontà e la passione per il mondo delle corse, nonostante un bruttissimo incidente dal quale pareva essere tornata con una motivazione fortissima.

Chiara Zaffarano