Invocato quasi a "furor di popolo", l'atteso matrimonio tra Sergio Perez e la Red Bull è finalmente arrivato. Il pilota messicano avrà così l'opportunità della vita, dopo 191 Gran Premi disputati in carriera, dieci piazzamenti a podio e, soprattutto, il successo colto in Bahrain meno di due settimane fa. Una vittoria che forse ha cancellato gli ultimi dubbi agli uomini di Milton Keynes, in merito a quale fosse il pilota migliore da affiancare a Max Verstappen nel 2021.

UNO STEP MERITATO

Poche volte, nella storia recente della Formula 1, una scelta di mercato era stata reclamata a gran voce in maniera pressoché unanime. Fans e addetti ai lavori, tutti a fare il tifo per lui. Perchè Sergio Perez, un sedile in un top team, lo meritava davvero. Soprattutto dopo aver perso in maniera iniqua il suo posto in Racing Point, che ha scelto di puntare sul rilancio di Sebastian Vettel per il proprio futuro. Ma adesso la grande occasione è finalmente arrivata, visto che il messicano andrà a formare (al fianco di Verstappen) forse la coppia complessivamente più solida e competitiva presente sulla griglia di partenza.

"E' un'opportunità che ho sempre desiderato di avere nella mia carriera. Quella di poter competere in un team in grado di poter lottare per il titolo. Sono davvero grato a Red Bull per aver creduto in me. Statene pur certi, sarò concentrato al massimo sulla prossima stagione. Io e il team abbiamo la stessa mentalità vincente e lotteremo insieme per centrare i nostri obiettivi". Le prime parole di Perez da nuovo pilota Red Bull vanno oltre le "classiche" dichiarazioni di rito. Perché in esse vi si legge la "fame" che ha consentito al messicano, alla soglia dei 31 anni, di ritagliarsi la chance della vita.

NUOVA FILOSOFIA IN CASA RED BULL

Scompaginando gli schemi di casa Red Bull, da sempre abituata ad allevare i giovani in casa e a farli crescere anche attraverso l'attuale Alpha Tauri. L'arrivo di Perez segna un deciso cambio di rotta nel team britannico, che punta quindi su un pilota esperto e già "pronto" per tentare la...mission impossible chiamata titolo mondiale. Checo porta in dote un'esperienza consolidata, una grande solidità mentale e una forte determinazione.

Troppo per Alex Albon, declassato al ruolo di terzo pilota dopo un'annata troppo modesta per poter pensare ad una riconferma. Il pilota anglo-thailandese, essendo riuscito a mettere in mostra solo a sprazzi il proprio talento (solo in gara) ha pagato un confronto impietoso con Max Verstappen. Il quale ha confermato la propria fama di "cannibale", al cospetto di cui Checo Perez sarà chiamato a doversi misurare. Per un confronto che già sin d'ora promette scintille.

Marco Privitera