Sembrano ormai destinate a separarsi le strade tra Mick Schumacher e la Ferrari. Il vincolo contrattuale che lega il pilota della Haas al Cavallino, in scadenza a fine anno, con ogni probabilità non verrà rinnovato ed il tedesco avrà dunque la necessità di trovarsi un altro sedile in vista della prossima stagione. Alla base dello "strappo", da un lato le prestazioni non all'altezza delle aspettative e dall'altro il desiderio del figlio d'arte di andare a caccia di nuove opportunità.

CERTI AMORI...FINISCONO

Una storia iniziata nel 2019 sembra inevitabilmente destinata a concludersi. Quello tra Mick Schumacher e la Ferrari Driver Academy, infatti, è un rapporto nato all'indomani della sua conquista del titolo europeo di Formula 3, nonostante il tedeschino ai tempi gravitasse già da un paio di stagioni nell'orbita rossa vista la sua militanza nel team Prema. Da quel momento in avanti le aspettative si sono solo parzialmente concretizzate: da un lato c'è stata la conquista del titolo di Formula 2 nel 2020 ed il successivo sbarco in Formula 1, ma il successivo impatto con la categoria regina è stato tutt'altro che semplice per Mick.

Dopo una prima annata condizionata da una macchina assai poco competitiva e dalla presenza di un compagno di squadra poco probante come Nikita Mazepin, la vera prova del nove per Schumi jr è arrivata quest'anno, con l'inatteso ritorno in Haas da parte di Kevin Magnussen. Il confronto con l'esperto pilota danese si è mostrato a tratti impietoso, incrinando il rapporto di fiducia che si era venuto a creare con Gunther Steiner e insinuando dubbi ai vertici di Maranello sulle reali potenzialità del figlio del sette volte campione del mondo.

IL SOGNO SVANITO IN FERRARI

Non è un caso che, in un mercato piloti che deve ancora assegnare qualche casella importante, le voci relative ad un divorzio a fine stagione si siano fatte sempre più insistenti. A conferma di ciò, anche le recenti dichiarazioni dello stesso Mick Schumacher, il quale ha evidenziato di sentirsi pronto per un top team, tradendo il suo desiderio di conquistare quel sedile in rosso che però rimarrà saldamente tra le mani di Carlos Sainz almeno per le prossime due stagioni. Chiaro che, di fronte ad un quadro del genere, anche il management di Schumacher sia ormai propenso a considerare le alternative e di non perdere ulteriore tempo, visto che i sedili liberi a disposizione per il 2023 scarseggiano.

FUTURO IN ALPINE?

Il nome di Schumacher nel corso dell'estate ha finito più volte per essere accostato all'Alpine, dove andrebbe ad affiancare Esteban Ocon: una chance che potrebbe andare in porto solo nel caso in cui la vertenza in atto tra il team transalpino e Oscar Piastri dovesse risolversi in favore di quest'ultimo, anche se la concorrenza di certo non verrebbe a mancare. A contendere il sedile al tedesco, infatti, potrebbe essere proprio il neo-silurato dalla McLaren Daniel Ricciardo, senza dimenticare la possibilità di vedere una coppia tutta francese con l'ingaggio di Pierre Gasly. Ecco che, a quel punto, l'unica possibilità residua per Mick rimarrebbe alla Williams, la quale a sua volta vanta comunque una serie di candidati per il posto al fianco di Alex Albon: tra di essi i vari De Vries, Latifi e Sargeant.

Insomma, la situazione sul futuro di Mick Schumacher sembra essere tutt'altro che delineata: di certo, appare assai poco probabile che un cognome in grado di scrivere una pagina fondamentale nella storia recente della Ferrari possa arricchirsi di un nuovo capitolo.

Marco Privitera