Adesso c’è la conferma, Porsche acquisirà il 50% di Red Bull Technology. Il marchio tedesco, come già si sapeva, sarà fornitore della squadra anglo-austriaca in Formula 1 dal 2026, ma sono stati rivelati i primi dettagli relativi al buy-in della casa di Stoccarda nei confronti di Red Bull.

MANCA L'UFFICIALITÀ, MA I DETTAGLI SONO TRAPELATI

Nonostante non ci sia un annuncio ufficiale, il quale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni o al massimo entro questo mese, sono trapelati alcuni dettagli legali che hanno reso virale la notizia. In primo luogo, secondo le regole dell’antitrust, il progetto doveva essere presentato anche in 20 paesi al di fuori dell’Unione Europea. Uno di questi è il Marocco, il quale prevede secondo la legislazione nazionale che le istanze vengano rese pubbliche una volta approvate.

Un annuncio che comunque era nell’aria, visto che la partnership Porsche-Red Bull doveva arrivare già in occasione del Gran Premio d’Austria di Formula 1, gara di casa per la Red Bull. Tuttavia, la mancata pubblicazione dei regolamenti sui motori del 2026 da parte del FIA World Motor Sport Council ha fatto saltare l’annuncio. Questo perché Porsche ufficializzerà il suo ingresso in Formula 1 solo dopo la pubblicazione di tali regolamenti.

ALPHA TAURI RIMANE AL 100% DI RED BULL

Sebbene l’accordo menzioni solo Red Bull Technology, è lecito pensare che l’acquisizione sia relativa anche al reparto F1 della scuderia di Milton Keynes. Diversa, invece, la situazione di Alpha Tauri. La scuderia di Faenza sarà molto probabilmente supportata a livello motoristico da Porsche, ma rimane al 100% di proprietà Red Bull.

Porsche sarà quindi il quinto fornitore di motori nella storia di Red Bull, dopo Cosworth, Ferrari, Renault ed Honda ma nessuno si era spinto tanto oltre con l’ex Jaguar Racing. Nemmeno Aston Martin che aveva stretto una partnership nel 2018 ed era in procinto di estendere i confini dalla Formula 1, ossia debuttando nel mondo dell’endurance con la Valkyrie. Risulta alquanto suggestiva la collaborazione che può nascere tra questi due grandi marchi, e se quest’ultima potrà allargarsi anche oltre la Formula 1.

Antonio Fedele