Pirelli, fornitore unico di pneumatici in Formula 1, ha annunciato in un comunicato stampa le cause dei cedimenti che hanno compromesso la gara di Stroll e Verstappen a Baku. L'azienda milanese ha effettuato dei test insieme alla FIA sulle posteriori sinistre dei piloti che, durante il GP di Azerbaijan, sono rimasti coinvolti in incidenti dovuti allo scoppio della gomma.

I TEST EFFETTUATI

Le analisi sono state estese anche a pneumatici, utilizzati da altre vetture, che hanno percorso un numero di giri simile o superiore rispetto a quelli danneggiati non evidenziando nessun segnale di cedimento.

Nel caso di Red Bull e Aston Martin, la rottura è avvenuta sul fianco interno. Le cause sono da ritrovarsi nello stress subito dagli pneumatici, malgrado i team abbiano rispettato le indicazioni di pressione e temperatura delle termocoperte. Tutto regolare, dunque, per l'azienda meneghina.

Proprio su questo argomento, nelle ore successive al Gran Premio erano circolate voci secondo cui la gomma di Verstappen sarebbe scoppiata per un problema di pressioni. In poche parole la Red Bull avrebbe "giocato" con i psi, per garantire al pilota una maggiore tenuta. Ipotesi, questa, definitivamente scartata e tramontata dopo le approfondite analisi effettuate dai tecnici della casa meneghina.

LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO

Pirelli e FIA, dopo aver consegnato i dossier ai team, hanno stabilito una nuova procedura di verifica degli pneumatici che entrerà in vigore già dal GP di Francia al circuito Paul Ricard. L'azienda milanese si impegnerà, insieme alla Federazione Internazionale, a trovare nuove soluzioni qualora i problemi dovessero ripetersi.

Ci auguriamo che problemi del genere non si verifichino più. La sicurezza dei piloti è in primo piano, e le conseguenze dello scoppio di una gomma potrebbero essere gravi. Si spera dunque di non assistere a una replica dello spettacolo visto a Baku, con incidenti causati da un cedimento degli pneumatici.

Beppe Dammacco