A quasi una settimana dal GP degli USA e a ridosso del fine settimana di F1 in Messico, Alpine vince il ricorso sulla penalizzazione inflitta ad Alonso in Texas. Fernando, dunque, riacquista la settima posizione conquistata in pista e poi tolta in seguito all'applicazione di una penalità.

Formalità

Alonso ha criticato parecchio la penalità applicata nel dopo GP degli USA, ovvero 30 secondi addizionali sul suo tempo di gara.  Haas, ricordiamo, aveva presentato reclamo presso i commissari. Il team sosteneva che Alpine avesse fatto girare la monoposto dello spagnolo in condizioni non sicure dopo la collisione con Lance Stroll, che aveva provocato la caduta del suo specchietto destro.

Alpine è riuscita a ribaltare la decisione mostrando agli steward di aver sbagliato ad accettare la protesta di Haas, perché presentata troppo tardi. Fondamentalmente le scuderie hanno un tempo massimo entro il quale presentare reclamo. Le regole prevedono una deroga a questo tempo, qualora il deposito del reclamo sia "impossibile" da effettuare nei tempi stabiliti. Il ricorso, tra le altre cose, ha evidenziato che non esisteva tale caratteristica di impossibilità.

Sostanza del problema

Alpine ha fatto leva su un cavillo relativo alla forma, uscendone vincente. Nella sostanza, però, il problema rimane, come evidenziato nella nota uscita con la decisione che solleva Alonso dalla penalità e lo riporta in settima posizione al COTA. Leggiamo infatti: "gli steward sono, nonostante le decisioni di cui sopra, preoccupati che all'auto 14 sia stato permesso di rimanere in pista con uno specchietto allentato che alla fine è caduto, e raccomandano vivamente di mettere in atto procedure per monitorare tali questioni e, ove necessario, richiedere intervento come è stato fatto più volte in passato, tramite una chiamata radio al team o l'esposizione della bandiera nera e arancione, richiedendo alla vettura di tornare ai box per riparare il problema. (...) Le squadre hanno anche una responsabilità ai sensi dell'articolo 3.2 del regolamento sportivo FIA F1".

Per tre volte durante la stagione in corso, i commissari hanno sventolato la bandiera nera con disco arancione a Kevin Magnussen. Questo ha costretto il danese a rientrare ai box per le riparazioni, ma lo stesso non è stato fatto né per Alonso né per Perez al COTA.

Luca Colombo

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