Quella iniziata con il weekend del Red Bull Ring sarà l'ultima stagione in rosso per Sebastian Vettel che, nel corso della pausa forzata causa Covid-19, è stato sostituito per il 2021 dallo spagnolo Carlos Sainz. Ma non per un rifiuto del tedesco all'offerta della Ferrari che, come rivelato dallo stesso pilota, non è mai pervenuta.

Sarà una stagione davvero particolare per la Ferrari. Alle note difficoltà in pista, sbandierate fin dalle ore successive alla conclusione dei test del Montmelò, si aggiunge anche un'atmosfera non particolarmente idilliaca all'interno del box rosso, dove un Sebastian Vettel messo alla porta in maniera quasi inaspettata nel corso del lockdown del Circus, si prepara ad affrontare la sua ultima stagione in tuta Ferrari.

L'OFFERTA MAI PERVENUTA

La notizia del mancato accordo per il 2021 tra Vettel e la Ferrari aveva alimentato una serie di voci che raccontavano di un'offerta al ribasso non accettata dal quattro volte Campione del Mondo. Nulla di più falso dato che lo stesso pilota tedesco ha tenuto a precisarlo nel corso della press conference del giovedì sul circuito di Spielberg: "Sono rimasto sorpreso quando ho ricevuto la chiamata da Mattia in cui mi ha detto che non c'era nessuna intenzione di continuare. Non abbiamo mai avuto discussioni, non c'è mai stata un'offerta sul tavolo, nessun punto d'incontro".

LA CONFERMA DI BINOTTO

Nella giornata di oggi era attesa la replica del team principal della Ferrari, Mattia Binotto, che puntualmente è arrivata nel corso della conferenza stampa del venerdì: "Credo che il COVID-19 e la situazione pandemica abbia cambiato il mondo intero, non solo il nostro sport motoristico, la F1, il budget cap è stato modificato molto ed è molto più severo, il nuovo regolamento è stato posticipato dal 2021 al 2022 che in qualche modo è stato importante per noi. Le monoposto sono state congelate, o quasi, per il 2020 e il 2021.

Diciamo che la situazione è cambiata. E per di più la stagione non è iniziata sino a questo weekend, quindi anche Sebastian non ha avuto la possibilità di tornare in pista per dimostrare quanto fosse realmente motivato a guidare per la Ferrari. Sicuramente è stato sfortunato".

I DUBBI E LE PERPLESSITA'

Un goffo tentativo di replicare al suo pilota quello tentato da Binotto. Sono parecchi i punti che non convincono a fondo, uno su tutti la tempistica dell'annuncio. Davvero in Ferrari aspettavano di testare la motivazione di Vettel? Oppure il mancato avvio del Mondiale ha solamente ritardato, di fatto, la comunicazione di una scelta che era già stata presa nel corso dell'inverno e che si attendeva fosse corredata dai fatti?

IL DECLINO DI SEBASTIAN

Sicuramente l'ottima stagione di Charles Leclerc in Ferrari ha offuscato il ruolo di Vettel in  seno al team, messo pericolosamente in gioco già nella seconda gara del 2019 in Bahrain e annientato inesorabilmente nel prosieguo del campionato con la doppietta Spa-Monza a picconare definitivamente qualsiasi tipo di discorso. Ma il declino lento e inesorabile di Vettel parte da più lontano, precisamente da Hockenheim 2018. Quel giorno Vettel commette uno degli errori più grossolani della carriera, finendo contro le barriere alla curva Sachs, gettando al vento la vittoria e la classifica iridata, e iniziando una sequela di errori che, inevitabilmente, scalfiscono la sua autostima e il suo ruolo all'interno del team.

L'IRRICONOSCENZA DELLA FERRARI

Arrivato con le chiare intenzioni di ripetere le gesta dell'illustre connazionale Michael Schumacher, Vettel, al netto dei propri errori, non sempre però ha trovato un ambiente compatto e unito verso di lui. Le prime crepe incominciano ad intravedersi nella lotta interna, sempre smentita, tra Maurizio Arrivabene e Mattia Binotto, con l'improvviso allontanamento del primo, da sempre grande sostenitore all'interno del team del pilota tedesco.  Poi come non ricordare i vari test (tipo gomme Pirelli 2021) a cui lo stesso Vettel non è stato fatto partecipare e in tempi non sospetti (febbraio 2020). Un chiaro e inequivocabile segno della volontà di non puntare più sul tedesco per il futuro.

UN 2020 DA SEPARATO IN CASA

Al di là delle dichiarazioni di facciata non sarà semplice per Mattia Binotto gestire la situazione, visto che si troverà a dover puntare tutto su Charles Leclerc e, nel frattempo, tenere a bada un Sebastian Vettel che inevitabilmente potrebbe finire per correre per sè stesso. Una  sorta di boomerang che, alla lunga, potrebbe rendere ancora più difficile il 2020 degli uomini in rosso.

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Vincenzo Buonpane