Se n'è andata nel sonno. Maria De Villota si è spenta per cause naturali, a soli 33 anni, in una stanza d'albergo di Siviglia, la città dove lunedì avrebbe dovuto partecipare ad una conferenza in attesa di poter presentare il suo libro, "La vida es un regalo". Lo ha confermato la famiglia in un comunicato, specificando che la morte sarebbe sopraggiunta come "diretta conseguenza dei danni neurologici provocati dall'incidente del luglio 2012", anche secondo quanto confermato dal medico legale. "Anche se Maria se n'è andata - ha proseguito la sorella Isabel - ci ha lasciato un messaggio molto chiaro di gioia e speranza, che ci aiuterà ad affrontare questo difficile momento". I funerali verranno celebrati a Madrid nei prossimi giorni in forma strettamente privata. La De Villota, cresciuta in una famiglia da sempre coinvolta nel motorsport (il padre Emilio aveva anche disputato due gare in Formula 1 nella stagione 1977), dopo i primi passi nel mondo del kart si era cimentata dapprima nelle ruote coperte (partecipando alla 24 Ore di Daytona ed al WTCC) e successivamente nell'Euroseries 3000, prima di approdare alla Superleague Formula nel 2009 con i colori dell'Atletico Madrid. Nel 2011 aveva svolto il primo test in Formula 1, al volante della Lotus Renault, per poi passare l'anno seguente a ricoprire il ruolo di tester per la Marussia. Il 3 luglio 2012, durante un test aerodinamico presso l'aeroporto di Duxford in Inghilterra, l'assurdo incidente: dopo il primo run di installazione, nel rientrare lentamente verso la zona box la vettura accusava un improvviso scarto (le indagini hanno escluso un guasto tecnico) che la portava ad impattare contro un bilico del team, il cui piano di carico era rimasto colpevolmente aperto. Sfortunatamente, Maria veniva colpita all'altezza del casco, riportando numerose fratture craniche e la perdita dell'occhio destro. Dopo un lungo programma di riabilitazione, la spagnola aveva accettato di diventare ambasciatore della Fia per la sicurezza stradale, tornando a presenziare nel paddock durante lo scorso Gran Premio di Spagna. Sembrava un incubo destinato a fare parte del passato, soprattutto alla luce dello spirito e della forza di volontà che aveva sempre contraddistinto la pilota spagnola, accompagnata dal proprio immancabile sorriso. Ieri, invece, la tragica fine. "Ora ho una nuova opportunità e voglio viverla al 100% - aveva dichiarato nella prima intervista rilasciata dopo l'incidente - quel che è accaduto mi ha regalato una nuova prospettiva sulla vita, sulle cose che contano. Ora ho solo un occhio, ma forse percepisco più cose rispetto a prima. Prima di questo, la mia vita è stata una corsa contro il tempo e ora devo fermarmi e misurare le cose in modo diverso. Ma almeno so che cosa è realmente importante nella vita". Adiòs, Maria.

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